Pow NarratoreErano passati circa 2 mesi da quando Maria aveva imparato a volare,la sua vita andava per il meglio e ogni giorno volava nel cielo blu felice di vivere.(Aveva anche imparato a parlare normalmente.)
Tuttavia una notte succese una delle più terribili cose,c'era un temporale con tuoni,fulmini e lampi molto forti che cadevano dal cielo.
Maria era dovuta uscire fuori di casa perché si era scordata la sua borsa di cuoio nella foresta.Mentre andava a prendere la borsa i tuoni si facevano sempre,sempre più forti fino a che,a un certo punto cadde un fulmine molto forte.
Maria ebbe paura e decise di tornare a casa in più fretta possibile correndo perché se avesse deciso di volare le probabilità che un lampo la colpisse erano molto elevate.Non voleva rischiare la sua vita già così presto per degli stupidi tuoni.
Riuscìa tornare nello spiazzo grande di erba in cui c'era la sua casa per rifugiarsi e farsi uno spuntino di bacche,ma la scena che vide dopo fu agghiacciante...
Pow Maria
Ritornai in tempo mentre la pioggia era diventata più forte,ma all'improvviso la scena che mi si paro' avanti era sconcertante.
La mia casa,il mio albero,in cui ero nata,la casa in cui sono cresciuta stava andando a fuoco senza pietà.
Un urlo di paura mi giunse alla bocca mentre mi dicevo tra me e me che tutto questo non era possibile e che questo fosse solo un brutto sogno,ma tutto questo non era un sogno,era la crudele realtà.
Le mie lacrime uscivano fuori senza pietà mentre la casa oramai era stata carbonizzata e l'erba intorno tutta bruciata.
I tuoni se ne andarono ma la pioggia rimase,come il mio dolore nel mio corpo.
Un pensiero mi baleno' dalla testa dicendomi che sarei dovuta scappare e trovare una nuova casa e un luogo in cui appartenere.
Decisi allora di mettermi la cinghia della borsa nella spalla (era una borsa a spalla) mentre muovevo le ali per partire e cercare una nuova casa in cui vivere.
I ricordi mi riafforavano la mia mente mentre volavo nel cielo che si stava facendo più sereno mentre spuntava il sole.
Mille ricordi mi passarono in mente.La mia prima caccia alla bacche,la mia prima notte in quella casa,la mia prima volta che mi era retta su due zampe,quando mi rotolavo sul prato felice e spensierata come non mai nel prato,e infine il ricordo che per me era stato il primo.
Il momento in cui ero uscita dal'uovo in cui ero all'interno al sicuro prima di vedere il mondo.Quel momento era speciale per me.
Uscire da quel minuscolo rifugio in cui mi ero formata e ormai non in grado di stare all'interno perché ormai troppo grande per starci era bellissimo.Muovere i muscoli dopo essere stati settimane in una cosa piccola in una posizione minuscola,era bellisimo.Sentire il vento andare sul tuo corpo debole e caldo,era bellissimo.E sentire i primi veri suoni e toccare tutto era straordinario.
Mille lacrime mi uscivano mentre pensavo tutte queste cose bellissime che mi erano accadute.
"Non mi succederanno più queste meraviglie..."pensai mentre volavo più veloce verso una città che vedevo in lontananza.
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Una stella che non può tornare a casa
FantasyPer contrastare la distruzione del pianeta Mobius,gli dei decidono di creare un uovo dall quale la creatura all'interno avrebbe salvato il pianeta dalla distruzione,il nome di questa creatura sarà...