The Magicless one

Nono Capitolo

Mi ritrovai, nuovamente, all'interno di uno spazio enorme e vuoto; c'era un leggera luce che illuminava quel posto e questo mi permetteva di vedere cosa avevo davanti e intorno a me.

"Perché di nuovo questo sogno? Avrà un qualche significato oppure no? Non ci sto capendo nulla". Pensai mentre mi guardavo intorno. terribile così decisi

Come l'ultima volta, quell'enorme spazio mi metteva un'angoscia e un'ansia terribile, così decisi di incamminarmi verso l'unico posto che ero riuscito a intravedere, ovvero un boschetto. Però notai che mi trovavo già al suo interno, anche perché in quel momento mi trovavo in uno spiazzale circondato da alberi ; quindi decisi di inoltrarmi nel bosco. Rividi nuovamente quegli alberi di pino e di quercia che componevano quella foresta; Questa volta erano normalissimi pini e querce, non avevano nulla di inquietante. Di tanto in tanto si sentiva il bubolare di qualche gufo e l'ululare di qualche lupo, questi erano gli unici rumori che si sentivano, era rassicurante perché era l'unica cosa che mi teneva "compagnia". Camminando senza una metà precisa abbassai lo sguardo in giù e notai che la terra era ricoperta da dell'erbetta e con dei fiori sparsi qua e la; Subito dopo alzai lo sguardo verso il cielo e vidi che c'erano le stelle e la luna.

"Mi sembra di essere nello stesso sogno che ho fatto tempo fa, ma il paesaggio è ben diverso dall'ultima volta. Se prima era tutto cupo, triste e strano, adesso è tutto più normale. Chissà come mai questo cambiamento".

L'unica cosa che non era cambiata, era che camminavo da molto tempo e tutto ciò che mi circondava non era intenzionato a cambiare, ogni volta vedevo le stesse cose nella stessa posizione. Questo loop infinito non durò in eterno; dopo non so quanto tempo riuscii ad intravedere l'uscita del boschetto. La prima cosa che vidi fu un bel fuocherello, la cui fiamma era viva ma non troppo; riusciva infatti ad illuminare una grande quantità di spazio, attorno al fuoco c'erano due tronchi tagliati a metà che facevano da panche e su una di esse era seduto un individuo. Appena egli mi notò, mi fece un sorriso e con un gesto della mano mi invitò a sedere. Ripensando a quanto successe la prima volta, non declinai l'invito e mi sedetti su una panca.

"Bentornato, mio altro me"

"Oh guarda un po chi c'è qui. Uno strano individuo che nuovamente dice di essere me". Dissi, mentre cercavo di individuare qualche dettaglio in più; sfortunatamente non notai niente di diverso, infatti non riuscivo a distinguere il suo volto tranne per la sua bocca, nè il colore dei capelli, inoltre era privo dell'ombra.

"Vedo che qualcosa è cambiato rispetto alla tua prima visita. Ora sei più sereno, non soffri più di solitudine e hai trovato qualcuno che ti ha riempito quel buco". Mi disse l'essere mentre mi toccava il petto.

"Keiko...". Pensai d'istinto.

"Chi è questa Keiko?". Mi chiese lo spirito mentre tornava a sedersi.

"E' semplicemente una mia cara amica, che da quando la conosco ha fatto moltissimo per me"

"Solamente amica o è qualcosa di più?".

"Ad ora non ci capisco nulla. C'è chi mi dice che io provi qualcosa per la ragazza e forse potrebbero avere ragione. Non ci sto capendo nulla".

"Potremmo capirlo velocemente. Provi qualcosa di diverso dal sentimento di amicizia quando stai insieme a lei? Quando parlate cosa provi?".

Non risposi subito, anche perché mi sembrava strano parlare ad un essere irreale, sembravo solo un pazzo, ma essendo solamente un sogno decisi di aprirmi all'essere: "Dopo un certo incidente ogni volta che sto con lei inizio a sentirmi strano e felice allo stesso tempo, il mio cuore inizia a battere leggermente più veloce. Inoltre il mio sguardo ricade involontariamente su di lei, fortunatamente riesco a comportarmi in modo normale, ovviamente spero che non abbia capito questo mio strano atteggiamento perché non saprei come comportarmi in seguito.