→ Creepypasta origins

Mario And The Lost Toads

Un giorno mi capitò di finire su un sito dove si scaricavano gratuitamente dei giochi creati dagli utenti. Ero curioso di vedere i giochi creati, e mi capitò di vedere "Mario And The Lost Toads", e in descrizione c'era scritto che bisognava aiutare mario a trovare 10 Toads in una gara di nascondino. Sembrava carino e lo scaricai; dopo averlo avviato, apparve l'introduzione che mostrava Mario insieme a i 10 Toad. La grafica era in stile Super Mario World, infatti gli sprite erano gli stessi di quest'ultimo, mentre gli sprite di Toad erano quelli di Super Mario Bros 2, mentre il resto delle Tile Set degli edifici e delle case erano inventati. Appena cliccai su Start apparve un filmato con i Toad che sfidano Mario ad una gara di nascondino: loro si nascondevano e Mario doveva cercarli in tutto il Regno Dei Funghi. Il gioco era molto semplice: non c'era il tempo, non c'erano i burroni, gli unici ostacoli erano i Goomba, e i Toad non erano nascosti dietro degli oggetti o muri, ma dentro le case o per le strade. Il Regno Dei Funghi in cui era ambientato il livello sembrava infinito, c'erano anche dei sotterranei sotto le strade che si poteva accedere grazie a delle porte sui muri. Era possibile anche entrare nel castello della Principessa Peach. In alto a destra c'era scritto quanti Toad avevo trovato con scritto "Toad trovati" e il numero di quanti ne avevo trovati.

Il gioco mi stava piacendo, non perchè era facile, ma era bello esplorare tutto il Regno Dei Funghi. Tutto sembrava andare bene, finchè appena presi il quarto Toad, la musica di sottofondo si fermò, e dopo un po lo schermo divenne statico per un po di tempo, e quando ritornò normale vidi qualcosa di diverso: il cielo era rosso, i Goomba e i Toad avevano la faccia triste. Questo mi colpì molto, ma continuai a cercare i Toad; appena ne trovai 6 lo schermo ritornò statico e quando ritorno normale vidi l'orrore: i Goomba aveva la faccia morente e il cervello che fuoriusciva dalla testa, quando li uccidevo saltandoci sopra o trovavo i Toad, si verificava un'esplosione di sangue; i Toad avevano gli occhi cavati e lacrimavano sangue, in alto a destra la scitta "Toad trovati" cambiò in "Toad uccisi". Io rimasi pietrificato vedendo queste cose, e non credevo a i miei occhi, e come se non bastasse, il Regno Dei Funghi era distrutto, il cielo era sempre rosso ma con delle facce morenti e tristi, l'interno delle case era pieno di cadaveri, gente squartata, decapitata e pareti sporche di sangue. Cominciai a spaventarmi, ma la cosa peggiore era la musica straziante di sottofondo e come si era trasformato l'interno del castello: era diventato una sala delle torture, con cadaveri appesi con le catene, strumenti di tortura e scritte di sangue sui muri che formavano le parole "AIUTO", "MAMMA", "TI VEDO", "SONO QUI" e altre frasi inquietanti.

Andai a cercare il decimo Toad e prima che lo presi, notai che era tutto nero con gli occhi rossi, ero preoccupato. Quando lo presi, notai che Mario si voltò verso di me, pianse lacrime di sangue e divenne tutto nero con gli occhi rossi; cominciò a trasformarsi in un mostro mentre lo schermo diventava lentamente statico. Alla fine Mario divenne un orribile umanoide con braccia e gambe lunghe, con artigli lunghi, e sorrise con la sua bocca piena di denti aguzzi. Il gioco si spense da solo, lasciandomi spaventato.

Passò un po di tempo da quando avevo giocato a quell'abominevole gioco; non lo cancellai ancora e decisi di rigiocarlo prima di spostarlo nel cestino del desktop. Ma quando lo accesi non era come era all'inizo: mi ritrovai nel Regno Dei Fughi distrutto, e Mario era nella sua forma mostruosa. Non potevo fare niente poichè non c'erano obiettivi segnati. Apparirono poi delle scritte che dicevano "E' STATO BELLO GIOCARE CON TE... ... ... E' STATO BELLO GIOCARE A NASCONDINO CON I TOAD... ... ... NON VEDO L'ORA DI COMINCIARE IL SECONDO ROUND... ... ... PERCHE' NON COMINCIARE ADESSO IL SECONDO ROUND? COMINCIA A NASCONDERTI", e il gioco si spense di nuovo da solo. In quel momento sentii una presenza dietro di me... ... ....