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Luke

Camminai lungo il corridoio, la mia tracolla pendeva sulla schiena e i miei libri premevano forti sul mio petto. Tenetti la testa bassa fino ad arrivare alla lezione che dovevo seguire.

Entrai senza dare troppo nell’occhio, come al solito, e mi sedetti nell’ultima sedia in fondo alla classe. Il mio posto. Nessuno si sedeva accanto a me, e io non li biasimavo. Ero praticamente invisibile a tutti in questa scuola. Chi sapeva chi ero mi considerava come un secchione.

Certo, ero intelligente e avevo degli ottimi voti, ma questo non significava che ero uno sfigato che si rinchiudeva in casa e non usciva per studiare. Se avessi avuto degli amici, sarei uscito con loro. Se li avessi avuti.

Estrassi il libro dalla borsa e lo appoggiavi sul banco, l'insegnante entrò in classe e cercò di far tacere tutti. Sapevamo che sarebbe stato impossibile. Lo era sempre stato.

Aprì la pagina del mio quaderno dove nella lezione precedente avevo già iniziato a scrivere dei testi, anche se mancava la melodia.

Sospirai frustrato. Non riuscivo proprio a finire la canzone. Sentì la porta aprirsi e alzai lo sguardo con le sopracciglia aggrottate. Chi era in ritardo?

Una ragazza abbastanza bassa con dei lunghi capelli neri era immobile. Fece un piccolo sorriso con le sue grosse labbra rosa, aveva due grandi occhi, e si stava mordendo il labbro, forse per il nervoso. Ero ipnotizzato e non avevo idea del perché.

"Ah devi essere Stephanie, la nuova ragazza, l’unico posto libero è in fondo accanto a .."

bene la professoressa si era dimenticata del mio nome

"Luke" Borbottai e l'insegnante le fece un cenno indicando la sedia.

Ero stupito, questa ragazza si sarebbe seduta accanto a me. Questa incredibilmente bella ragazza di nome Stephanie si sarebbe seduta accanto a me, Luke Hemmings, nessuno.

Si diresse verso il fondo della classe, tutti gli occhi erano su di lei. Non sembrava timida o nervosa, sembrava sicura. Guardava dritto davanti a sé.

Si sedette, la guardai sperando che mi facesse un sorriso o qualcosa del genere. Ma non mi fece neanche un saluto o un cenno.

Mi resi conto che la stavo fissando quando lei alzò lo sguardo con le sopracciglia aggrottate, sembrava arrabbiata così ancora una volta prestai attenzione al libro davanti a me.

Avevo notato che aveva gli occhi marroni scuro, le stavano così bene, la sua carngione chiara in contrasto con i suoi capelli scuri e gli occhi era abbastanza per farmi impazzire.

Avevo incontrato questa ragazza da cinque minuti.

Non la conoscevo nemmeno, ero semplicemente seduto accanto a lei e la stavo spaventanto perché si era accorta che mi piaceva fissare le belle ragazze.

ricomponiti Luke.

La campanella suonò indicando che la lezione era finita. Mi alzai nello stesso istante di Stephanie.

Mentre si alzava gli era caduto un libro, mi chinai per raccoglierlo, ma Calum, il capitano della squadra di football e assoluto cazzone, ovviamente, aveva avuto la mia stessa idea e lo prese prima di me.

"A te, bellissima." Gli disse mentre gli porgeva il libro. Le fece spuntare un grosso sorriso, e un piccolo rossore sulle guance. Sono così stupido. Era ovvio che una ragazza del genere non sarebbe mai uscita con uno come me.

Sapevo Calum avrebbe fatto colpo su di lei, faceva colpo su ogni ragazza attraente della scuola. Non avevo nessuna possibilità.

Geek | Luke Hemmings [Italiano]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora