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Era passato qualcosa come un anno o forse più dall'ultima volta in cui Kunpimook vide Yugyeom.

Non si era più presentato a casa sua.
Per il primo mese Kunpimook si chiedeva spesso se stesse bene.
Anche perché in quel mese c'erano stati parecchi temporali.

Nel frattempo era tornato a lavoro, lì tutto procedeva normalmente.
Clienti e che entrano si bevono un caffè e poi corrono in ufficio, studenti che comprano la merenda, ragazze che si siedono ai tavoli solo per spettegolare mentre aspettano l'autobus...solite cose insomma

<< Ehy bro, tutto okay? >> chiese Mark, il suo collega.
Kunpimook alzò la testa dal bancone su cui si era quasi sdraiato e guardò il suo amico.
<< Si, si sto bene, ho solo un po' di sonno, non ho dormito molto stanotte >> si stropicció gli occhi, prese una pezzetta e iniziò a passarla sul bancone per pulirlo.
<< Mh, okay, se lo dici tu, comunque devo andare un attimo in magazzino e c'è un ragazzo al tavolo 12, ci pensi tu? >>
<< Se, se, vai >>

Finì di lavorare e tornó a casa stanco morto.

Purtroppo non guidava quindi gli toccò prendere l'autobus.

Quando arrivo prese le chiavi nelle tasche e le inserí nella serratura.
Aprí la porta e quando era sul punto di chiuderla vide una persona davanti casa sua.
<< Hai bisogno di qualcosa? >> chiese riaprendo la porta.
Il tipo ci impiegó qualche secondo prima di rispondere.
<< S-si, volevo salutarti >>
<< Perché ci conosciamo?>> lo guardò perplesso, avrebbe giurato di non averlo mai visto.
<< Sono Yugyeom >>
Kunpimook spalancó gli occhi e socchiuse la bocca.
Era cambiato tanto dall'ultima volta.
Aveva i capelli un po' più lunghi e con una forma a fungo.
Era cresciuto anche in altezza.
<< Yugyeom? Davvero? >>
<< Già >> rispose imbarazzato guardando il pavimento
<< Bhe, entra, non rimane fuori >> disse scuotendo la testa e spostandosi di lato per farlo passare.

Si sedettero sul divano e si raccontarono cosa avevano fatto durante l'anno.
O meglio, Yugyeom, raccontò quello che fece durante l'anno.

Purtroppo la signora che lo ospitava era morta cadendo accidentalmente dalle scale, andó al suo funerale e lì conobbe un ragazzo che diventò il suo migliore amico.
Quest'amico gli trovò lavoro come grafico pubblicitario.
Riuscì a comprarsi una casa e a permettersi dei vestiti decenti.

Kunpimook era fiero di Yugyeom.
Gli sorrise e poi lo abbracciò
<< Sono veramente contento per te >>
<< Grazie>> rispose Yugyeom ricambiando l'abbraccio.
<< Ti va di uscire domani? Voglio sapere cos'hai fatto tu per tutto questo tempo >>
<< Va bene>>
<< Perfetto, ora devo andare >>
Si alzarono dal divano dirigendosi verso la porta.
<<A domani>> disse Kunpimook
Yugyeom sorrise, annuì e gli diede un bacio sulla guancia per poi sventolare la mano in segno di salutó ed uscì di casa chiudendo la porta.

Kunpimook da parte sua rimase immobile non aspettandosi quella dimostrazione di affetto.
Un bacio sulla guancia è una cosa normale tra amici, ma a lui provocó qualcosa.
Un sentimento, che a parer suo non era niente male.
Un misto tra gioia e ansia.

Mi sento un po' in colpa ad aver fatto morire la vecchietta
Sono proprio una cattiva persona

Homeless// YugbamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora