Capitolo 13

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Victoria pov's
Io e Cosimo eravamo contenti di diventare genitori e quel mezzogiorno iniziammo a fantasticare sui nomi e a chi dei due avrebbe potuto somigliare
Cosimo chiamò subito sua mamma che era in Toscana perché, il papà di Cosimo nell'ultimo periodo stava poco bene e molto spesso Cosimo con Emi andavano giù a trovarlo.
Sua mamma era molto contenta e pronta a diventare nonna e ci chiese di essere noi stessi a comunicarlo al papà di Guè.
"Vuoi chiamare tuo papà per dirglielo?" mi chiese Cosimo "Pensavo di invitarlo a cena per dirglielo e poi vorrei dirlo anche a mio fratello" conclusi io con un po' di tristezza.
Passai il pomeriggio a cercare di rintracciare mio fratello Marco perché volevo che anche lui sapesse che ero incinta e che stava per diventare zio.
Riuscii a recuperare il suo numero da un amico in comune, composi il numero e mi rispose una voce femminile.
"Pornto chi è?", "Sono Victoria c'è per caso Marco?","Si ma tu chi sei una di quelle che gli gira sempre intorno?","No veramente sarei la sorella". Sentì un gemito di sorpresa e capì che stava passando il telefono a qualcun'altro.
"Victoria", rispose mio fratello, era da tanto che non lo sentivo, "Marco devo dirti una cosa molto importante e vorrei che venissi a cena questa sera a casa del mio ragazzo ci sarà anche papà" emise un grugnito di disappunto, "Non puoi dirmelo per telefono non ho voglia di vedere papà e poi da quando sei fidanzata?", "No è una cosa che ti devo dire dal vivo se non vuoi venire a cena ci possiamo incontrare da qualche parte","Va bene tra un'ora in Duomo". Non feci in tempo a rispondere che mi chiuse il telefono in faccia .
Chiamai Cosimo che era in studio a provare e gli dissi che sarai uscita a parlare con mio fratello e che ci saremmo visti la sera a casa.

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