Capitolo 6- Verso la città

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Pow Maria

Dopo un'ora di volo arrivai nella città che avevo visto da lontano,c'era su un cartello con su scritto "Benvenuti a Emerald City!",atterrai per fortuna in un angolo dove nessuno poteva vedermi e cominciai a girare intorno alle strade.

C'erano negozi di tutti i generi,negozi di vestiti,negozi di cibo,negozi di giocattoli,ecc...

Avevo tanta fame ma non avevo le mie bacche con me per sfamarmi e decisi di cercare del cibo.La gente mi guardava in modo strano,come se fossi un mostro ma forse in realtà mi guardavano stranito perché avevo il mio vestito azzurro tutto strappato e sporco di fango e terra.

I morsi della fame si facevano sempre più forti e non riuscivo più a camminare.Andai in un vicolo tra due palazzi per rifugiarmi e riposare.Ma all'improvviso sentì una voce chiedermi chi ero e perché ero qui.

Pow Narratore

Maria si sedette solo per un secondo a terra ma una voce gli chiese"Chi sei,da dove vieni?"

Maria sobbalzò dalla paura "No,no,tranquilla siamo come te,dai vieni con noi!"

Maria entrò nel vicolo e trovò 6 persone la dentro a guardarla.C'erano un gatto blu con occhi gialli e le ali come lei,solo che le sue erano blu chiaro,una gatta rosa con occhi fucsia con una trecca con il fermaglio di un fiore rosa che teneva un'altra gattina più piccola di lei,però quella gattina era marrone con una chiazza di pelo nero nell'occhio sinistro e sull'orecchio destro,aveva un occhio rosso a sinistra e un occhio blu a destra.

Accanto a lei c'era un riccio viola con gli occhi marroni,aveva però dietro la testa nessun aculeo ma aveva due aculei grandi giu alla fine della testa a destra e a sinistra che scendevano giù.

Vicino a una ruota di una macchina c'era una prociona con una riga nella testa che gli attraversava gli occhi e una pietra rossa sulla testa.Infine vicino a una cesta molto grade c'era una volpe grigia con occhi neri con due code che finivano nere.

"Ehi,come ti chiami?"Disse la volpe grigia con serietà ma con un pizzico di felicità.

"M...Mi chiamo...Maria,voi come vi chiamate?"
Il gatto blu gli rispose"Io sono Lucas,la gatta rosa che vedi di là si chiama Lylia mentre la bambina che tiene in braccio è sua sorella,si chiama Keiko.La volpe  grigia si chiama Stefano mentre il riccio viola è Alessio,mentre la prociona che vedi di là è Anna"

"Anche tu sei povera come noi?"
"In un certo senso...si."
"Vieni allora,prima ti diamo qualcosa da mangiare visto che forse hai fame.Giusto?"
"Si"

Gli diedero una ciotola con acqua sporca e una mela da mangiare.Maria non gliene importava se l'acqua fosse sporca o la mela marcia.Mentre mangiava tutti gli si avicinarono e gli diedero un abbraccio di gruppo.

"Ascolta attentamente,ora vorremo raccontarti ognuno la storia della sua vita e poi ci racconterai la tua,ok?"
"Si certo vi ascolto pure con molto piacere!"

Iniziò a raccontare per primo Stefano...

Una stella che non può tornare a casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora