Quando la registrazione finì nessuno ebbe il coraggio di parlare. Riku e Kairi avevano trovato il nastro sul tavolo del piccolo soggiorno del loro rifugio a Radian Garden e si sarebbero aspettati di tutto tranne quello.
-Che cosa significa?- chiese Kairi rivolta all'amico, era turbata e spaventata. Riku scosse la testa.
-Non ne ho idea. Conosco Sora da quando siamo dei bambini... lui non è come si è descritto. Deve essere successo qualcosa.... devono averlo costretto... forse non era nemmeno lui. Dobbiamo trovarlo!- quelle parole furono dette con una velocità esorbitante.
-Ha detto che andava nella tana del lupo. Pensi che si riferisca all'organizzazione?-
-Hai altre idee?- Riku si mosse verso la porta.
-Aspetta!- lo bloccó Kairi. -E Roxas? Sora ci ha chiesto...-
-Se per questo ci ha chiesto di non cercarlo.- ribattè. Non voleva Roxas in mezzo al piedi, quel casino era successo sicuramente per colpa sua.
-Ma se Roxas sa qualcosa di questa storia ,e sai bene che sa qualcosa, allora la nostra unica possibilità è coinvolgerlo. Volente o nolente.- Kairi sapeva che Riku aveva dei dubbi sulla fedeltà di Roxas ma sapeva anche che il biondo non poteva avere colpe. Sin da quando lo aveva conosciuto il giovane era stato gentile e cordiale con lei. D'altro canto Riku non era molto obbiettivo quando si parlava di Sora: tutti sapevano che aveva una cotta per il moro e che avrebbe fatto di tutto anche solo per saperlo al sicuro.
Una volta convinto l'albino i due si diressero nella stanza usata dal biondo. Era una stanza molto semplice: un letto di colore azzurro e un piccolo armadio in legno abbinato a una piccola scrivania anteposta alla porta. Roxas era seduto sul letto intento a meditare su chissà cosa. Quando si accorse della presenza dei due sorrise amorevole a Kairi mentre lanciava un'occhiata gelida all'albino.
-Sora è sparito!- disse Riku altrettanto gelido. L'espressione di Roxas cambió di colpo: era spaventato e preoccupato.
-Cosa?!- i due non disserro nulla ma di limitarono a fargli ascoltare la registrazione. Finito nuovamente il nastro il biondo rimase in silenzio. Passarono diversi minuti ma Roxas continuava a non parlare.
-Dí qualcosa, brutto idiota!- disse Riku irritato mentre colpiva in volto il biondo con un potente pugno mentre veniva rimproverato da Kairi.
-Sai qualcosa. So che è così! Parla!- Riku ignorava i continui richiami della rossa. Voleva solo delle risposte.
-Io... non so di cosa parli. Non ho idea del perché quell'idiota sia andato via.- Roxas parlava con voce bassa. -Forse voleva semplicemente scappare da un certo deficiente con i capelli bianchi.- disse poi con voce più decisa.
-Come ti permetti?!-
-Riku smettila!- lo bloccó Kairi. -Litigare non servirà a nulla!- poi puntò lo sguardo sul biondo. -Tu sai qualcosa... ti si legge in faccia: sei preoccupato quanto noi.-
Certamente Roxas era preoccupato ma non poteva permettere a loro di sapere. Anche se Sora aveva commesso l'errore di fidarsi, lui non era altrettanto stupido.
-C'è qualcosa che non vuoi dirci e questo lo capisco. Ma se vogliamo aiutare Sora dobbiamo collaborare.-
Roxas ci pensó su, non poteva andare da solo alla ricerca del debosciato, aveva bisogno di aiuto. Ma loro non avrebbero mai capito. Per questo non dovevano sapere: non avrebbero capito. Però se voleva aiutare Sora doveva per forza condividere quelle informazioni: o almeno una di quelle. A malincuore e con la voce pari a poco più di un sussurro pronunció un nome: Jonathan Cristopher.
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Riflesso sdoppiato
FanficSora e Roxas, qualcuno e nessuno, non sono riusciti a ricongiungersi in un unico essere, qualche giorno dopo Sora scompare e lascia un messaggio: è un assassin