[Mike POV]
Mi alzai dal letto sorridendo
Andai in bagno e mi feci una doccia
Se dovevo morire, dovevo farlo pulito no?
Mi vestii e andai in cucina ma non mangiai niente.
Presi il mio zaino e andai verso la scuola felice, sapendo che quello sarebbe stato l'ultimo giorno. Non vedevo l'ora di non tornare più a casa.***
Entrai a scuola con la stessa voglia di quando devi... beh andare a scuola. Visto che ero già in ritardo mi fiondai in classe e andai all'ultimo banco dove seguii la lezione nel silenzio e nell'indifferenza come mio solito. I miei compagni continuavano a fare cavolate e casini come al solito ed erano molto irritanti ma cercai di passarci sopra, tanto quella sarebbe stata l'ultima volta che li sopportavo.
le ore passarono più velocemente di quanto immaginassi e dopo appena cinque ore ero fuori, libero, pronto per finire tutto.
Corsi verso il palazzo abbandonato vicino la scuola incurante del pesante zaino che avevo sulle spalle ma dopo poco sentì qualcosa di strano, come se fossi osservato così mi girai intorno convito di vedere qualcuno ma la strada era vuota e decisi di continuare a camminare ma facendo più attenzione e dando meno nell'occhio.Raggiunsi il palazzo in circa un quarto d'ora e salì fino al tetto ormai facilmente accessibile, finì velocemente di dare gli ultimi ritocchi alla mia lettera e la posai sopra lo zaino, continuai ad avere la sensazione di essere osservato ma questa volta era diverso perché era come se sentissi dei passi...assurdo cosa può farti il desiderio di essere salvato, ora mi toccavano anche le allucinazioni. Feci finta di niente e continuai con quello che stavo facendo: prepararmi alla mia fine.
Dopo circa due minuti passati a sistemare la lettera e dare un ultimo addio al mondo decisi che era giunta l'ora. Mi avvicinai al bordo del cornicione e guardai giù, ero a dodici piani di altezza, non avrei mai potuto resistere a quell'impatto, avevo scelto il posto perfetto. Chiusi gli occhi sentendo il vento freddo sulla mia pelle smuovermi i capelli, allargai le braccia e decisi. Dovevo saltare.
Nessuno sa come sia la vita dopo la morte, nessuno sa se esista il paradiso o l'inferno o se dopo la vita semplicemente si sparisce. Quel giorno volevo scoprirlo, ma non mi fu possibile.
Qualcosa, o meglio, qualcuno mi tirò indietro allontanandomi dal cornicione e sentii delle braccia girarmi per potermi abbracciare. Riconoscevo quel profumo ma era troppo inverosimile per poter credere che fosse veramente chi credevo che fosse ma la quella voce...era la sua voce
«Avevo paura di non riuscire ad arrivare in tempo, ho avuto tanta paura mike»
«Luke? Che...che ci fai qui?»
«Sono venuto a prenderti Mike, andiamo ti porto a casa»Mi prese la mano e mi avvicinò alle scale e stavo per parlare quando lui vide il mio zaino, e sopra lo zaino, la lettera. «Luke...» lui si avvicino alla mia lettera, la prese da terra e..la strappò, in mille pezzi e la lasciò. Poi si avvicinò a me, mise la sua mano sulla mia guancia e mi guardo negli occhi «dai andiamo a farci una cioccolata calda» sussurrò. Si avvicinò sempre di più a me, si avvicinò così tanto che le sue labbra finirono sulle mie e mi baciò in un modo che mi fece sentire amato come mai era successo prima di allora.
Quando si staccò poggiò la fronte sulla mia e avevo così tanta paura di rompere quel momento che mi sembrava quasi un sogno ma avevo una domanda da fargli «Come facevi a saperlo?» lui mi guardò negli occhi con un'espressione triste «Oggi eri troppo felice a scuola...dopo tutto quello che è successo io...ho avuto paura che avessi brutte intenzioni così ti ho seguito...in realtà avevo paura uccidessi qualcuno ma...quando sono arrivato qua ho scoperto che era peggio di quanto pensassi. E ringrazia il mio fisico perché al dodicesimo piano stavo per svenire. Ma come hai fatto a farti dodici piani così in fretta?!» mi chiese strabuzzando gli occhi e sdrammatizzando il momento grazie a dio e io abbozzai una risata «Ehm... l'ascensore secondario è ancora funzionante...» lui mi guardò con la bocca aperta e pensai restasse così per sempre quando fece un piccolo sorriso «Furbo» sorrisi anche io «Luke...grazie» il suo sorriso si ingrandì, prese il mio zaino da terra e se lo mise in spalla poi mi prese la mano portandomi giù da quel posto assurdo e andammo via senza parlarne mai più.
Volsi un ultimo sguardo dietro di me e vidi dei pezzi di carta piccoli come coriandoli volare via, e può sembrare strano ma in uno di essi vidi scritto "addio, Michael" ma forse era solo la mia immaginazione.
The end
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Una settimana prima della mia morte ||•𝕞𝕦𝕜𝕖•||
FanfictionMichael, stanco dell'infelicità che l'accompagna giorno per giorno spera di trovare la pace cullandosi tra le braccia della morte. Ma non prima di aver dato al mondo una settimana di tempo per fargli cambiare idea...