CAPITOLO 9

3.1K 117 7
                                    

Passare la serata con i Cairoli è stato molto divertente, ma ora che tutti sono a dormire e il buio è calato sulla pista un senso di vuoto mi assale.

Chissà Jorge come sta?

È almeno un ora che sto guardando fuori dalla finestra sopra al divano, la quale da proprio sul motorhome del numero 61, quando la luce si accende e posso finalmente vederlo.

Indossa solo un paio di pantaloni della tuta, ha i capelli arruffati e cammina come uno zombie.

Devo trattenere l'istinto di correre da lui e di perdonarlo così come se niente fosse.

Spero che capisca il male che mi ha fatto, ma forse per lui non conto davvero come dice.

Dalla camera da letto fa capolino Claudia, con la sua vestaglia di raso viola e abbraccia da dietro il mio ora mai ex ragazzo.

Non reggo più e scoppio a piangere rumorosamente.

Jill deve avermi sentita perché mi raggiunge con uno sguardo preoccupato ma le basta guardare oltre alla finestra per capire tutto.

"Tesoro, mi dispiace così tanto, non me lo sarei mai aspettata da lui" sussurra mentre mi stringe a se.

"Fa niente Jill, lo credevo migliore, ho sbagliato" tiro su con il naso "Ringrazio tantissimo te e Tony per tutto, siete due persone fantastiche, domani mattina chiamo i miei genitori e gli avviso che prendo il primo treno per tornare a casa" concludo.

"Va bene tesoro, se hai bisogno di qualcosa dimmelo e comunque teniamoci in contatto va bene?".

"Va bene" dico abbracciandola "Torna a dormire, io sistemo le mie cose e cerco il treno per domani mattina" concludo.

A mezzanotte ho fatto la valigia e trovato tutti i mezzi di trasporto per arrivare a casa.

Imposto la svegli alle 4 così da avere il tempo di cambiarmi e di essere in stazione alle 5 per prendere il treno.

Credo di non aver dormito mai così male: quando alle 4 la dolce voce di Shawn Mendes mi sveglia ho tutte le ossa rotte e le lacrime incrostate sulle guance.

Non parlo del mio cuore, quello ora mai è andato, non dovevo lasciargli tutto questo potere.

Senza svegliare i miei nuovi amici vado in bagno per fare una doccia veloce e sistemarmi per il viaggio.

Dopo 30 minuti sono pronta, lascio un biglietto di ringraziamento ai Cairoli ed esco dal motorhome.

Il mio taxi è già li ad aspettarmi quando un improvviso abbraccio mi avvolge.

Pauls è li davanti a me con un mega orso di peluche fra le mani: "Tony mi ha detto tutto, Claudia è una stronza, per quanto sia mia sorella questa volta ha passato ogni limite. Mi dispiace tanto piccolina" dice.

Non posso fare altro che buttami fra le sue braccia e piangere, sono completamente a pezzi.

"Grazie Pauls, io ora devo andare a prendere il treno, tu mi raccomando spaccagli il culo" dico senza crederci nemmeno un po', il mio cuore tifa ancora per Prado ma la testa no.

"Ti dedicherò le vittorie Alex, tu stammi bene" dice stampandomi un bacio sulla testa per poi andarsene.

Dopo ben 7 lunghissime ore di treno e una di bus arrivo finalmente a casa e ho solo voglia di stare a letto per sempre.

Avevo mandato un messaggio chilometrico a Kate per raccontarle tutto ma conoscendola sta ancora dormendo, quindi dopo aver rassicurato i miei genitori e aver sistemato le mie cose decido di farmi un bel giro in moto per dimenticare tutto.

Non sarei di sicuro stata in casa a vedere le gare con mio papà, per me il motocross non esisteva più.

Il tempo non è dei migliori qui a Hinterstoder ma rispecchia il mio umore e l'aria fredda aiuta a lenire le mie ferite.

Salto in sella a K senza una destinazione, vado e basta, non mi importa di perdermi, mal che vada c'è sempre google maps.

Circa alle 15 devo fermarmi a fare benzina e per fortuna a pochi menti da me c'è un piccolo distributore con bar annesso.

In effetti non ho mangiato nulla oggi ma ho lo stomaco chiuso.

Scendo dalla moto e dopo aver fatto il pieno mi avvio all'interno del bar.

Ordino un cappuccino e mi siedo al bancone proprio mentre alla tv fanno vedere la caduta di una KTM durante gara 1 della MX2, il mio cuore perde un battito, il pilota a terra non si muove e viene data subito bandiera rossa.

Appena fanno vedere il replay dell'accaduto non voglio credere ai miei occhi ... Jorge è stato brutalmente spintonato da Covington, finendo così per terra in mezzo al gruppo e non tutti i piloti sono riusciti a schivarlo.

Mi sento morire, non può essere, nonostante tutto quello che mi aveva fatto, non lui.

Inquadrano la signora Prado mentre stringe a se Ceci e posso solo immaginare il terrore che stanno provando ora.

Quanto vorrei essere li, ma al mio posto c'è Claudia ovviamente.

Il mio telefono squilla e la fot di Kate compare sullo schermo: "Alex, lo so che in questo momento non vuoi sapere nulla di lui ma ... ma ha appena avuto un bruttissimo incidente e non si muoveva ... oddio ... se ... se non ce la dovesse fare?" singhiozza la mia amica.

"Ho visto tutto e sono terrorizzata, Kate, non sopporterei l'idea di perderlo, nonostante tutto" dico tremando "Sono da te appena posso, credo di non essere troppo distante da casa".

"Va ... va bene" dice per poi riattaccare.

Salto in sella a K e dopo aver guardato la strada da percorrere infilo il casco e parto dando il massimo di gas.

In 40 minuti sono a casa di Kate e la abbraccio forte, il suo migliore amico è stato portato via in barella, dovevo darle tutto il supporto possibile.

"Hai novità?" domando.

"N ... no" dice.

Vedo la disperazione nei suoi occhi e credo lei la veda nei miei, nessuna delle due vuole perderlo.

Passiamo le successive ore in silenzio, sdraiate sul letto di Kate in attesa di notizie che non arrivano.

Noto solo ora che la mia mora preferita è crollata e sta dormendo beatamente quando il mio telefono vibra nella tasca dei miei jeans.

Mi alzo piano per non svegliarla ed esco in corridoio, scorro il dito sullo schermo senza neppure guardare chi sia.

"Alessia, sono Ceci" dice tirano su con il naso "Siamo in ospedale, Jorge ha un lieve trauma cranico e un braccio rotto ma già sta sera può tornare a casa" a quelle parole sento il mio cuore alleggerirsi notevolmente.

"Grazie di avermi informata Ceci, nonostante tutto voglio bene a tuo fratello" ammetto.

"Mi dispiace molto per quello che ha fatto, non se ne capacita neppure lui ed è pentito Alex, non voleva baciarla" cerca di giustificarlo Cecilia.

"Purtroppo fra lui e Claudia non c'è stato solo quello, chiedi a Jill cosa abbiamo visto ieri notte e forse capirai anche tu che non posso proprio perdonarlo. Detto ciò sono comunque felice che stia bene, grazie per aver chiamato piccolina" la saluto.

Guardo l'ora ed è veramente tardi, devo tornare a casa, così lascio un biglietto a Kate con scritto quello che la piccola Prado mi aveva detto.

Adesso l'unica cosa da fare è dimenticarmi di lui e andare avanti.

Ciao a tutti! Mi scuso per non aver aggiornato in tempo ma ho avuto alcuni impegni e visto che la scuola è ricominciata ho deciso che aggiornerò una volta sola alla settimana, credo sabato sera o domenica.

Un bacio!

Race your lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora