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༜ 𝐌𝐨𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐮𝐞 . n2 ✨ ➣ 𝐽ude 𝑆harp / Kidou Yuuto. ⚽ Iɴᴀᴢᴜᴍᴀ Eʟᴇᴠᴇɴ﹗ Fᴀɴᴅᴏᴍ ; Mᴏɴᴏʟᴏɢᴜᴇ ᴡʀɪᴛᴛᴇɴ ʙʏ Lia. ✏ Dᴇᴅɪᴄᴀᴛᴇᴅ ᴛᴏ Kidou Yuuto. ✪ ❛ ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ ᴏꜰ ᴀ ꜱᴀᴍᴩʟᴇ. ❜
❛ 𝓰𝓾𝓪𝓻𝓭𝓪𝓵𝓲. 𝓰𝓾𝓪𝓻𝓭𝓪𝓵𝓲, 𝓚𝓲𝓭𝓸𝓾 𝓨𝓾𝓾𝓽𝓸. ❜ e dio solo, sapeva la rabbia, l'odio ed il rancore che il regista provò. li guardò, li guardò dal primo all'ultimo; dalle punte in attacco, sino ai giocatori di riserva. vide il terrore, riflesso nelle loro iridi. vide le lacrime di ognuno di loro, scolpirne i volti. ne osservò il dolore, ed udì ogni grido ch'essi emanavano, ormai sopraffatti da qualcosa di più grande e potente di loro. ❛ 𝓰𝓾𝓪𝓻𝓭𝓪𝓵𝓲; 𝓺𝓾𝓮𝓼𝓽𝓲, 𝓺𝓾𝓮𝓼𝓽𝓲 𝓼𝓸𝓷𝓸 𝓲 𝓽𝓾𝓸𝓲 𝓬𝓸𝓶𝓹𝓪𝓰𝓷𝓲. ❜ a terra, senza più energie. il sangue sulle mani di Joseph, che provò a pararne i tiri. i guanti sgualciti, stracciati. i difensori, fatti a pezzi nel corpo e nello spirito dalla forza distruttiva avversaria, lamentosi degli urti fisici subiti a causa dei contrasti che tentarono di fare, così da rendere la porta di casa invalicabile. e gli attaccanti; gambe spezzate come se fossero fuscelli, indolenzite, dopo la quantità immane di hissatsu che provarono a fare. tutti; tutti i loro tebtativi, tutte le loro speranze, ogni loro desiderio... svanito. per la prima volta dopo quarant'anni di trionfi, nell'arco di due sole partite, vennero dapprima sconfitti, ed in seguito, fatti a pezzi, come se fossero nulla. come se non valessero nulla — anzi, come se non fossero mai valsi 𝐧𝐮𝐥𝐥𝐚. cos'era allora, quella che provarono? tutto il frutto di una illusione? tutto esclusivamente opera di Reiji Kageyama? no, no. già ebbe modo di dare risposta a simili quesiti, Kidou Yuuto. era conscio delle abilità d'ogni suo compagno: non era /solo/ opera di Kageyama. era opera anche dei piedi d'ognuno di quei ragazzi. è per questo, che vinsero per tanto. è per questo, che per due anni consecutivi, riuscirono a tenere alto nelle proprie mani, l'onorevole nomina di ' 𝘷𝘪𝘯𝘤𝘪𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘍𝘰𝘰𝘵𝘣𝘢𝘭𝘭 𝘍𝘳𝘰𝘯𝘵𝘪𝘦𝘳 ', per la Teikaku Gakuen. eppure, eppure... in sole due ore, tale certezza venne demolita dalla Zeus come se non ci fosse mai stata. ❛ 𝓵𝓸 𝓱𝓪𝓲 𝓹𝓮𝓻𝓶𝓮𝓼𝓼𝓸 𝓽𝓾, 𝓺𝓾𝓮𝓼𝓽𝓸. ❜ si ripeteva, si ripeteva, e si ripeteva. di continuo. come se avesse la lama di un pugnale a scalfirlo a pieno pietto. il cuore mancava di un battuto, ogni tal volta rimembrava ciò a cui dovette assistere. mentre i sensi di colpa, contrariamente, sorgevano come se si fosse lanciato da una cascata. gli cadevano addosso in quantità industriali, facendo lui, secondo dopo secondo, disprezzare ancora di più l'accaduto. come se ciò che già provava, come punizione, non fosse sufficiente. e forse, era proprio così; non era sufficiente. ciò che provava, non era sufficiente paragonabile a ciò che i membri della Royal Academy subirono in prima persona. ❛𝓬𝓸𝓶𝓮 𝓽𝓲 𝓼𝓮𝓷𝓽𝓲, 𝓨𝓾𝓾𝓽𝓸, 𝓪𝓭 𝓪𝓿𝓮𝓻 𝓬𝓸𝓷𝓽𝓻𝓲𝓫𝓾𝓲𝓽𝓸 𝓪𝓵𝓵𝓪 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓻𝓾𝔃𝓲𝓸𝓷𝓮 𝓭𝓮𝓲 𝓽𝓾𝓸𝓲 𝓬𝓸𝓶𝓹𝓪𝓰𝓷𝓲? ❜ inevitabilmente, elle erano le uniche, le sole frasi ch'era in grado di dedicarsi in quegli attimi. perché, in realtà, era colpa sua. era completamente, colpa sua. o almeno, questo era ciò che percepiva. quella fascia; quella maledetta fascia rossa... se prima la indossava con orgoglio, ora, l'unica cosa che era in grado di trasmettere lui, era una immane quantità di disprezzo. la guardava con odio, adesso. un odio così immenso... sufficiente a far lui afferrare la medesima fra le dita della mano destra, per poi strapparsela dal braccio. non si limitò a levarla; no. meritava di essere distrutta. meritava di bruciare assieme ai resti rimanenti dello stesso capitano. d'altra parte, Yuuto perse ogni tipo di fiducia verso la propria persona. farne scomparire quel che ne rimaneva, era l'ultima opzione degna per se stesso che gli rimaneva da compoere. ❛ 𝓵𝓸𝓻𝓸 𝓼𝓸𝓷𝓸 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓻𝓾𝓽𝓽𝓲, 𝓰𝓻𝓪𝓷𝓭𝓮 𝓬𝓪𝓹𝓲𝓽𝓪𝓷𝓸. 𝓮 𝓽𝓾? 𝓽𝓾 𝓲𝓷𝓿𝓮𝓬𝓮? ❜ lui... lui era lì. era lì, e non ha fatto nulla. era lì; e non ha fatto altro se non guardare i soprusi ch'i compagni subirono da parte di Afuro Terumi e degli altri. lui, semplicemente, era presente. era presente e non è stato possibilitato a reagire. e questo, bastava per odiarsi. questo bastava, per volersi del male. quello stesso male che provava nei confronti della squadra dell'angelo. ❛ ' 𝓷𝓸𝓷 𝓲𝓷 𝓰𝓻𝓪𝓭𝓸 𝓭𝓲 𝓪𝓯𝓯𝓻𝓸𝓷𝓽𝓪𝓻𝓮 𝓵𝓪 𝓹𝓪𝓻𝓽𝓲𝓽𝓪 '. 𝓬𝓸𝓶𝓹𝓵𝓲𝓶𝓮𝓷𝓽𝓲, 𝓬𝓪𝓹𝓲𝓽𝓪𝓷𝓸! ❜ quasi, quasi riusciva a percepire le parole che, probabilmente, i compagni gli stavano dedicando: ‹‹ 𝐉𝐮𝐝𝐞, 𝐜𝐨𝐦𝐞 è 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨, 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐧𝐜𝐡𝐢𝐧𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐢 𝐯𝐞𝐧𝐢𝐯𝐚𝐦𝐨 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐚𝐜𝐫𝐚𝐭𝐢? ››, ‹‹ 𝐉𝐮𝐝𝐞, 𝐢𝐨 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐞𝐯𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐚𝐯𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐢𝐥 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚. 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐞𝐯𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐮 𝐜𝐢 𝐚𝐯𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐭𝐭𝐢... ›› ed infatti, era proprio così; compito di un buon capitano era proprio quello di tutelare, nel margine delle proprie possibilità, la squadra a lui affidata. invece Kidou, Kidou cosa fece? restò in panchina. restò in panchina solo perché rimasto infortunato al piede destro durante lo scontro precedente avuto a tu-per-tu contro una rimessa di Axel Blaze. a causa di tale remore, lui fu l'unico, il solo a rimanere comodamente seduto fra le retrovie; mentre i suoi compagni, uno dopo l'altro, entravano a farsi malmenare dagli avversari. fu, sostanzialmente, l'unico a salvarsi, mentre i lettini ospedalieri attorno a lui si sprecavano. dieci a zero, questo fu il risultato col quale persero. neanche un goal, neanche un goal e undici giocatori distrutti. schifò, in quel momento, la cosa che al mondo più amava; il calcio. dannazione, se lo schifò. e fu lanciando via da sé il pallone, che si convinse a voler rinunciare alla sua carriera atletica.
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Jude Sharp - ❛ The hatred of a repressed past. ; by Lia
Short StoryRaccolta di one shot mirate all'approfondimento, secondo la mia personale interpretazione, delle vicissitudini meno trattate dal canon inerenti al personaggio di Kidou Yuuto / Jude Sharp di Inazuma Eleven. Ognuno di questi scritti, tratterà un diff...