01. ᴛʜᴇ ʜᴀᴛʀᴇᴅ ᴏғ ᴀ ʀᴇᴘʀᴇssᴇᴅ ᴘᴀsᴛ.

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               ༜ 𝐌𝐨𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐮𝐞 .
               
      ➣         𝐽ude 𝑆harp. ⚽
               
            ❑   Iɴᴀᴢᴜᴍᴀ Eʟᴇᴠᴇɴ﹗ Fᴀɴᴅᴏᴍ ; Mᴏɴᴏʟᴏɢᴜᴇ.
                                           ✏ Dᴇᴅɪᴄᴀᴛᴇᴅ ᴛᴏ 𝐾𝑖𝑑𝑜𝑢 𝑌𝑢𝑢𝑡𝑜. ✪
               
           ❛ 𝐓𝐡𝐞 𝐡𝐚𝐭𝐫𝐞𝐝 𝐨𝐟 𝐚 𝐫𝐞𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞𝐝 𝐩𝐚𝐬𝐭. ❜
               
               
               
            Le mani di lei, tremanti. Il fiato corto, affannato. E delle lacrime che, come l'emissione d'una dose di veleno fuori uscente dalle fauci di un serpente, le rigarono le carni di quel suo viso. Chinati al terreno; ella si teneva stretta, si teneva stretta al maggiore. Le braccia fra i due corpi, rannicchiate, tenenti fra le dita, i lembi della maglietta indossata dal bambino. Intorno, delle voci. Delle voci assimilate l'una all'altra da un opaco tono vocale, che quasi le rendeva irriconoscibili. Tutti, attorno ad elli che ai tempi altro non erano se non due bambini, sembravano adoperare solo un simile timbro. Degli accordi dolci, leggeri. Compassionevoli. I due, erano di lì a poco divenuti i due orfani - soli, abbandonati da tutti. In lacrime lei, sul suolo di una strada, cercante conforto fra le braccia del bambino dal rubino sguardo. Celia andata protetta, rassicurata... Ma lui, quanto lei, sentiva solo impotenza, scorrergli fra le vene. Solo sporca, malsana impotenza. Cosa fare? Dove andare, adesso? Come poteva, proteggere la sua adorata sorella, se in tal momento il fanciullo, non aveva neanche la saccenza di proteggere se stesso da tutti quegli indiscreti sguardi?
Jude era lì, col peso sulle di lui stesse gambe, e le braccia lasciate libere di scorrergli lungo il corpo. Lì, fermo, senza asserire parola, mentre la giovane dalla bluastra capigliatura, posava il proprio viso nel petto di lui, probabilmente, in cerca del più vicino luogo da definire 'casa'. Egli non la sgmfiorava; a stento, riusciva a malapena a degnare la piccola d'uno sguardo. Non le avrebbe mai mostrato la propria paura, non le avrebbe mai dichiarato, il di lui reale stato d'animo. Ma Jude tremava, in quel momento. Tremava dentro. Temeva, quanto il peggior incubo che di notte, ed unicamente di notte, si mostra alla propria vittima, attendendo un cenno di debolezza. Temeva, come non aveva mai temuto prima d'ora nei pochi anni di vita antecedenti all'incidente, ch'anche ella, anche quella fragile rimanenza di famiglia, venisse lui, da un istante all'altro, strappata via dalle proprie braccia. E si schifava, contemporaneamente, perché consapevole del fatto che non l'avrebbe potuta salvare. Che non avrebbe potuto tenerla lì per sempre, stretta al fratellone in eterno. Provava l'atroce, forte desiderio, di asciugare le lacrime di lei e sorriderle, d'uno di quei sorrisi che solo lui sapeva donare.. Ma non si sentiva all'altezza. Come poteva anche solo sfiorarla, se neanche poi avrebbe potuto continuare a scacciare i demoni di lei?
Era appena divenuto l'unica, l'ultima cosa che a Celia rimaneva... E lei, era diventata la medesima per il bambino. Suo padre, non fece mai in tempo a dirglielo; mai gli disse, che sarebbe stato suo compito prendersi cura della seconda genito. Eppure, Jude subito, collocò quale di lì a poco, sarebbe divenuto il proprio compito, probabilmente, per il resto della di lei crescita ed oltre.
« ᴍɪ ᴘʀᴇɴᴅᴇʀò ᴄᴜʀᴀ ᴅɪ ᴛᴇ, ᴄᴇʟɪᴀ. ᴛᴇ ʟᴏ
ᴘʀᴏᴍᴇᴛᴛᴏ. » Fu il solo, l'unico ed inesorabile pensiero, che sfiorò le membra del ragazzino. Esso, d'ora in avanti, sarebbe divenuto il di lui Credo.

              
               
  
☞ ˢᵖᵃᶻⁱᵒ ᴬᵘᵗʳⁱᶜᵉ. ༶
 
 
Cari lettori, benvenuti! Come inedito mio arrivo su questa piattaforma, sono felicissima di poter condividere con voi un monologo ispirato ad un personaggio che amo!
Ho molte, moltissime altre idee in mente da portare qui sopra - spero possiate gradire e seguire tali imprese!
Se avete suggerimenti, consigli, critiche et similia, sono assolutamente ben accette.
See ya! ⚽ 

Jude Sharp - ❛  The hatred of a repressed past. ; by LiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora