DODICI

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Mentre Alec e Magnus si occupavano di mantenere e ripristinare le difese, Kaira portò i ragazzi sul tetto.
–Sei sicura che sia una buona idea? Da qui ci vedranno.
Kaira scosse la testa –No. Basta che rimaniate vicino alle guglie. Devo capire che sta succedendo. E poi è la via più facile per scappare. Restare dentro o andare nei sotterranei ci ucciderebbe.

Marlene rigirava la spada angelica tra le mani con fare nervoso –Che ne sarà di Alec e Magnus? Loro sono rimasti dentro.

Kaira trasse un respiro profondo ispezionando i dintorni –Ci raggiungeranno non appena avranno finito con le barriere, non ci vorrà molto.

Dal tetto dell'istituto tutto sembrava tranquillo, le nubi passavano sopra le loro teste lentamente, coprendo a sprazzi i tiepidi raggi di sole. Delle scosse di prima non si avvertiva nemmeno un residuo. Tuttavia Kaira era sicura che ci fosse qualcosa che non andasse. Sentiva ancora quel brivido freddo percorrerle la schiena. Era raro che i suoi sensi sbagliassero, non importava quanto tempo fosse rimasta dentro alle prigioni della Città di Ossa, non importava tutto quello che le avevano fatto i Fratelli Silenti, era ancora sé stessa, era ancora sicura delle sue capacità.

Bliss si accovacciò al suo fianco cercando di individuare il nemico.

–Ti ho detto di rimanere vicino alle guglie– L'ammonì Kaira.

–E io ti ho detto che non prendo ordini da te, eppure eccoci qui– Bliss non staccava gli occhi dall'orizzonte, concentrata su ogni piccolo movimento sospetto –Che cosa stiamo cercando esattamente?

Marlene si avvicinò alle ragazze –Qualunque cosa sia sono piuttosto sicura che provenga dalla terra. Potrebbero essere simili a demoni Vetis ma sono piuttosto certa che si tratti di demoni sotterranei, secondo la Cabala sono loro che provocano terremoti ed eruzioni vulcaniche.

Kaira fece un sorrisetto. Adorava il modo in cui Marlene pareva sapere tutto del mondo delle ombre, e forse anche di più. Analizzava la situazione con passione, non con il fare saccente che aveva visto in molti cacciatori –Potresti avere ragione, Marlene. Andrebbero molto d'accordo con mio padre.

Nel frattempo Beau si era arrampicato sulla punta più alta dell'istituto –Laggiù!– esclamò reggendosi con agilità ad una guglia –Si è mosso qualcosa.

Alzò gli occhi al cielo –Avevo detto di stare al riparo vicino alle guglie, non di salirci sopra! – ma non aveva voglia di discutere in quel momento, perché proprio mentre Beau scendeva con un elegante salto per raggiungerle, nel punto in cui aveva indicato, l'asfalto iniziò a creparsi e fumare.

I ragazzi si misero in allerta. Man mano che si avvicinavano, le crepe diventavano sempre più larghe, sempre più rapide nella rotta verso l'Istituto. I ragazzi potevano vedere le falle che si erano create nella barriera allargarsi. Poi uno scintillio azzurrino creò delle fitte reti che tentavano di ricucirle. Magnus era poco sopra di loro, su un'altra terrazza del tetto che faceva di tutto per tenere insieme le difese.

–Dobbiamo agire, l'incantesimo di Magnus non durerà a lungo– dichiarò accigliata Marlene. Stava pregando che Alec riuscisse a mettere in ordine il protocollo per ripristinarle prima che qualcosa riuscisse ad entrare.

– Non è ancora del tutto buio, sono molto deboli. Li rallenteremo.

Beau non aspettò nessun ordine, si lanciò a capofitto dal tetto dell'istituto come avesse le ali.

Bliss sorrise come avesse ricevuto una bella notizia e si lanciò con lui –Non aspettavo altro.

–Che diavolo avete intenzione di fare? Stupidi cacciatori!

–Mi dispiace, non lascio la mia parabatai da sola – sussurrò Marlene prima di seguire i due.

Kaira si morse la lingua e si lanciò con loro all'attacco. Aveva promesso che non avrebbe permesso che si facessero male e, sebbene lo facesse controvoglia, non avrebbe rotto la promessa.

Le crepe si fecero sempre più vicine. Sbuffi di fumo coprivano mani artigliate che cercavano di issare i demoni fuori dalle profondità della terra. Non avevano mai visto nulla del genere. Se Bliss detestava i demoni mantide, non osavano pensare cosa avrebbe detto di questi. Avevano la pelle grigiastra e squamosa, coperti di piccole protuberanze lungo la spina dorsale. Una lunga lingua viscida e ricoperta di icore lasciava una scia nerastra lungo il tragitto, sfrigolando sull'asfalto e sul terreno. Di certo non avevano un bell'aspetto. Erano un misto tra piccoli Godzilla e orribili lucertole geneticamente modificate che non si lavavano i denti dall'alba dei tempi. O almeno, questo era il modo più carino che Beau trovava per descriverli.

Nuriel– Beau sussurrò il nome dell'angelo alla sua spada che subito si illuminò di fuoco celeste. Con un salto si trovò a pochi centimetri di distanza dal primo demone, roteò la spada e gli amputò le zampe anteriori prima di dargli il colpo di grazia. Bliss e Marlene, al suo fianco, uccisero altri tre demoni senza staccare la schiena l'una dall'altra. Si muovevano come una squadra, come una cosa sola. Erano parecchio bravi per essere dei cacciatori così giovani, Kaira lo riconobbe.

Chiamò Ramiel ad abitare la sua spada e si lanciò in battaglia.

Dalle crepe continuavano a uscire demoni. Finché il sole non fosse calato del tutto sarebbe stato facile abbatterli. Uno dopo l'altro schizzavano icore con acute grida prima di ritornarsene da dove erano venuti. Si sentivano invincibili in battaglia. Ma quando il sole tramontò le cose si fecero più difficili. Bliss perse una delle sue lame angeliche e prima che potesse invocare un altro angelo, uno dei demoni sotterranei la ferì al braccio, lanciando lontano la seconda spada angelica.

Kaira riusciva a tenerne a bada tre alla volta, ma per i ragazzi stavano diventando troppi. Bliss arretrò cercando di riprendere la lama ma il demone l'afferrò per la gamba trascinandola per diversi metri verso le crepe, la bava di icore le schizzava addosso bruciandole in piccole parti la tenuta.

Dall'alto, una freccia colpì l'arto viscido del mostro che mollò istintivamente la presa. Alec correva verso di loro, con un sospiro di sollievo Marlene notò le difese richiudersi velocemente mentre Alec scoccava un'altra freccia in direzione del demone che aveva aggredito Bliss. Prese una delle sue spade angeliche e la lanciò in direzione della ragazza. Bliss l'afferrò e squarciò il ventre del demone, evitando per un soffio l'icore che si riversò sul terreno. Marlene la raggiunse e con un colpo di piatto spinse via un'altra delle creature. Schivò gli artigli per un pelo e con un balzo conficcò la spada angelica nella testa dell'ultimo demone rimasto.

Dall'altra parte Alec porse una mano a Beau, a terra con il fiatone –Ce la siamo cavata, no?– disse sorridendo.

–Avevo detto di ascoltare Kaira, non di buttarvi come pazzi in battaglia contro demoni che non avete mai visto –li ammonì Alec, ma nel suo sguardo non c'era solo preoccupazione, anche una punta di orgoglio.

Kaira si avvicinò a Bliss e le disegnò un iratze sul braccio –Non ti rimarrà nemmeno un graffietto – sorrise debolmente – sei stata molto brava, anche se avventata.

–Grazie – borbottò controvoglia.

Kaira barcollò in avanti. Era molto debole, combattere per la prima volta dopo così tanto tempo aveva esaurito le sue energie in poco tempo ed il suo anello contava solo un petalo superstite.

–Andiamo– continuò Alec prendendo sotto braccio Bliss – meglio rientrare adesso. Avete bisogno di riposare e guarire le ferite. Manderò un messaggio di cessato allarme per far rientrare i ragazzi. Al resto ci penseremo poi.



-NOTE AUTRICE-

Buongiorno popolo di Wattpad! Come ve la state passando? Io non molto bene, sono riuscita ad ammalarmi. Ma passiamo alle cose importanti! La prima battaglia che i nostri personaggi si trovano ad affrontare! Cosa succederà ora? Perchè il Conclave non ha mandato rinforzi? Cosa prenderà Kaira per riprendere le energie?

Lo scopriremo nel prossimo capitolo! (cercherò di aggiornare entro due settimane ;) )

Un abbraccio grande,

Aria

Ignis Satanae || ShadowhuntersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora