Terzo Capitolo

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Mi svegliai di soprassalto.

"Aaaaah sta volta per fortuna non ho fatto nessun sogno strano. Anzi mi sono svegliato rilassato e tranquillo" Pensai allegramente mentre puntavo lo sguardo sull'orologio. Il quadrante mostrava le otto e mezza.

Di colpo sgranai gli occhi e mi alzai dal letto di corsa. Subito mi levai il pigiama lo lasciai sopra il materasso e rapidamente andai a sciacquarmi la faccia. Cinque minuti dopo mi diressi all'armadio. Afferrai una semplice maglietta blu scuro a maniche lunghe e dei jeans. Nello stesso momento presi anche la katana. Posai tutto sul letto e mi iniziai a vestire, poi agganciai l'arma ai pantaloni.

Ero già in ritardo per cui uscii velocemente.

La porta dell'appartamento era in legno di noce, con un colorito molto scuro. Presentava uno spioncino. Sopra esso era c'era un ovale di legno d'abete con il numero della stanza: 358. La serratura e la maniglia erano d'acciaio. Invece sul muro era fissata con un chiodo una targhetta di metallo che riportava il nome dell'inquilino: Heiji Asai. Prima di incamminarmi verso la scuola il mio sguardo si posò di nuovo sulla targhetta: "Uffa, ancora non ho nessun coinquilino. E' possibile che sia l'unico a stare da solo?". Sospirai tristemente dirigendomi verso la scuola. Mentre uscivo dal complesso mi accorsi che la stanza numero 357 si aprì. Da lì uscirono due ragazze. Tutte e due facevano parte della mia classe: una era la nuova arrivata mentre l'altra era mia compagna già da un anno.

"Mmm... quindi le hanno subito assegnato una coinquilina. Fortunata lei. La sua compagna di stanza, dalle voci che girano per la scuola, è una ragazza dal cuore d'oro che fa di tutto per il bene dei suoi amici. Tutto merito del preside che sa come gestire i nuovi alunni." Pensai mentre distoglievo lo sguardo da loro.

Ero quasi arrivato a scuola quando mi ritornarono in mente le due ragazze. La nuova arrivata era vestita allo stesso modo del giorno precedente invece la sua compagna indossava un paio di leggins a strisce di vario colore e una maglietta viola. I capelli non li avevo ben notati, però ogni volta veniva a scuola con la stessa acconciatura e quindi supposi che anche oggi li avesse pettinati allo stesso modo: sciolti, le arrivavano a metà schiena e alcune ciocche erano raccolte a coda di cavallo con un fermaglio a forma di fiore. Sia i capelli che gli occhi erano color nero corvino".

Mentre mi dirigevo a scuola mi resi conto di quanto la ragazza nuova fosse graziosa. Inoltre la sua bassa statura la rendeva carinissima.

Arrivai davanti l'istituto alle nove e cinque e mi affrettai ad entrare in classe. Fortunatamente il professore della prima ora non era arrivato, perciò andai a sedermi al mio solito banco. Dopo un paio di minuti arrivò l'insegnante di storia. Pochi secondi più tardi arrivarono anche le due ragazze. All'improvviso Keiko, mentre respirava affannosamente, si rivolse al professore: "M-maestro ci scusi p-per il ritardo, una situazione del genere non capiterà mai più. Ci scusi ancora". L'insegnante con molta calma le rispose: "Keiko Tomoe e Aki Suzuki... non preoccupatevi la lezione non è ancora iniziata. La prossima volta cercate di arrivare puntuali. Su, andatevi a sedere".

Mentre Keiko si dirigeva al suo posto, timidamente mi salutò ma io ignorai il gesto. La ragazza notò il mio menefreghismo e ci rimase un po' male.

"Ok, devo chiederle scusa per come mi sono comportato ieri ma non capisco come mai cerca in tutti i modi di relazionarsi con me". Riflettei mentre mi accucciavo sul banco.

La campanella delle dieci suonò subito, quell'ora di storia passò così velocemente che non me ne accorsi. Ora toccava al professore Hasegawa, che nella nostra classe insegnava scherma. Subito tutta la classe si alzò in piedi e si diresse verso la palestra. Gli unici che non si alzarono oltre me furono Keiko e Aki. Appena non ci fu più nessuno in classe la ragazza dai capelli nero corvino si rivolse alla sua amica: "Io intanto inizio ad andare, terrò impegnato il professore in modo da farvi parlare come si deve. Buona fortuna".

The Magicless oneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora