Luke
Stephanie non aveva provato a parlarmi da quando le avevo risposto.
Ne ero quasi felice ma allo stesso tempo arrabbiato.
Avevo un grandissima cotta per questa ragazza.
Lo sapevo che quel “E’ tutto okay” era suonato male ma ne andavo fiero e per fortuna non era uscito come un verso.
Lei era l’unica persona che aveva provato a chiedermi scusa per avermi insultato o per avermi detto qualcosa di cattivo.
Mi sedetti nella classe di inglese, annoiato e non concentrato alla lezione, non iniziai a prendere nessun appunto di quello che l’insegnante stesse spiegando.
Qualcuno bussò alla porta e guardai la segretaria entrare in aula.
"Il Preside vuole vedere Luke Hemmings. "
L’insegnante corrugò la fronte.
Bene, non sapeva neanche chi fossi. Che sorpresa.
Mi alzai e presi la borsa.
Seguii la segretaria fuori dalla classe, speravo davvero di non essere nei guai.
Camminai lungo il corridoio e la segretaria, Jenna, mi disse di proseguire da solo mentre lei chiamava qualcun altro.
Arrivai davanti all’ufficio del preside e bussai alla sua porta.
C’ero stato solamente una volta perché avevo visto qualche ragazzo fare a botte e volevano parlare con me dato che ero un testimone.
"Avanti, Luke Hemmings?"
Annuii e mi sedetti.
"Non sei guai, non ti preoccupare. Dato che sei uno degli studenti più bravi in chimica di tutta la scuola, abbiamo pensato che potevi fare da tutor a qualcuno."
Rabbrividii al solo pensiero di insegnare ad un qualsiasi ragazzo che probabilmente mi odiava o pensava che fossi un secchione o uno strano.
Improvvisamente la porta si aprii e i miei occhi si spalancarono.
Stephanie era in piedi davanti alla porta.
"Ah Stephanie, stavo spiegando a Luke come lui ti potesse aiutare in chimica perché stai andando male rispetto ai voti nelle altre materie."
Stephanie annuii mentre continuavo a stare lì seduto senza sapere cosa fare.
"Quindi Luke, è un sì?"
Non potevo dire di no.
Annuii e feci un piccolo sorriso.
"Bene, perché non iniziate stasera?"
Il preside ci diede il permesso di uscire, iniziai a camminare veloce verso la mia classe ma sentii Stephanie chiamarmi.
"Luke!" ripetè il mio nome quando finalmente mi raggiunse.
"Grazie, e vuoi venire da me stasera? Per chimica."
Feci cenno di si con la testa, continuando a fissarla notai che aveva un ciuffo ribelle di capelli davanti al viso e tentò di spostarlo con le dita.
"Ci incontriamo davanti alla scuola? Non vivo tanto distante da qui." Mi disse prima di girarsi.
Forse Stephanie non era una stronza.
"Oh Luke, te ne dovrai andare prima delle 6 dato che dopo devo andare da Calum."
Odiavo Calum e non volevo che la ferisse, l’avrei ucciso.
Più provavo a dimenticarla, più volevo sprofondare e sciogliermi davanti a lei.
Era bellissima con i suoi lunghi capelli neri e i suoi occhi scuri che andavano d’accordo con la sua chiarissima carnagione, non era tanto alta, era più bassa di me, ma tutti lo erano.
Indossava degli skinny jeans, blu scuri per essere esatti e una canotta verde, aveva una giacca di pelle nera e un paio di converse.
Non aveva un look punk rock.
Aveva il suo look, e lo amavo.
Alcune volte si arricciava i capelli e li raccoglieva, lo notavo sempre e volevo farle i complimenti ma non potevo.
Una volta aveva indossato un vestitino con delle Dr Martens ed era fantastica, aveva anche un semplice giacca di jeans e mi veniva voglia di prenderla ed andare a fare una passeggiata sulla spiaggia.
Non era perfetta ma lo era, lo era per i miei occhi. Tutte le sue imperfezioni erano coperte dalla sua perfezione.
Lo sapevo che potevo amarla e proteggerla.
Lo sapevo che Calum non faceva per lei, avrebbe sofferto e non volevo che nulla la ferisse.
Lo sapevo che non si sarebbe mai innamorata di me ma volevo che trovasse un ragazzo che ci tenesse veramente.
"Luke?"
Cazzo, per quanto tempo l’ho fissata?
Annuii di nuovo prima che se ne andasse.
Dovevo farle da tutor ogni Martedì, non riuscivo neanche a parlarle, come potevo farle ripetizioni di chimica?
Ero bravo in chimica, non sapevo il perché ma era una dote, così come la matematica.
Tornai nella mia classe di inglese e mi sedetti al solito posto.
Presi il mio quaderno e notai che era pieno di disegni.
Sapevo anche disegnare.
Iniziai a scarabocchiare ancora lei, il suo perfetto nasino e le sue labbra carnose; oramai disegnavo solo Stephanie.
Avevo fatto quattro ritratti completi e alcuni con solo le sue labbra o i suoi occhi.
Era strano, dovevo dimenticarla.
Ma questo non sarebbe mai successo.
-
OPS?
Forse sono stata via troppo tempo?
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Geek | Luke Hemmings [Italiano]
FanfictionLei era la ragazza più popolare e la più bella della scuola, come poteva voler lui?