Al suonare della sveglia Kunpimook scattò verso il comodino fermandola.
Si tolse le coperte di dosso alzandosi e aprendo le finestre subito dopo.Era agitato e distratto, cosí distratto che quando fece il caffè e lo versó nella tazza, non vide che era arrivato all'orlo.
Continuò a versare caffè guardando la finestra senza motivo.
Quando il caffè iniziò a gocciolare per terra si accorse che sul tavolo aveva creato il lago di Como fatto di caffè.Alla fine non bevve nemmeno, guardó ancora la finestra e si diresse in bagno lasciando la tazza strapiena lì.
Riuscì a prepararsi senza fare ulteriori cavolate e mentre rifaceva il letto suonarono alla porta.
<< Buongiorno >> disse Yugyeom quando gli fu aperta la porta
Abbracciò Kunpimook che impiegó qualche minuto prima di rispondere
<< Dove ti va di andare? >> continuò staccandosi dall'amico.
<< Non so, dove vuoi tu, per me è uguale >>Yugyeom annuì e sorridendo trascinó Kunpimook fuori casa.
Andarono in una di quelle strade piene di negozi.
Pranzarono in pizzeria e poi si diressero in un parco lì vicino.Per tutto il tempo Kunpimook si sentiva agitato.
Parlava solo se Yugyeom gli chiedeva qualcosa.
Era in ansia, ma non capiva perché.
Gli sudavano continuamente le mani e a volte lanciava qualche occhiata di troppo al suo amico.Nel parco si sedettero su una panchina e ognuno guardava la parte opposta dell'altro.
Neanche lì ci fu una grande conversazione.
Alla fine Yugyeom riaccompagnò il suo amico a casa.
Prima di andare via abbracciò Kunpimook e gli diede un piccolo bacio sulla guancia.Quando uscì, Kunpimook chiuse gli occhi e lasciò un sospiro pesante, che aveva trattenuto per tutta la giornata.