Se avete trovato questa confessione vi avverto che una volta terminata avrete opinioni molto diverse su di me. Kairi, Riku so che pensate di conoscermi e mi dispiace avervelo fatto credere.-Ciao io sono Sora.- un bambino di sette anni tendeva la mano verso un suo coetaneo albino.
-Riku.- rispose lui piano mentre stringeva la mano.
-Spero tanto che noi due diventiamo buoni amici.- il piccolo castano sorrideva felicemente mentre insieme al suo futuro amico si dirigeva verso il parco vicino.
-Sora!- lo chiamó l'albino insieme a Kairi. Avevano tutti e tre circa dieci anni.
-Dove sei stato?- gli chiese la rossa, la bambina arrivata da poco all'isola che aveva destato l'interesse di tutti gli abitanti. Sora le sorrise imbarazzato.
-I miei non mi permettono di uscire tutti i giorni.- disse. -Pensavo che Riku te li avesse detto.-
-Ci ho provato ma non mi ha dato retta.- si difese il giovane.
-Gli adulti possono essere così apprensivi?-
-I genitori sono iperprotettivi nei confronti dei figli, soprattutto se sono gli unici.-
-A proposito... perché qui nessuno ha più di un figlio? Voi due non avete fratelli e sorelle... nessuno li ha.- a Kairi sembrava insolita quella situazione.
-È una legge.- rispose velocemente Sora. -Per problemi legati al sostentamento è stata imposta la legge del figlio unico.- spiegó.
Mi dispiace di avervi mentito, di aver mentito a tutti. Mi dispiace di avervi fatto credere di essere un ragazzo onesto e sincero quando invece sono un bugiardo, lurido traditore... sono un'assassino. Si, sono un assassino: ho infranto la promessa più importante di tutte quella, che non andava mai e poi mai infranta.
-Qualunque cosa accada non devi mai parlare di questo con chiunque altro. Questo è il nostro segreto.-
Avevo promesso di proteggere delle persone e invece, per puro egoismo, le ho abbandonate. Sono un traditore. Io volevo solo essere un normale ragazzo, un normale essere umano che si diverte con gli amici. Non potevo immaginare che sarebbe successo tutto questo.
-Roxas è il tuo nessuno- gli disse Riku lentamente.
-Il mio...- Sora non sembrava molto sorpreso. -Nessuno?!- Forse la sorpresa si è manifestata in ritardo.
-Perché Roxas è ancora qui?!- chiese l'albino vedendo ancora il giovane biondo.
-Grazie tante.- rispose lui.
-Sei il suo nessuno! Dovresti esserti riunito a Sora. Perché sei ancora qui?- Riku non riusciva a sopportare la sua presenza.
-Riku lascia stare!- gli diceva invece il moro. Il perché di tutto quello restava un mistero.
Se avessi detto la verità forse le cose sarebbero andate diversamente. Se avessi continuato a recitare quel ruolo forse loro sarebbero ancora con me. È colpa mia ma non posso dire di pentirmene perché così ho conosciuto tutti voi; voi che siete stati il motivo che mi ha spinto a lottare, siete la mia forza, il mio potere. Anche se adesso so che mi disprezzerete voglio che sappiate che non ho mai mentito sui miei sentimenti, il mio affetto per voi non è mai stato fasullo e vi prego di non dimenticarlo mai. Ci sono tante cose che vorrei dire ma così poco tempo, spero di poter di nuovo parlare con voi e raccontarvi tutto ciò che volete sapere. Spero di poter tornare da voi. So che andare nella tana del lupo è pericoloso ma non posso tradirli nuovamente. L'ho fatto già una volta non lo rifarò per la seconda. Quindi non preoccupatevi, non venite a cercarmi, vi supplico solo di prendervi cura di Roxas, non lasciate che mi segua.
Prima di lasciarvi vi dico un'ultima cosa: Riku... i genitori non sono apprensivi con i loro figli, sopratutto se sono gli unici... loro lo sono e basta.
Vi voglio bene. Sora.
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Riflesso sdoppiato
FanfictionSora e Roxas, qualcuno e nessuno, non sono riusciti a ricongiungersi in un unico essere, qualche giorno dopo Sora scompare e lascia un messaggio: è un assassin