♡13.

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"Preparati cucciolo, perchè oggi non voglio trattenermi."

Finalmente stavo andando a casa di Jimin! Cavolo non vedevo l'ora.
Bussai e lui mi aprì, era vestito semplice e non con la divisa scolastica ma era bello lo stesso.
Il mio piccolo mi abbracciò e sorrisi, era bello quando prendeva lui l'iniziativa.

"Buon pomeriggio Jiminie!"

"Ehy... devi dirmi il motivo per cui eri arrabbiato con me e poi facciamo quello che vuoi."

"Jimin non puoi dirmi certe frasi altrimenti non riesco a controllarmi." E poi gli mozzicai il lobo dell'orecchio, lui arrossendo si staccò un pò, mise le sue mani sulle mie spalle e poi sussurrò una frase che mi fece arrivare una scossa dritto al mio basso ventre.

"Non ti ho mai detto di farlo." Iniziai a baciarlo con foga, gli mordicchiai il labbro inferiore e lui gemette, ne approfittai per infilare la mia lingua che subito trovò la sua dando inizio ad una danza fra lingue.
Eravamo entrambi desiderosi, iniziai a palpare il sedere di Jimin e quest'ultimo iniziò a gemere.
Iniziò a darmi dei colpetti per farmi smettere di baciarlo perchè molto probabilmente non riusciva più a respirare.

"Dov'è la tua camera Jimin?"

"Seguimi." Lo seguii e i miei occhi ricadevano sempre su quel culo bellissimo che aveva.
Appena arrivati nella sua camera lo privai della maglia, lo stesi lentamente sul letto e gli finii a cavalcioni sopra.
Iniziai a baciarlo di nuovo, scesi verso la sua mascella lasciando dei bacetti e poi mi fermai sotto al suo collo e iniziai a leccargli la pelle lattea e delicata lasciandogli qualche morzo facendo diventare quella pelle tanto chiara, viola.
Intanto lui continuava a gemere e ad un certo punto per l'eccitazione, mi spinse la sua erezione sulla mia facendole toccare.

"Siamo impazienti eh?"

"Emh... n-no."

"Tranquillo, anche io non vedo l'ora di scoparti."

"E-eh?"

Sorrisi e poi scesi a leccargli i capezzoli, mordendoli facendolo eccitare sempre di più.
Sentivo i miei pantaloni sempre più stretti e così me li levai rimanendo in boxer, Jimin guardò la mia erezione e arrossì.
Continuai a marchiarlo fino a fermarmi all'ombellico.
Gli sfilai i pantaloni, e poi anche le mutande.
Lo ammirai per un pò finchè lui non si coprì.

"Jimin tranquillo, sei perfetto. Non coprirti."

Tornai su di lui e continuai a baciarlo, mi staccai un pò e gli misi due dita davanti.

"Lecca."

Lui si avvicinò le dita alla sua bocca ed iniziò a leccarle e a succhiarle come se fosse il mio cazzo... levai le dita dalla sua bocca e le avvicinai alla sua entrata.
Cominciai ad accarezzargliela e poi gli infilai un dito.
Lo vidi da lacrimare e gli accarezzai la pancia.

"Tranquillo amore, adesso passa il dolore."

Infilai anche un secondo dito e Jimin iniziò a calmarsi, iniziai a spingere e il biondo iniziò a gemere eccitato.
Mi levai anche le mutande lasciando il mio pene libero finalmente!

Glielo avvicinai alla bocca e glielo feci succhiare un pò e poi lo avvicinai alla sua entrata.

"Jimin tranquillo, se senti del male dimmelo che smetto subito."

"Ok, v-vai."

Glielo infilai e ci mise 10 minuti per entrare del tutto e quando entrò iniziò a gemere.

"O-oh J-jungkook-k"

Vedere il biondo che si stata contorcendo dal piacere sotto di me mi incoraggiò ad andare più veloce con le spinte.
Le pareti di Jimin si iniziarono a stringere verso il mio cazzo: segno che stava per venire.

"K-kook-kie i-io s-sto p-per v-veni-" Nemmeno il tempo di finire la frase che mi venì sul petto.
Alla vista di Jimin che aveva un orgasmo solo a causa mia venni anche io.

"Cazzo." Dissi uscendo da lui.

Mi stesi vicino di lui e iniziai ad accarezzargli i capelli.

"Allora amore? Come è stato? Ti ho fatto troppo mal-"
Mi azzittò baciandomi.

"Credo sia stata la cosa migliore che io abbia mai fatto in tutta la mia vita." Dichiarò arrossendo e nascondendo il suo viso nel mio petto.

Cominciai ad accarezzargli i capelli e lui dopo pochi minuti si addormentò e poi lo seguii anche io.

"Jimin!!! Siamo arrivati."

Mi svegliai di scatto.
Cazzo erano arrivati i suoi genitori e noi eravamo entrambi nudi, stesi nello stesso letto.
Jimin si alzò di scatto e mi lanció contro i miei panni ed io alla velocità della luce mi rivestii, idem Jimin.

"Mamma a casa c'è anche Jungkook. Mi stava aiutando con matematica."

"Ok, rimane a cena?" Disse la madre entrando in camera di Jimin.

"Se per voi non è un problema, mi va bene."

"Certo. Aspetta qui Jungkook." Disse la signora correndo verso il corridoio e tornando con un portafoglio.

"Ecco i soldi per aver aiutato mio figlio."

Sorrisi nel pensare in che modo lo avevo aiutato.

"No grazie signora. Non voglio aiutare Jimin per essere pagato, lo faccio anche senza soldi. Le giuro, non serve che mi paga."

"Ok grazie Jungkook! Ci hai fatto risparmiare tanti soldi."

"Di nulla."

La signora uscii fuori dalla stanza lasciando me e Jimin soli, ci guardammo negli occhi e poi ci sorridemmo entrami.

"Piaciuta la matematica Jiminie?"

"S-si." Sorrisi e mi avvicinai a lui per baciarlo.

Dopo aver cenato tornai a casa, i genitori di Jimin erano molto simpatici e gentili.
Mi avevano spiegato di avere dei problemi economici e così gli dissi che se gli serviva una mano potevo aiutarli.
Ripensai a Jimin e al nostro momento insieme, è stato bellissimo.

amo i jikook ajjsjs

Waiter -JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora