Capitolo 1

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Harry's pov

Camminavo per i corridoi della scuola. Si, ai miei 19 anni non dovrei stare qui, però i miei pessimi voti mi avevano costretto a stare qui più tempo. Mentre camminavo mi guardavo in torno, guardando le ragazze che stavano li, però nessuna richiamava la mia attenzione. Già ci avevo provato con la maggior parte di loro. Era ovvio che Harry Styles non poteva stare con una brutta come Alice Wright. Capelli raccolti in un perfetto chignon alto sopra la testa,occhiali grandi neri (nerd) che cadevano tutto il tempo sulle due narici,una gonna che le arrivava sotto le ginocchia,di un marrone orribile, una camicietta e una giacca di tutto punto rosa. Ma che modo di vestire è? Per mia grande disgrazia, Alice era la mia "insegnate" personale. Il brutto anatroccolo era anche intelligente. Mi vide passarle accanto, aprí la bocca, volendo dirmi qualcosa,ma le sue guance arrossirono quando i miei occhi si posarono su di lei.

"Che vuoi?" disse con fretta, odiava quando ci vedevano insieme

"A che ora ti va bene per le ripetizioni di oggi?"

"Cinque e mezza?"

"Ok" accettò, aggiustandosi gli occhiali con l'indice.

"Non possiamo andare a casa mia, stanno imbiancando" avvertí.

"Va bene, non fa niente, possiamo andare a casa mia se vuoi. Sai dove è?"

"Si, sono stato li con Arianna "

Arianna era la sorellastra di Alice, però erano tutto il contrario. Arianna era molto bella, capelli marroni, non biondi come quelli di Alice. Arianna era spinta...molto. Se questa sera era a casa potevo scoparci un altra volta.

Quando arrivai a casa, dopo aver mangiato fuori, ero molto annoiato, così presi lo zaino e andai a casa di Alice, anche se era molto presto. Arrivai e suonai al citofono, aspettando che mi aprisse. Non rispondeva, così suonai di nuovo. Giusto prima di risuonare lei aprì. Aveva i capelli sciolti e disordinati. Il suo corpo era coperto da un corto vestitino rosa. Sgranai gli occhi, non sembrava per niente lei.

"Harry?" chiede sbattendo gli occhi "Sei tu?" Non portava gli occhiali, per questo non riusciva a vedermi.

"Si" mormorai.

"Che ci fai qui? È ancora presto"

"Mi annoiavo e sono venuto prima" scrollai le spalle e vidi i suoi occhiali sopra il tavolo infondo al corridoio.

"Posso entrare?" annuì con la testa, andai a prenderle i suoi occhiali dandoglieli per metterseli. " Meglio?" Alice annuì di nuovo e la vidi arrossire "Che hai?"

"Vado a vestirmi..." Mormorò

"Stai meglio così che con quei vestiti da nonna" roteai gli occhi, lei abbassò la testa.

"Aspettami in sala,ora arrivo" mormorò, annuì e andai in sala sedendomi sul divano. Mentre aspettavo, Arianna entrò e fu sorpresa di vedermi.

"Harry Styles? Che ci fai qui? Ti ho già detto che non voglio più avere nulla a che fare con te"

"Non sono qua per te, Arianna" dissi roteando gli occhi.

"E allora?" esclamò sorpresa.

"Per Alice"

"Alice, mia sorella?"

"Si esatto"

"Perché lei"

"Lasciami in pace Arianna" sbuffai

"Cosa ha lei che io non ho? Dio mio è orribilie!"

"Cervello" le dissi.

"Arianna..." sentì sussurrare Alice, ferma sulla porta.

"Vedrai cosa ti farà tuo padre quando saprà cosa stai facendo con lui" disse Arianna, incrociando le braccia al petto.

"Non sto uscendo con lui!" Esclamò Alice, molto seccata.

"Gli do solo ripetizioni"

"Sempre il solito!" Arianna se ne andò,arrabbiata "Sei un cazzone, Harry!" gridò.

"Perdonala, è molto nervosa" la scusò Alice.

"Non scusarla Alice, lei ti tratta male"

"Però è mia sorella..."

"Questo non le da il diritto di trattarti così Alice"

"Cosa vuoi studiare oggi?" sorrise, cambiando argomento. Guardai le sue labbra, e mi venne di nuovo in mente lei con il vestitino corto e i capelli sciolti.

"Studiamo lingue oggi?" sussurrai, avvicinandomi a lei.

Alice sbarrò gli occhi, sorpresa, e si tirò indietro, evitando le mie labbra. Mi riavvicinai di nuovo a lei, cercando di nuovo di baciarla. Però si scostò un altra volta. Era la prima volta che una ragazza mi rifiutava.

"Non ti piaccio Alice?" lei negò energicamente con la testa. "Perché?" sbattei le ciglia, piacevo sempre a tutte

"No...non mi piacciono i ragazzi" mormorò.

"Sei lesbica?"

"Cosa? Un invertita? No!" esclamò scandalizzata.

"Invertita?" risi "Sei mai stata con un ragazzo?" negò con la testa " E allora come sai che non ti piacciono?"

"Perché lo so e basta"

"E se provassimo per esserne sicuri?" Grugnì, avvicinandomi di nuovo.

"No non voglio" piagnucolò, appartandosi

"Alice!" la presi per le guance duramente e incomincia a baciarla, muovendo le mie labbra contro le sue. Morsi il suo labbro inferiore e la sentì gemere. Sorrisi appoggiandola sopra di me, notando che iniziava a seguire il mio bacio con le sue labbra delicate, rendendomi pazzo, lasciandomi alquanto sbalordito, notando che baciava bene essendo il suo primo bacio.

"Oh Dio che ho fatto?" mormorò quasi piangendo.

"È baciare" sorrisi "Lo so che ti è piaciuto" dissi sicuro.

"Certo che no!" esclamò, allontanandosi.

Vidi come unì le mani, abbassando leggermente la testa. Chiuse gli occhi e si mise a mormorare. Che cazzo stava facendo? Mi misi in piedi, accanto a lei, ascoltando ciò che stava mormorando.

"Perdonami per aver peccato, e non farmi cadere più in tentazione" la ascoltai. Che cazzo, stava pregando solo perché le avevo dato un bacio?

"Che fai Alice?" le chiesi, alzando un sopracciglio.

"Non posso cadere in tentazione e peccare di nuovo"

"Peccare? Oddio è solo un bacio, mica abbiamo fatto sesso!" a queste parole spalancò gli occhi "Non fare la stupida Alice, per favore".

"Non sono stupida" si difese

"Si lo sei, baciare non è peccato"

"Oh Dio" roteò gli occhi. "Non sono pazza"

"Si lo sei"

"Non voglio arrabbiarmi Harry" mormorò mordendosi il labbro inferiore.

"Forse è meglio se studiamo un altra volta. Ok?" presi il mio zaino, mettendomelo in spalla, uscì dalla casa, e mi incamminai verso la mia che non era molto distante da li. Quando aprì la porta, fui sorpreso. Stavo pensando al bacio di Alice. Che cazzo. Perché dovevo pensare a questo? Non dovevo baciarla, non sapevo perché lo avevo fatto,però sapevo che non doveva ripetersi. Dovevo allontanare dalla mia testa il sapore delle sue labbra che iniziavano a torturami

AmenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora