Pensieri di un centauro

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Vide il corpo inerte del ragazzo tra le braccia di Hagrid.

Sentì i suoi rimproveri, ma non ebbe il coraggio di ascoltarli davvero.

Un'immagine gli passò davanti agli occhi: quello stesso ragazzo, sette anni prima. In groppa a Fiorenzo.

E la sua disapprovazione non celata.

Guardò le stelle, in cerca di conforto.

Riuscì a leggervi solo biasimo.

Cassandro prese una freccia dalla faretra, e la incoccò con cura.

Fu un attimo.

In quell'istante, capì quale destino voleva per quella freccia.

Radunò attorno a sé gli altri centauri.

E per la prima volta, senza rimorsi, si fece artefice del proprio fato.

Pensieri di combattenti dimenticati || 2 maggio 1998Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora