I ragazzi erano provati.
Bliss si massaggiava dove prima c'era una ferita -Non voglio più vedere un demone almeno per una settimana.
Marlene invece era accovacciata a studiare l'icore rimasta sul terreno: in alcuni punti sfrigolava ancora, bruciacchiando l'erba.
-Questi demoni sembrano avere una strana consistenza. L'icore è ancora più acida di quella che ho visto fino ad ora. È affascinante.
Bliss la guardava rassegnata - È disgustoso come tu possa trovare quella melma tanto interessante.
Sebbene avessero già combattuto contro diversi demoni, questi avevano sicuramente qualcosa di diverso. A partire da uno strano accanimento, come se il loro obiettivo fosse quello di uccidere, ma non come istinto. La loro ferocia era determinata da qualcosa di più grande. Erano come programmati per distruggere. Non puntavano solo ai cacciatori, ma all'Istituto stesso.
Alec guardò le spaccature nell'asfalto on aria preoccupata -È meglio rientrare adesso.
Beau aveva accompagnato le parabatai nelle loro stanze prima di raggiungere Magnus e Kaira nell'ufficio di Alec.
Era uno dei posti più belli dell'istituto. Enormi finestre, una biblioteca tutt'attorno alle pareti, così alte da sembrar raggiungere direttamente il paradiso. E quella scrivania, che faceva sembrare tutti quanti così piccoli e insignificanti, gli angeli a sorreggere il peso del marmo come fosse il peso del mondo. E loro, che non riuscivano nemmeno a tenere il peso delle loro vite mortali.
-Perché non hanno risposto al messaggio di fuoco?- chiese stizzita Kaira. Se ne stava davanti alla scrivania con le braccia incrociate. Era pallida, ma non sembrava per niente affaticata.
-C'è stata un'interferenza con tutti i segnali, anche quelli mondani. Dopo aver ripristinato le difese, è arrivata Catarina Loss con una lettera di Firebird. Sembrerebbe che il portale abbia portato tutti i ragazzi nel giardino di casa sua, e non all'Accademia.
Alec diede un'occhiata contrariata a Magnus, sebbene lui lo avesse veramente aperto per l'Accademia, le interferenze avevano toccato anche il portale cambiandone la destinazione.
-Meglio la villa di Firebird che qualche universo parallelo, non credi?- commentò Magnus.
Alec sospirò. Non aveva tutti i torti, non immaginava cosa sarebbe successo se avesse perso nel nulla tutti quei ragazzi, aveva già un vuoto l petto -Fortunatamente stanno tutti bene. Ma abbiamo un problema: Firebird vuole interrogarci.
-Con quale scusa?- chiese Beau, gli occhi ridotti a due fessure. Non gli piaceva quando il suo nome faceva parte di una conversazione.
-Non capisce la natura dell'attacco, pensa che sia una qualche congiura o chissà che. Sta di fatto che nella lettera ha dichiarato di voler usare la Spada.
Kaira trasalì. L'ultima volta che l'avevano usata su di lei prima di sbatterla dentro le prigioni nella Città di Ossa era stato a dir poco terrificante. Al tempo avevano sperato la uccidesse, ma la sua parte angelica l'aveva salvata, sebbene fosse stato più doloroso che per un cacciatore.
-Non lo farò di nuovo- rispose ferma Kaira. Si figurava già I Fratelli Silenti attorno a lei, l'Inquisitore a porle domande con lentezza solenne, premendo per avere risposte.
-Se mio padre decide una cosa non si tira indietro. Se decide che lui e i Fratelli Silenti ci dovranno interrogare con la spada lo faranno.
-Beh tuo padre può benissimo andare a..
Magnus con un gesto veloce zittì Kaira sebbene Beau non sembrasse infastidito. Era quasi comico vederla agitarsi non sentendo più la sua voce. Peccato che Magnus sembrava essersi scordato che riusciva a comunicare attraverso la mente. A volte si chiedeva se fosse parte degli esperimenti di Asmodeo o lo avesse imparato dopo secoli nelle prigioni.
-NON HO FINITO DI PARLARE!- si lamentò agitando le braccia.
-Sappiamo dove vuoi che vada in vacanza Firebird, ma non è questo che deve preoccuparci ora.
Alec era silenzioso, sembrava riflettere, fisso com'era sulle sue scarpe. Poi alzò la testa come se avesse un'idea grandiosa. Esitò un momento prima di proferir parola. Non avrebbe mai pensato di suggerire una cosa del genere a Magnus.
-Magnus, non potresti modificare la memoria? Con Clary lo hai fatto ed è riuscito.
Magnus storse la bocca. Non si sarebbe aspettato una cosa del genere da Alec.
-Mettere un blocco a un orda di ragazzini? Non mi sembra una buona idea. E non avrei così tanta energia per farlo in questo momento. Ci vorrebbero più sedute e non potremmo controllare il riaffiorare dei ricordi per sempre. Come hai visto, con certi impulsi dal mondo nascosto il sigillo può rompersi.
A Beau sembrava invece un'ottima idea.
-Potresti farlo solo all'Inquisitore, no? Potresti solo fargli credere che l'attacco sia fondato su minacce ragionevoli. Così non avrebbe motivo di interrogare nessuno di noi.
Kaira lo guardò gelida e incuriosita. Qualunque espressione avesse, non sapeva se fosse più inquietante o innaturale. O entrambe le cose.
-Allora non sei così stupido come pensavo.
Magnus alzò le mani al cielo -È possibile che io sia l'essere più razionale in questa stanza? (Beh, sí, ovvio che lo sia) Avete idea dei rischi che corro? Che corriamo?
Si voltò camminando avanti indietro, imperterrito nel suo monologo. Era così melodrammatico alle volte. Probabilmente era proprio per questo che si faceva adorare e odiare.
Alec lo prese per le spalle -So che potrebbe metterci nei guai, ma è l'opzione migliore che abbiamo per tenere al sicuro i ragazzi, ed è ciò che conta.
Magnus guardò il suo ragazzo con intensità, poi passò a Beau. Sapeva di non poter resistere a certi occhi. Lo aveva ben capito già da tempo per colpa degli Herondale.
-Dannati voi e i vostri occhi blu!-esclamò esasperato.
-Credo proprio che sia un assenso. Ora puoi ridarmi voce?
Magnus schioccò le dita e Kira sorrise
-Molto bene, ora, come rapiamo Firebird?Dopo essersi assicurati che nessuno avrebbe commesso un rapimento e dopo aver ideato un piano, Alec congedò i ragazzi, restando solo con Magnus.
-Non mi piace la piega che stanno prendendo le cose. Abbiamo appena finito una guerra, e questi attacchi casuali non promettono nulla di buono.
Alec si appoggiò alla scrivania con la schiena rivolta alle vetrate. In pochi istanti il sole sarebbe scomparso lasciando spazio ad un'altra notte. Magnus non potè fare a meno di pensare a quanto fosse felice in quel momento.
Certo, stavano per accadere altre cose terribili. Ma il suo ragazzo sembrava un dio, illuminato dalle ultime tenui luci del tramonto. Lo amava così tanto che non poteva credere che fosse ricambiato con la stessa intensità.
Si avvicinò di qualche passo, posando con grazia le mani sul suo viso.
-Qualunque cosa succederà, la supereremo. Non c'è niente che tu non possa fare.
Con un debole sorriso gli stampò un bacio a fior di labbra.
Alec ricambiò con dolcezza -Ora è meglio che tu vada. Devi recuperare le tue energie, ho la sensazione che ci serviranno presto.
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Ignis Satanae || Shadowhunters
Fanfiction"-Magnus, Magnus non lasciare che mi prendano, mi uccideranno. Magnus!- la sentiva gridare il suo nome, con impeto, con disperazione. Nonostante ciò permise ai Fratelli Silenti di portarla via. Lasciava andare la sua mano, lasciava andare l'unica pe...