Buongiorno o buonasera (dipende da quando lo leggerete 😌), siamo giunti al capitolo clou della storia: il matrimonio!
Il capitolo sarà suddiviso in più punti di vista e forse anche in due parti perché troppo long!😀😀
Le foto del matrimonio saranno aggiunte in un capitolo a parte😍😍
Buona lettura
Besos
P.S. Ci vediamo di sotto😉DAFNE PDV
Ed eccoci arrivati al grande giorno, mentre tutti intorno a me sono entusiasti il mio cuore sanguina copiosamente.
Per quanto possa essere grata che a sposarmi sarà Jesus, so per certo di non provare amore per lui.
Sento delle forti fitte allo stomaco quando mi è vicino e le ho sempre considerate come attrazione fisica, perché è davvero inutile negarlo, Jesus è bello.
Mi guardo allo specchio e sospiro, devo trovare la forza per non crollare, non ora per lo meno.
Sorrido alla mia immagine riflessa toccando il morbido tessuto bianco che avvolge delicatamente il mio corpo «Sei stupenda, Dafne...» mia madre mi abbraccia con gli occhi lucidi «Sei la mia dolce bambina, e sono davvero molto fiera di te...» si allontana di qualche passo dando la possibilità alla parrucchiera di mettermi il velo dallo strascico lunghissimo «Grazie mamma» guardo il bouquet, che lancerò all'uscita dalla chiesa, che tiene in mano e sorrido, è davvero molto bello, perfetto per il mio abito.
«Adesso ti lascio nelle loro mani, tesoro, vado a controllare gli altri» entrano le zie, la nonna, le damigelle e Clotilde «Wow, Dafne, sei uno splendore! Sei veramente super figa!» mi lascio stritolare nell'abbraccio della mia migliore amica a cui si uniscono anche le altre «Vi voglio bene...» sono tutte emozionate e nonostante tutto, un po', lo sono anch'io, dopotutto non capita tutti i giorni di sposarsi.
«Mancano cinque minuti all'arrivo del fotografo, preparati psicologicamente» ridacchia zia Marianna sapendo quanto odi stare al centro dell'attenzione «Cercherò di non ucciderlo» sorridono per poi uscire una ad una tranne Tilde che si siede sul letto sognante «Che ti prende?» chiedo, sospira «Non vedo l'ora di vedervi il giorno dopo la famigerata "prima notte di nozze", credo che uno dei due non ne uscirà integro» le tiro il primo cuscino che trovo mancandola di poco «Ehi! Mi rovini il trucco» la guardo male per poi scoppiare a ridere, mi serviva proprio il suo supporto morale «Cosa farei senza di te...» ci abbracciamo nuovamente commosse «Ehi, via quelle lacrime, risparmia il piagnisteo per dopo, ci sono tante sorpresine...» alzo un sopracciglio interrogativa «Spero non siano spogliarellisti» scuote la testa con fare complice, va' a vedere cos'hanno architettato quelle pazze...
«Ecco il fotografo» entra un uomo sulla quarantina con un aiutante pieno di attrezzi «Buongiorno, Dafne, giusto? Bene, il tempo di sistemare le luci e iniziamo».Voglio ucciderlo! Voglio ucciderlo!
Mi ha fatto uscire fuori di testa con tutte quelle posizioni e tutti gli avanti e indietro che mi ha fatto fare per l'intera casa e giardino.
«Ecco così, sorridi, no no, tieni il bouquet vicino al viso, più a destra, un po' di più...ferma! Perfetto, non ti muovere, sorriso e cheese...» parte un altro flash e con lui gli ultimi neuroni sani che avevo conservato per la cerimonia in Chiesa «Possono bastare, Lillo, grazie, a Jesus le hai già fatte?» domando speranzosa «Ma certo, cosa credi? Vado a montare le luci in Chiesa allora, ci vediamo lì» raccoglie e sistema tutto l'ambaradam e se ne va seguito dall'aiutante che non ha fatto altro che giocare col cellulare.
Tiro un respiro di sollievo e con attenzione mi siedo sul letto osservando con attenzione il piccole bouquet di rose bianche e rosa contornate da altri tipi di cui non conosco il nome.
Guardo i guanti poggiati sul comò e le scarpe decorate con fiori in pizzo ragalatemi dalla nonna, chissà come si sente in questo momento Jesus, sarà felice o come me anche lui vorrebbe essere in un altro posto?
Non ci siamo più parlati dopo aver litigato il giorno prima, come al solito...«Non andremo a vivere da tuo padre! Non mi interessa che ci ha obbligato, io non vengo a Madrid!» urlo con tutte le mie forze, mi guarda con rabbia stringendo i pugni «Non lo ha deciso solo mio padre ma anche il tuo, mia cara, non hai altra scelta, domani saremo sposati e come mia moglie dovrai seguirmi, che ti piaccia o no! È inutile che fai la ribelle, che batti i piedi, che piangi, che scappi, non hai scampo, sarai mia fino alla fine dei tuoi giorni, ricordatelo bene...» mi prende per il mento costringendomi a guardarlo in faccia «Non complicare la situazione, preciosa, sai bene che non puoi tirarti indietro» mi accarezza la guancia per poi voltarsi ed uscire dalla mia stanza come se niente fosse accaduto.
«Ehi Dafne, stai bene?» la voce di Andrea mi riporta alla realtà «Ehi, si, sto bene» si siede accanto a me avvolgendomi nel suo abbraccio, ricambio sorridendo leggermente «Andrà tutto bene, Daf Daf, ti voglio bene» mi bacia sulla fronte guardandomi con commozione «Oh, anch'io ti voglio bene, fratellone» ci sorridiamo a vicenda prima che la porta venga aperta nuovamente per fare spazio ai nostri genitori.
«Ci siamo, dobbiamo andare» ci alziamo e dopo avermi aiutato a mettere le scarpe lascia la stanza seguito dalla mamma, metto i guanti e mi sistemo il velo davanti al viso mentre papà prende il bouquet porgendomelo «Tesoro, sei meravigliosa, nonostante tutto, io ti voglio un mondo di bene e spero che nel profondo del tuo cuore tu riesca a perdonarmi» annuisco senza rispondere, non ho niente da dire in questo momento, poggio la mano sul braccio che mi offre ed insieme usciamo dalla mia stanza.JESUS PDV
Mi guardo allo specchio sistemandomi la cravatta rigorosamente nera.
Stento a credere che tra poco quella nana diverrà mia moglie perché al solo pensiero di vederla alle prese con la cucina, con le pulizie o con i bambini mi viene da ridere.
Tra tutte il destino ha voluto mettermi di fronte a lei e per quel che mi riguarda non aborro completamente la scelta.
Ha soltanto diciotto anni ma sa cavarsela più che bene e sono sicuro che nonostante non mi sopporti molto, alla fine, saprà supportarmi nelle scelte che farò e sarà sempre dalla mia parte.
«Ehi bro, sei pronto ad affrontare le pene dell'inferno con la mia dolce sorellina?» scuoto la testa rassegnato «Lo sai bene anche tu, André, che non è un tipetto facile la tua piccola Daf Daf» se la ride sotto ai baffi, come sempre dopotutto «Ma smettila, lo so che hai una cotta per lei ma non lo vuoi ammettere...» questa poi, da dove gli viene?
Okay, c'è una certa attrazione tra di noi ma non si è tramutata in un altro sentimento, non ancora, per lo meno.
«Risparmiami questa tortura, almeno per oggi» guardo l'orario sul cellulare notando che è già ora di andare in Chiesa «Dovremmo andare, piuttosto» si alza dalla poltrona giocando con la scatola degli anelli «Se li perdi ti uccido, sia chiaro» usciamo e ci dirigiamo verso la Mercedes preparata appositamente per me.
«Come siamo agitati, tranquillo, saranno le damigelle a tenerli» detto ciò saliamo in macchina dove ad aspettarci c'è anche mio padre e José «Sei pronto, hijo?» annuisco prendendo tra le mani il bouquet interamente bianco che dovrò dare a Dafne.
Arrivati davanti l'antico edificio scendiamo e ci apprestiamo ad entrare dentro dove già molti invitati attendono con impazienza l'arrivo della sposa.
Rimango fermo davanti alla porta principale con in mano il bouquet, guardo l'orologio con impazienza crescente, devo vederla «Ansia?» domanda Andrea accanto a me «È in ritardo come al solito» dico con un leggero sorriso sulle labbra «Ti ho chiesto se sei ansioso, però credo che posso rispondermi solo, oh guarda, ecco la macchina» mi giro nella direzione indicatami abbastanza agitato «Sei proprio andato» scoppia a ridere come il coglione che è «Ti vorrei pestare ma mi astengo, macchierei la camicia e non ne vale la pena» si blocca guardandomi male «Che c'è? Hai perso il senso dell'umorismo?» non fa in tempo a rispondere che un fastidioso rumore di clacson riempie l'aria annunciandomi l'arrivo di Dafne.
Faccio un bel respiro e ...Angolo Autrice
Eccomi qui!
Cosa ne pensate di questa prima parte?
Credo che ce ne saranno altre due sul matrimonio, ancora non è ufficiale ma se anche il secondo diventa troppo long allora lo dividerò😀😀
Ditemi cosa ne pensate, a presto❤
STAI LEGGENDO
Non sarò tua
General FictionSEQUEL DI IRRIMEDIABILMENTE TUA Ludovica Lucia Elettra Dafne Capponi, per tutti Dafne, sa cosa vuol dire avere un padre che come mestiere fa il mafioso. Sa cosa vuol dire essere guardati diversamente. Sa che ha dei doveri da adempiere, ma sa anche c...