Scappare dal proprio amore...

882 64 0
                                    

AMELIA

Eravamo tutti in ospedale aspettando che qualcuno uscisse da quella maledetta porta e ci dicesse che stava bene. Avevo le braccia e la maglietta sporca di sangue...il sangue di Alex, ancora non ci credevo a tutto quello che era successo. Quando avevo aperto quella porta lo vidi e poi lo vidi cadere a terra con la mano sul fianco. Suo padre gli aveva sparato ma che padre e? Mio padre aveva preso subito la pistola e gli sparò in fronte, ma in quel momento neanche ci pensavo che mio padre avesse ucciso una persona, in quel momento avevo solo gli occhi su Alex e il suo corpo disteso a terra, lo chiamavo e piangevo finché lui non riapri gli occhi e mi disse" ti amo" era la prima volta che me lo diceva, e poi perse i sensi. Adesso sono appoggiata al muro che aspetto il medico o qualcuno per darci notizie, mia madre era seduto e mio padre era venuto da poco dalla centrale della polizie che volevano sapere cosa fosse successo, ma perfortuna c'era mio zio e gli altri agenti che stavano spiegando quello che era successo" Amelia" mi volto è vedo la mamma di Alex che corre verso di me, gli vado incontro e la stringo incominciando a piangere" mi dispiace" riuscì a dire soltanto, sento che mi stringe forte e le lacrime sulla mia spalle. Vidi mia madre vicino a noi, anche lei sporca del sangue di Alex" lui e forte e ce la farà" disse mia madre che portò la sua mano sulla testa della mamma di Alex, lei si stacca da me e guarda mia madre e gli stringe la mano" lui lui non voleva farlo, lui ama-" e con le lacrime e singhiozzi non riuscì a finire la frase, mia madre la strinse forte" lo so, lui e un bravo ragazzo. Adesso speriamo che si riprenda" disse mia madre che si sentiva in colpa, perché è stato per lei che Alex si trovava in questa situazione. Alex aveva protetto mia madre e lei si sentiva in colpa. Sentiamo la porta aprirsi e un medico uscire dalla sala operatoria. Tutti ci andiamo incontro. Il dottore si leva la mascherina e ci sorride" il proiettile lo abbiamo tolto, aveva perforato la milza e aveva perso tanto sangue. Ma adesso sta bene e sta riposando" mio padre viene verso di me e mi stringe forte" ai visto, io lo sapevo, quel ragazzo e tosto" e mi bacia la fronte, io gli sorrido perché ero felice per lui" possono solo entrare due persone alla volta" sentì dire al dottore, la mamma di Alex mi guarda e mi sorride" dai vai con lei, noi entreremo dopo" disse mio padre, la mamma di Alex mi tese la mano e apposto di fare un passo in avanti ne feci uno indietro. Tutti mi guardarono" Ami cosa ti prende?" disse mia madre, mi stacco da mio padre e faccio altri passi indietro" io, io sono felice per lui. Ma non significa che le cose ritorneranno come prima" lo dissi guardando a terra" Ami tesoro, devi solo andare venderlo tutto qui" alzo lo sguardo verso mio padre e mi volto di scatto" mi dispiace ma non me la sento" e scappo via, correndo per le scale e spingendo le altre persone che salivano per le scale. Quando uscì fuori mi fermai e presi una boccata d'aria prima di ricominciare a scappare...dal mio amore.

Cuore libero 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora