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Uscii dalla clinica insieme a Brett ed insieme andammo a casa sua.

Deaton doveva andare da qualche parte, ma non volle dire dove e mi lasciò il permesso di andare da Brett, anche se aveva fatto un sacco di raccomandazioni e dal tenersi ben alla larga dal mettermi le mani addosso.
Dopo un po' che stavamo camminando mise il suo braccio sopra la mia spalla destra.
Un ricordo si fece largo nella mia mente, nitido, chiaro.

Io e mia sorella camminavamo mano nella mano, finché il rumore non si sentì ancora, mi immobilizzai, pronta ad  andare all'attacco.
Mollai la mano a Sophia e la misi dietro di me, ecco, quello fu l'errore fatale.
Sentii un urlo e mi voltai di scatto, Sophia non c'era più.

«Sophia!» corsi sentendo il suo urletto da bimba rimbombarmi in testa. Mi fermai. Il cuore batteva all'impazzata «Sophia!» urlai «Sophia dove sei?» le lacrime stavano inziando a cadere, ma mi trattenni, dovevo trovare la bambina.

Vidi una sagoma scura passarmi di fianco, i miei occhi divennero subito rossi, tirai fuori i canini e lo inseguii. Presi la sagoma, scoprendo poi di essere un uomo e lo buttai a terra.

«DOV'È? DOVE L'HAI PORTATA» urlai, sentivo la sua paura invadermi il corpo.

«in un posto sicuro, lontano da un mostro come te.» sorrise un sorriso odioso, che mi fece salire la rabbia. Tirai fuori gli artigli e gli strappai quel sorriso che aveva. Lo uccisi.
Mi alzai gloriosa, io combattevo, combattevo per uccidere. Tornai normale e rincominciai a correre.
Poi arrivò quel momento, la strada, la luce blu, il dolore prima in tutto il corpo, poi alla spalla destra.
Girai di qualche centimetro la testa e vidi due occhi, due occhi verdi smeraldo brillare.

Tornai alla realtà e vidi Brett in ginocchio, mi accorsi di aver perso i sensi.

«ehi,» mi aiutò ad alzarmi «un altro flashback?» chiese, ma lo ignorai. Stavo ancora ripensando a quegli occhi e a Sophia. Avevo capito chi l'aveva presa. Gerard.

«posso sapere cosa vedi?» mi chiese una volta a casa.

«ho capito tutto, come ho fatto a finire nel bosco, la mia famiglia, mia sorella, Gerard, tutto, adesso è chiaro.»

«vuoi raccontarmi?»

Lo guardai negli occhi, incerta se raccontare o no.
Alla fine cedetti, gli dissi ogni singola cosa, dai disegni alla casa che prendeva fuoco, fino alla scomparsa di Sophia. Quando finii, Brett sembrava pensieroso.

«sì, è molto probabile che ti avesse seguita, ha capito che tua sorella poteva farti indebolire e saresti caduta nella sua trappola.
Ma così non è stato.»

«dici che potrebbe essere ancora viva?» lui annuì.
Non sapevo che fare, da dove cominciare e mi misi la testa tra le mani.

«ehi, ehi.» si avvicinò alzando il mento in modo che lo potessi guardare negli occhi «adesso non pensarci, sei stanca, ci pensiamo domani ok?»

smut

Annuii e mi avvicinai alle sue labbra baciandole delicatamente. Feci per allontanarmi, ma lui mi tirò a se ed io mi lasciai trasportare. Salimmo le scale per andare in camera sua.

Gli sbottonai la camicia e toccai il suo petto sorridendo.
I baci diventarono più passionali.
Feci scivolare le mie mani sulle sue spalle, facendo cadere la camicia per terra.
Lui mi teneva ancora stretta, ma poco dopo mi ritrovai senza maglietta anche io.
Ovviamente i raccomandamenti di Deaton non servirono a molto, dato che eravamo sul letto, lui sopra di me.
Le sue labbra scivolarono sul mio collo, lasciando baci piccoli e umidi.

ɪɴ ᴛʜᴇ ᴡᴏᴏᴅꜱ || ᴛᴇᴇɴ ᴡᴏʟꜰDove le storie prendono vita. Scoprilo ora