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«il tuo sceriffo-segugio ha incontrato degli amici mentre rispondeva ad una chiamata ad Eichen House.» iniziò «tuo padre era di ritorno da San Francisco con l'intenzione di partecipare alla lotta, ma non è andato lontano.» Scott fissò il vuoto davanti a sè «dì a tua madre di saltare il suo turno in ospedale sta notte, Liam e i suoi amici si trovano lì, sono ottimisti, ma direi alquando avventati.»

Dio sembrava la lista della spesa.

«è così che si fa la guerra, Scott, posizionando strategicamente il tuo esercito, contro quello nemico, che è la ragione per cui verrai da me. Tu proverai a salvarne quanti più potrai e magari qualcuno riuscirai a salvarlo. Ma le tue risorse limitate si assottiglieranno molto.»

Brutto bastardo. Ha studiato tutto.

«e alla fine verrai sconfitto, i cani della guerra, Scott, ti stanno cercando.» vidi il lupo stringere il walkie talkie che aveva in mano «ah, e quasi dimenticavo, povero me, dì pure a Susan, che la sua sorellina e il suo fratellino stanno alla grande. Ci vediamo.»

Alzai il viso vedendo Scott guardarmi.
Incredula. Non poteva essere.

«Sam,» sussurrai «i-io credevo, credevo fosse-» sussurrai «brutto bastardo!» urlai all'affare che teneva in mano Scott anche se sapevo che non sarebbe servito a molto.
I miei occhi divennero viola, mi staccai dalla presa di Brett e cercai di andare dal bastardo, ma Derek mi si parò davanti.

«non farlo.» disse.

«mia sorella e mio fratello sono là!» urlai non riuscendo più a trattenermi «m-mio fratello.» abbassai lo sguardo.

«Susan, andremo da loro, ma non adesso, ci serve un nuovo piano.» disse Scott tranquillizzandomi.

Sentii le mani di Brett appoggiarsi sulle mie spalle e mi girai abbracciandolo.
Tutti - tranne Peter e Brett, che erano andati all'ospedale - salimmo in quella macchina diretti alla clinica veterinaria e nel tragitto Scott chiamò Theo dicendogli di andare da Liam e gli altri.
Arrivammo da Deaton e ci barricammo dentro l'edificio. Dovevamo pensare, e non potevamo essere disturbati.

«ero esattamente al mio primo giorno di addestramento.» iniziò a spiegare Stiles «e ci fanno vedere una foto di questo tipo a cui hanno dato la caccia nei boschi del North Carolina.» si girò a guardare Derek che aveva le braccia incrociate al petto. Sembrava teso.

«non eri in Sud America?» chiesi a Derek interrompendo l'umano.

«è vero, per i licantropi morti, di cui vi ho parlato, hanno incolpato me.» spiegò velocemente.

«quindi scopro che l'FBI ha scovato questa feroce banda di assassini non anco-»

«ho scoperto un gruppo di cacciatori e provavo ad ottenere delle informazioni.» si giustificò il lupo.

«beh l'ha scoperto anche l'FBI.» sorrisi, sembravano una coppia che litigava per l'ennesima volta. E forse era così.

«e pianificava un'incursione della SWAT per catturarlo, vivo o morto.» il suo tono cambiò alle ultime tre parole «e come sappiamo, nel caso di Derek, è meglio morto.» continuò il ragazzo.

«è preferibile.» annuì Derek.

«così gli ho convinti a farmi partecipare alla missione.»

«gli hai convinti a portare una matricola, in un'operazione estremamente pericolosa?» chiese Lydia incredula.

«mi stupisce che non l'abbia comandata.» disse Derek quasi scherzando.

«l'ho chiesto, ma non hanno voluto.» non scherzava.

«i tuoi occhioni non hanno funzionato?» chiese di nuovo il lupo.

Si girarono tutti verso di lui, ma io guardai Stiles. La faccia divertita e quasi maliziosa «comunque, per farla breve, in sostanza, io gli ho salvato la vita.» concluse.

«non è andata in questo modo.» Derek aveva un sorriso sulle labbra e guardava Stiles dritto negli occhi. Era da tanto che non lo faceva.

«sì, magari ho omesso dei dettagli, ma il succo è quello che è successo,» disse tagliando il contatto visivo con il lupo «vi ho detto l'essenziale.»

«neanche camminavi.» e lui ritornò all'attacco.

«beh, zoppicavo.»

«non camminavi, ti portavo in braccio io.»

«mi hanno sparato a un dito,» esitò «vuoi vederlo?» mi sorprese che non l'avesse già visto «mi hanno spappolato un dito nel mezzo di una sparatoria.» si giustificò Stiles.

«ok, basta con il dito.» disse Lydia.

«spappolato.» sorrisi a Stiles.

«e... quando sarebbe successo tutto ciò?» chiesi ascoltando i cuori dei due, che iniziarono a battere più velocemente.

«ieri.»
«due giorni fa.» risposero contemporaneamente.

«mh, ieri o due giorni fa?» chiesi ancora i battiti aumentarono di velocità.

«ieri.» rispose ancora Stiles evitando un contatto con l'altro che lo fissava quasi avesse voluto strappargli la testa. Annuii.

«Lydia, Stiles, cercate Argent, andate nell'armeria e salvate Jackson.» disse Scott.

«non c'è tempo per aspettarlo,» disse velocemente Lydia riferendosi ad Argent «ho già superato quelle porte, lo rifarò.»

«potete rallentare un secondo, magari capisco anche io,» disse Stiles «quindi voi state pensando di farlo?» chiese guardandoci «faremo esattamente ciò che Gerard si aspetta? È così?»

«se noi fermiamo l'Anuk-Ite, fermiamo tutto.» dissi.

«e questo fermerà anche Gerard e i cacciatori?» chiese Derek guardandomi.

«non tutti sono cacciatori.» risposi.

«ha ragione,» si intromise Lydia «sono persone normali spinte solo dalla paura.»

«la Monroe non cambierà idea,» Scott scosse il capo «ma potremmo convincere gli altri, la maggior parte credo.»

«l'Anuk-Ite è alla base di tutte le loro paure.» spiegò Lydia.

«la paura è uno stimolo, specie se porta alla rabbia.» sembrava che Derek lo stesse dicendo più a se stesso che a noi.

«e se riusciamo ad estinguere la paura, spegneremo anche la voglia di lottare,» Scott era sempre più convinto «hanno paura di noi, ma non dovrebbero, cambieranno idea.»

«gliela faremo cambiare.» disse Derek ancora più convincente.

«ok,» finalmente Malia parlò «affronteremo l'Anuk-Ite, lo affronteremo senza guardarlo, affronteremo le nostre paure,» guardò Stiles «ma non sappiamo come trovarlo.»

«ci riusciremo, troveremo un modo.» la tranquilizzò Scott.

«è bello vedere che non avete perso l'ottimismo.» Derek era felice.

«non ancora.» dissi seria.

«io sì.» Stiles era quasi sul punto di cadere a pezzi, riuscivo a sentirlo.

«guadagneremo tempo, Scott, chi lo sa? Magari Jackson ha la risposta.»

«Argent ne saprà qualcosa.» Malia guardò Scott «voi tre, venite con me,» disse riferendosi a me, Malia e Derek «e ci serve Peter, per poter fermare quest'essere o rallentarlo.»

«e dove andiamo?» chiesi.

«a scuola.»

«credi che lo troveremo lì?» chiese Derek, la voce bassa.

«no,» rispose Scott «ci troverà lui.»

ɪɴ ᴛʜᴇ ᴡᴏᴏᴅꜱ || ᴛᴇᴇɴ ᴡᴏʟꜰDove le storie prendono vita. Scoprilo ora