[Mike POV]
Mio padre era tornato a casa.
Questo voleva dire che io ero fuori.
Mio padre è quello che mi odia più di tutti, e con questo ho detto tutto.
Appena sono salito nella mia stanza mi sono chiuso a chiave e mentre mio padre pensava che stessi li dentro a deprimermi per sempre ho aperto la finestra e sono scappato.
Penso di aver corso senza meta per circa un'ora prima di decidere di andare al parco.
Mi avvicinai alla mia solita panchina quando sentii qualcuno dietro di me, mi girai e vidi Harry che camminava mano nella mano con quel ragazzo contro cui aveva sbattuto l'altra volta.
Appena mi vide sorrise timidamente e mi salutò con la mano e se ne andò quando ricambiai il saluto.
Mi rigirai a guardare il lago quando qualcuno si mise accanto a me
«Michael...» era Luke
Ma, che ci faceva la?
«Mi...mi hai seguito?»chiesi confuso
«Io..no... cioè...si...voglio dire...si okay ti ho seguito ma l'ho fatto solo perché...Michael stai bene? Ho visto...beh non so che ho visto in realtà, avevo bisogno di sapere che stessi bene» disse lui stupendomi e non poco
«Vuoi...sapere se sto bene?» chiesi e feci una risata sarcastica
«NO NON STO BENE MIO PADRE È TORNATO IN CITTÀ E QUESTO VUOL DIRE CHE MI TOCCHERÀ ESSERE PICCHIATO OGNI GIORNO MA TRANQUILLO...ormai ci sono abituato... quando non c'era lui, c'eri tu a ricordarmi quello che mi meritavo» conclusi riprendendo fiato
Luke rimase spiazzato
«io..io» sentì delle lacrime solcare il mio viso
«Senti Luke va tutto bene tranquillo, tanto ci sono abituato voglio solo...solo rimanere solo okay?» iniziai a camminare inoltrandomi nel bosco quando Luke mi prese per il polso e mi girò guardandomi negli occhi
«Luke lasciami andare ti prego»
«No non posso permettertelo, vieni ti porto in un posto» cercai di mandarlo via ma fu tutto inutile***
«okay tieni ancora gli occhi chiusi»
«Basta Luke voglio vedere dove stiamo andando»
«okay...puoi...APRI»
«Ehm...Luke?..»mi girai verso di lui e sorrideva come un bambino
«Si?» chiese continuando a sorridere
«Questa...questa è una porta...»gli feci notare
«beh si... però è la mia porta...voglio dire...puoi rimanere da me per stanotte...non sono solo però, vivo con Ashton, il mio coinquilino» spiegò iniziando a diventare nervoso
«dormire...da te? Io...non penso sia la cosa migliore» mi sembrava leggermente deluso ma cosa si aspettava? Che potevo subito fidarmi e andare a dormire dal ragazzo che mi ha bullizzato per anni?
«Scusa Luke forse è meglio se ora torno a casa...mio padre si sarà accorto che sono scappato...mi dispiace...ciao» dissi
«Ti prego Michael. Non puoi restare in quella casa, lasciami aiutarti...»
«Luke tu non conosci mio padre...se resto qua, sono morto, almeno se torno ora potrei essere fortunato e lui non si è ancora accorto di niente. Devo scappare, ciao Luke e...grazie» lui mi guardò titubante non sapendo se lasciarmi andare o obbligarmi a restare
Alla fine abbassò la testa rassegnato
«Ciao Michael.... però aspetta»
Mi prese la mano, poi un pennarello e scrisse un numero
«Prima di andare a letto mandami un messaggio...solo per sapere se stai bene» lo guardai chiedendomi ancora perché mi stesse aiutando
«okay»
Corsi verso casa sperando solo che mio padre dormisse
Arrivai circa un minuto dopo, per fortuna casa di Luke era vicina, e aprì la porta molto lentamente.
Per mia sfrotuna lui era lì a guardarmi, con una cintura in mano e una bottiglia di birra nell'altra
«Ciao Michael. Ben tornato»
Oh oh
***Numero sconosciuto
Sto bene. BuonanotteLuke
Michael! Tutto bene? Ti ha scoperto?Mike
No tranquillo tutto a postoLuke
Menomale
A domani MikeMike
A domani LukeSpesi il telefono e lo posai sul comodino
Domani avrei dovuto mettere una maglietta a maniche lunghe e sistemarmi la faccia o Luke avrebbe capito che non andava proprio tutto bene
A mio padre piace lasciare il segno...
Anzi, i segni
Mi addormentai stremato con le lacrime che continuavano ad uscire senza mai fermarsi***
Caro diario,
Luke è strano
è gentile
È il ragazzo di cui mi ero innamorato
Ma non importa
L'importante è -2.
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Una settimana prima della mia morte ||•𝕞𝕦𝕜𝕖•||
FanficMichael, stanco dell'infelicità che l'accompagna giorno per giorno spera di trovare la pace cullandosi tra le braccia della morte. Ma non prima di aver dato al mondo una settimana di tempo per fargli cambiare idea...