Tredici anni Prima

43 7 0
                                    

Billy P.O.W

sono le tre di pomeriggio di quella fatidica giornata in cui Determink, Evelyn e Tirannus sono evasi dal Vault per andare a vendicare il gruppo di Tirannus. la fuga è stata veramente ingegnosa: a mezzanotte circa, il gruppo si è svegliato e ha messo diversi cuscini reperiti dalle altre brande sotto il letto di Tirannus, per simulare la sua presenza. dopo numerosi tentativi falliti di apertura della botola nell'ufficio del soprintendente, il gruppo ha chiamato in aiuto Galen, che stava tranquillamente dormendo. dopo aver sfruttato il ragazzo, gli evasori sono scappati  attraverso le uscite segrete del Bunker. si sono poi fatti guidare da Determink, il malvivente che, grazie al suo passato, sapeva quasi perfettamente dove si trovassero quei banditi. in seguito a un paio d'ore di cammino, il team si è trovato proprio davanti al suo obbiettivo. Tirannus ha usato l'ultimo esemplare di bombe fumogene nere, inventate e costruite da lui stesso, per spianare la strada e uccidere gran parte dei banditi. è poi entrato con una maschera anti-gas e ha iniziato a massacrare ogni singola persona fosse ancora viva. dopo essersi assicurato di aver freddato tutti, Evelyn è venuta in suo soccorso per portarlo fuori dal pericolo. sfortunatamente, si era dimenticata di portare le cure contro il fumogeno, e se non fosse stato per Galen e Leonard, chi era entrato in contatto col fumo sarebbe morto da li a breve. insomma, non contando alcuni errori, è stato ben premeditato come piano.                             In questo momento sono con il mio compagno Kill a fare da guardia al portone del Vault, dobbiamo assicurarci che delle uscite non programmate, come quelle che abbiamo subito oggi, non succedano mai più. Kill si appoggia al muro del Vault con atteggiamento strafottente, mette a tracolla il suo fucile e prende una sigaretta dal taschino. 

https://www.youtube.com/watch?v=fxn8p26WTR4 (in caso voleste immedesimarmi nella scena)

Kill: hai da accendere, Bill?

mi tasto le tasche in cerca di un'accendino. ne trovo uno e glielo porgo a Kill, sorridendogli. entrambi sembriamo rilassati e calmi dalla situazione, e la musica in sottofondo certo non ci aiuta a stare concentrati. Kill mi fa cenno di accendergli la sigaretta, mentre io ancora pensieroso non lo ascolto. dopo poco mi prende l'accendino dalla mano e fa da solo, per poi avvicinarsi a me, rimettermelo in tasca e allontanarsi di nuovo. stiamo tutti e due in silenzio, spegniamo il cervello e ci gustiamo la musica che trasmettono alla radio. chiudo gli occhi e inizio a strisciare verso il basso contro il muro, nonostante non sia un comportamento idoneo sul posto di lavoro, visto che una guardia dovrebbe stare sempre allerta.

Kill: a che pensi?

Billy: alla mia infanzia 

Kill non mi chiede più nulla, lasciandomi solo nella mia testa. piano piano il battito rallenta e mi addormento in una posizione decisamente scomoda.



quando il sole mi svegliava illuminandomi la faccia, sapevo che quello sarebbe stato il momento più bello della mia giornata. le settimane erano tutte uguali, i mesi lunghi e faticosi, gli anni incredibilmente orribili e stancanti: ma non ci potevo fare nulla, era quella la mia vita ormai. svegliato dal caldo e scomodo terriccio, degli uomini dissero di seguirli: era arrivato il momento di lasciare questo inferno e di essere venduto a un uomo adulto che neanche conoscevo? obbedì a quegli ordini, alzandomi: l'unica cosa che ricordo dopo essermi alzato, è una forte sensazione di sofferenza e privazione scoprendo di essere stato venduto a un piccolo e sconosciuto gruppo di cacciatori di taglie, che mi sfruttò fino allo stremo.


Passarono diversi anni da quando gli schiavisti lo venderono. io non ne sapevo nulla, non conoscevo i suoi genitori ne lui stesso, ma il destino opera per vie misteriose e, un giorno, lo avrei incontrato. Ero in cerca di alcuni viveri assieme alla mia compagna d'avventure, una arzilla donna quaranta anni più grande di me che conobbi nelle estreme periferie di Washington D.C. faceva particolarmente freddo quel giorno, me lo ricordo. passeggiando per la Zona Contaminata, ci fermammo in un enorme supermercato, il Super Duper Market: era perfetto, non vi nascondeva alcun pericolo ed era pieno di viveri del pre-guerra. entrammo entusiasti della scoperta nell'edificio, guardandoci attorno. ancora poco orientati, iniziammo a vagabondare nella zona prendendo tutto quello che ci capitava davanti. una volta saccheggiato il posto e aver riempito i nostri zaini di Bombe di zucchero, Mele dandy boy e pure istantaneo, uscimmo soddisfatti della razzia

Vault 264 - RoleplayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora