Algebra

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"Non ci capisco un cazzo"
"Porca troia"
"Cristo..."

"Signorina Milkovich! È pregata di svolgere gli esercizi da me assegnati senza imprecare!"
Urlò la professoressa dopo aver sentito i miei disperati commenti sugli esercizi d'algebra.

"Non è colpa mia se non capisco nulla!"

"La lezione era per oggi, avresti dovuto impararla"

"Non ho potuto,avevo da fare"
"E poi ci stupiamo di certi risultati...Guarda le famiglie alle spalle..." Bisbigliò lei.

Allora decisi di mandarla a farsi fottere con un semplice gesto,ottenendo un espulsione dall'aula

"Milkovich!8:37,sei in,ritardo.Come mai fuori?" Disse lui guardando l'orologio al polso

"Potrei farti la stessa domanda Gallagher"

"Se proprio ci tieni a saperlo...Beh, fumavo in classe...Ora voglio sapere perché sei fuori"

Rispose con tono ovvio.

"Ho mandato a farsi fottere il professore"

Rispondi io portando mi una sigaretta tra le labbra e frugando tra le tasche alla ricerca di un accendino.
"Tieni" mi offrí il suo accendino.

Sfrego' il pollice sulla rotellina e accese la fiamma , lo avvicino alla mia sigaretta e la lascio lì per un paio di secondi , aspettando che la parte iniziale di quest'ultima si accendesse , e prendesse quel colore rossastro.

Non appena si accese tirai subito un sospiro, il fumo si espendeva nella mia gola arrivando ai polmoni ,regalandomi quella sensazione di piacere...Poco dopo gli sputai il fumo in faccia

"Poco carino da parte di una ragazza,non trovi?"
non ebbi neanche tempo di rispondere che lui prese la mia sigaretta e se la portò alle labbra, facendo un tiro

"Ian è mia cazzo!"

Imprecai contro il fratello del mio migliore amico, nonché un ragazzo abbastanza famoso a scuola, sia per il suo aspetto,da mozzare il fiato aggiungo:Era molto alto,una folta chioma rossa e due occhi verdi con striature marroni, erano gli occhi più belli che abbia mai visto...non erano di certo azzurri ma avevano il loro fascino.Sia per il suo carattere: un casinista di prima categoria,bello quanto misterioso,una volta distrusse la macchina del professore di fisica di Lip,non so perché.

Lui rideva di gusto vedendomi saltellare per raggiungere la sua mano,che protese in alto,
per recuperare la mia sigaretta.
"Me ne devi una Ian!Giuro su tuo fratello che se non me la ridai ti pentirai"

"Se mi riesci a prendere!"
furono le sue ultime parole prima di correre fuori l'uscita,sperando che io lo rincorressi.
Fu proprio quello che feci.

Era davvero veloce,eravamo arrivati più o meno davanti casa sua,che stranamente era vuota... Probabilmente Fiona sarà andata a lavoro e gli altri a scuola.
Mi stupisce non trovare Frank a terra,ubriaco.

"Ti prego Ian..B-basta" dissi con il fiatone chinandomi sulle ginocchia

"Va bene,va bene...Vuoi una birra?"
"Da quando siamo così gentili?"
"Ci si comporta da bravi padroni di casa,no?"
Gli diedi una leggera spinta sulla spalla ed entrammo in casa.
Ian si diresse verso il frigo mentre io mi buttai a peso morto sul divano,cercando qualche sigaretta lasciata da Lip.
"Cazzo Frank!"
Lo sentii imprecare.Mi avvicinai a lui e vidi l'uomo disteso sul fianco sinistro, vicino ai piedi di Ian.
"Ehi Frank" gli sussurrai
"Ciao M-Mandy..." Disse mezzo addormentato.

Ian prese le due birre le portò nella sua stanza, intimandomi di venire,io lo seguii.

Inizia a bere la birra senza proferire parola.
"Ehi,tu non mi odiavi?" Disse il rosso inarcando un sopracciglio.
"Alla birra non si dice mai di no"
Continuammo a bere finché non mi cadde la birra sulla maglietta e sui pantaloni.
"Cazzo!!'
"ahahahah,sei così carina quando ti arrabbi piccolina"
"Primo non chiamarmi piccola , sei più grande di me solo di un anno . Secondo fai una cosa utile e prestami una tua maglietta"
Lui eseguí gli ordini e prese dal cassetto una maglietta bordeaux con qualche scritta nera.
Era abbastanza lunga.
Mi girai e mi tolsi i vestiti sporchi sotto lo sguardo attento del rosso.
"Aspetti un calcio in culo o te ne vai solo?"
"Hai paura che ti stupro?"
"Forse"
Neanche mi resi conto e mi ritrovai le sue mani sui miei fianchi nudi,e il suo volto nell'incavo del mio collo,succhiava un lembo di pelle,schioccando qualche bacio qua e lá.

"I-Ian..Mh...fer-rm-mo" lo pregai ansimando.
"Andiamo piccola..." disse lui alzando il volto.
"Mh..Fanculo"dissi prima di girarmi verso di lui unendo le nostre labbra.
Mi staccai da lui e mi accorsi di essere solo in intimo e mi afrettai a spogliare anche lui...
Si avvicinò al mio volto,lo prese fra le mani,e lo baciò con passione,ma non era una bacio da sesso,era quasi desiderato.
Mi prese in braccio e mi Poggiò sulla scrivania,continuando a lasciare baci umidi sul mio corpo.
Slacciò il reggiseno ed iniziò a baciarmi il seno e a palparlo,poco dopo avvicinò la bocca a quest'ultimo baciandolo,per poi spostarsi sul fianco lasciandomi un succhiotto sull'anca sinistra.
Arrivò agli slip,senza indugi lì sfilò.
In un batter d'occhio il suo viso era tra le mie gambe,la sua lingua s'insinuò tra le mie parti intime,si muoveva con moti circolari,a volte cambiava direzione.
Ad un tratto smise,ed infilò in me tre dita,si muoveva a destra e sinistra, velocemente per poi fare dei piccoli cerchi. Tirò fuori le dita,se le passò sui boxer e ritornò con la lingua.
Ad un tratto mi alzò,mise le mani sotto al sedere,che strinse con forza, io avvinghiai le gambe al suo bacino e mi ritrovai sul letto,sul suo letto.
Ritornò tra le mia gambe,lavorando con lingua
"Oh..mh..oh sí,vai Ian.. Ahh" gemevo il suo nome, mentre le mie mani passavano dal suo torace nudo fino ai suo pantaloni,lui non si mosse d'un centimetro dalla sua posizione,era impegnato in ciò che stava svolgendo.
Glieli sfilai.

"Sei pronta piccola?" Chiese dopo poco con tono voglioso.
Annuii.
Prese un profilattico dai pantaloni e lo mise
"Okay ci sono"furono le ultime parole.
Entrò in me con una spinta decisa,seguite da altre ancora più forti,godevo..Cazzo se godevo.
"Oh sí,ahh,Cristo Ian.."
"Mh piccola sto vendendo"
"Oh Gesù"
Ci fermammo all'apice del piacere.
Lui estrasse il preservativo.
"Mh però"
Disse prima di gettarlo sulla strada.
si gettò esausto sul letto , e anch'io così mi stesi vicino lui  abbandonandomi tra le braccia di Morfeo.

Collision ||Ian Gallagher||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora