Capitolo 7- Passati colmi di tristezza

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Pow Narratore

Iniziò a raccontare Stefano con una voce seria ma anche triste"Vedi,io sono nato in una famiglia che voleva che diventassi un bambino prestigio.Non volevano che io mi divertissi nelle altre attività che facevano gli altri bambini e ogni giorno mi costringevano a studiare e a fare questi stupidi concorsi noiosi."

"Ma un giorno,per sbaglio fallì in un concorso di matematica,mi picchiarono e decisero di abbandonarmi in queste strade,dove pensavano che non sarei mai sopravvissuto"

Toccò poi a Lucas"Sono nato in una casa affettuosa di una coppia di anziani in una pianura.Mi aveva cresciuto con amore e gioia.Io ero il loro prezioso bambino e non volevano che io mi facessi del male perché per loro era brutto vedermi soffrire.Però un giorno mi ero accorto che nonna e nonno non si erano ancora svegliati,andai in camera loro e li trovai a terra morti ricoperti di sangue.Qualcuno li aveva uccisi nel sonno.Piansi per molti giorni e decisi di andarmene via e cercare una casa e una famiglia."

Poi successivamente toccò ad Alessio a raccontare "Io non ho mai conosciuto i miei genitori.Sono cresciuto in orfanotrofio gestito dalle suore.Erano molto rigide e se facevamo uno sbaglio,la paghevamo molto cara!"

"Così,durante una notte tempestosa decisi di scappare e guarda caso,trovai Stefano!Da allora è qui che abitiamo"

"Ma nessuno ti voleva bene la dentro Alessio?" Chiese Maria con sguardo triste. "No,nessuno purtroppo" rispose Alessio mentre guardava il terreno.

Succesivamente fu il turno di Lylia "Sono nata in una grande famiglia felice.Un giorno dopo 3 mesi che nacque la mia sorellina Keiko la casa andò a fuoco a causa di una sigaretta che un tizio aveva lanciato casa nostra,che era principalmente fatta di legno."

"Durante l'incendio i miei genitori mi chiesero di portare in salvo Keiko e scappare il più lontano possibile.Morirono nel fuoco a causa mia  e-e non ho p-potuto fa-fare niente..."

Lilya iniziò a piangere disperatamente mentre Alessio gli diede un bacio sulla guancia per consolarla un pochetto.

"O-ora tocca a-a m-me"Anna iniziò a raccontare con voce delicata e silenziosa.

"Io sono nata in una famiglia orribile.Nacqui per sbaglio e i miei genitori non mi volevano con me.A scuola mi prendevano sempre in giro e venivo sempre esclusa.Quando tornavo a casa dovevo cucinarmi io il pranzo e mi facevo sempre male nel farlo.I miei quando tornavano dal lavoro erano frustrati e stanchi e scaricavano la loro collera su di me. *Sniff* Un giorno decisi di scappare per sempre,tanto a loro *Sniff* non gliene importavo niente"

"Caspita,le vostre storie sono molto tristi,sopratutto la tua Anna!Mi dispiace per tutti quanti...Non sapevo che avete sofferto così tanto..." Disse Maria molto triste.

"Ma quale è la tua storia Maria?" Disse Alessio con curiosità

"Sono nata nella foresta ma non ho mai visto i miei genitori,lì ho dovuto imparare a cavarmela da sola imparando a leggere,scrivere,camminare e parlare da sola,un giorno mi sono cresciute le ali e ho dovuto imparare a volare.Ma pochi mesi dopo mi scordai la borsa a tracolla nella foresta e la casa venne colpita da un fulmine.Me ne andai in cerca di una casa ed eccomi qui."

Rimasero tutti zitti e gli diedero una leggera pacca di consolazione finché Stefano,il leader gli disse così"Comunque volevamo dirti una cosa,sei una di noi adesso!"Disse con un sorriso sincero mentre anche gli altri sorridevano.

*Keiko ha 2 anni e mezzo in questa storia.

*I personaggi hanno tutti 6 anni,Maria tra l'altro è nata con 6 anni e già da subito è riuscita a fare cose che un bambino di 6 sa fare.Es cacciarsi il cibo,vestirsi,camminare,cucinare,ecc...

Una stella che non può tornare a casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora