Dopo che Prado se n'è andato ho passato una serata tranquilla e alle 22 stavo già dormendo.
La sveglia è già suonata da trenta minuti e io sono in super ritardo!
Jorge arriverà tra qualche minuto e io indosso ancora il pigiama.
Non sto ragionando, sono talmente in panico che ho abbinato la tuta con una camicia!
Non ho voglia di mettere i jeans perché mi fa ancora parecchio male la caviglia e metterli sarebbe stato un inferno.
Cinque minuti dopo sono riuscita a mettermi una felpa della KTM che mi avevano gentilmente regalato con la moto e a truccarmi con il solito mascara.
Messaggio da sconosciuto * 2 minuti e sono da te, Kate mi ha dato il tuo numero*
Devo sbrigarmi!
Mi precipito , per quanto possibile, a prendere il casco e la cartella. Come se fossimo in simbiosi mentre chiudo la porta di casa Jorge arriva impennando.
Si ferma a qualche centimetro di distanza da me e si sfila il casco per poi regalarmi uno dei suoi sorrisi migliori.
"Buongiorno Alex, pronta?"
"Buongiorno a te, sono prontissima!" dico ridendo.
Con un po' di fatica salgo sulla moto e partiamo.
Fra un impennata e una manata di gas arriviamo a scuola e tutti gli sguardi sono puntati su di noi, soprattutto quello tagliente di Claudia e delle sue oche: credo che se mi potesse saltare addosso e strapparmi tutti i capelli lo farebbe.
Kate ci raggiunge subito e dopo un breve abbraccio dice: "Stai attenta che tra poco ti da fuoco con quello sguardo" per poi mettersi a ridere seguita da me e Prado.
Le seguenti tre ore sono state interminabili, allietate solo dalla scoperta che il mio caro angioletto non è l'unico campione di cross della nostra classe, ma con noi c'è anche il suo più agguerrito avversario sia in pista sia, a quanto capito, fuori: Pauls Jonass.
Il numero uno della MX2 ieri non si era presentato a scuola.
Claudia non è l'unica a lanciare sguardi taglienti a quanto pare: anche Pauls non scherza e scoprire che questi due sono gemelli non mi ha affatto stupita ... sono uguali!
La campanella dell'intervallo è appena suonata quando davanti al mio banco noto un ingombrante presenza.
"Ciao Alessia, io sono Pauls, piacere di fare la tua conoscenza" dice per poi sorridermi.
"Piacere m..." non ho neppure il tempo di finire la frase che Jorge si mette fra di noi.
"Jonass vedi di sparire, lei non è una delle tue sgualdrine e non lo sarà mai" ringhia.
Non capisco il perché di questo suo comportamento, il biondo è venuto semplicemente a presentarsi, cosa c'è di male?
"Jorge non ti preoccupare, è solo venuto gentilmente a presentarsi. Calmati!".
Dopo aver visto la mia espressione corrucciata, ha scosso la testa e se n'è andato fuori dalla classe, forse alla ricerca di Kate.
"Non ti preoccupare, lo capisco, non siamo mai andati d'accordo e la mia reputazione con le ragazze è pessima" ammette.
"Beh non mi piacciono i pregiudizi quindi non ti giudico per la tua reputazione, se hai avuto tante ragazze meglio per te, no?" rido cercando di smorzare la tensione creatasi.
"Una ragazza che usa la testa! Ma senti, mi hanno detto che sei appassionata di moto!"
"Moltissimo"
"Mi fa piacere. Ah, ne approfitto per chiederti scusa da parte di mia sorella per l'incidente di ieri, è cattiva solo fuori te lo garantisco".
Non dubito delle sue parole ma a me Claudia non passava proprio giù.
"Questo è il mio numero ..." mi allungava un foglietto " ... se vuoi dopo potrei darti un passaggio io, se Prado non mi uccide" dice ridendo.
"Va bene grazie mille!", detto ciò si volta e se ne va.
"Oh Alex non sai in che guaio ti sei messa!" Kate è sbucata fuori dal nulla, facendomi prendere un colpo.
"Ma dai Kate, a me non sembra un cattivo ragazzo, è stato molto gentile".
"Non intendevo per quello, ma Jorge non lo sopporta e se vuoi continuare ad essere sua amica dovrai stare attenta, ricordati che è stato il primo ieri a cercare di farti integrare" e con un sorriso sbilenco se ne va anche lei.
La campanella suona e mi preparo alla rottura delle prossime 2 ore.
All'ultima ora, mentre la prof di tedesco sta spiegando, Prado mi lancia un bigliettino: * Non fidarti di lui, fa così con tutte. Torna a casa con me, lo dico per il tuo bene *.
Non ci posso credere, ancora! Apprezzo il suo interesse nel volermi proteggere ma sono grande abbastanza e a me Jonass sembra un ragazzo a posto, così rispondo: * Apprezzo la tua buona volontà e ti ringrazio per i passaggi, ma a me Pauls sembra un bravo ragazzo e poi mi porta solo a casa, nulla di male*.
Senza farmi beccare dall'insegnante glielo ripasso e mentre lo legge vedo i muscoli della sua schiena contrarsi sotto la maglietta.
Accartoccia il bigliettino e non dice più nulla.
DRIINN!!
Finalmente anche questa giornata è finita! Saluto Kate con il solito abbraccio e le prometto di raccontarle tutto questa sera su Skype.
Paulss mi aspetta già in sella alla sua moto con un bel sorriso che d'istinto ricambio e dopo avergli spiegato dove abito mettiamo i caschi e partiamo.
A differenza del numero 61 non impenna e non si comporta come se fosse in pista, una volta arrivati a destinazione mi aiuta a scendere e non se ne va finché, dopo averlo ringraziato e salutato, non chiudo la porta con il sorriso stampato in faccia.
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Race your life
Storie d'amoreDue vite che si incrociano e una passione in comune: le moto. Lei: bionda, occhi grigi, testarda e agguerrita, obbligata a trasferirsi in Austria per il lavoro dei suoi genitori. Lui: castano, occhi nocciola, dolce, gentile ma soprattutto talentuoso...