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Luke

"Ash, mi puoi passare una fetta di pizza?"

Lui annuì e la afferrò mettendola sul mio piatto.

Ashton aveva qualche anno più di me e conosceva mio fratello, ma dovetti aiutarlo in matematica, e finimmo per essere amici.

"Quindi perché non le parli?"

Gli avevo parlato di Stephanie, non capiva come io non potessi semplicemente andare da lei e dirle ciao.

Ashton era bravo con le ragazze, non è vero: era bravo in tutto.

Se fossi stato Ashton magari potevo riuscirci.

"Fai un piano per parlarle, ti piace sempre programmare le cose per poi eseguirle." Suggerì.

"Le piace Calum."

"Quel coglione di cui mi avevi parlato? Devi avvisarla, le spezzerà il cuore."

Sapevo che aveva ragione, non potevo parlarle perché ero troppo timido, mi ci era voluto più di un anno per aprirmi con Ashton.

Ashton sospirò mentre prese un morso dalla mia fetta di pizza.

"Parlarle e basta, inizia con delle piccole cose come umh ... chiedile se ti può prestare una penna?"

"Ho una penna."

Rise alla mia risposta.

"Vuoi parlare con questa ragazza o no?"

Annuii in fretta, volevo di più che solamente parlarle.

"Allora chiedile una penna, magari continua la conversazione domandandole da quale scuola arriva? O perché si è trasferita?"

"Non è un po’ troppo personale?"

Sospirò ovviamente frustrato.

"Gli amici sanno cose personali." Mi rispose.

Annuii e ripresi la mia fetta di pizza.

Forse dovevo provare a parlarle, o almeno metterla in guardia su Calum.

Avrebbe potuto non ascoltarmi, ma almeno ci avevo provato, giusto?

E se si fosse incazzata?

Stavo andando fuori di testa quando sia io che Ashton sapevamo che quando sarebbe arrivato il momento di parlarle, non avrei avuto coraggio.

"Sei riuscito ad aggiungere altre parole a quella canzone?"

Scossi la testa in segno di no.

Ero bloccato da 3 mesi, non ero mai stato bloccato su una canzone per così a lungo.

"Lasciami leggere."

Estrassi il quaderno dalla borsa appoggiata di fianco a me e aprii la pagina con la canzone prima di darglielo.

Cominciò a canticchiare la melodia mentre leggeva il testo.

"Merda, è difficile .. ehm non ho idea, continuerò a rifletterci." Annuii e presi il notebook.

-

Entrai in classe. Non vedevo l'ora di questa lezione semplicemente per lei.

Mi sedetti, ero sempre uno dei primi ad entrare in classe quindi  ero abituato a non avere la sua presenza di fianco a me.

Quel giorno avevo preparato me stesso per rivolgerle la parola.

Ma, per mia sfortuna, lei non si presentò.

Alzai gli occhi verso la porta ogni tanto durante la lezione, ma niente.

Non doveva essere a scuola.

Stava bene? Era malata? Immaginavo se potevo curarla se stava male.

Luke, tu e la stupida ossessione siete deprimenti.

Sospirai come la campanella suonò e mi alzai pronto per affrontare un’altra giornata noiosa.

Geek | Luke Hemmings [Italiano]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora