Il mattino dopo, stessa routine. Mi alzo, mi preparo, porto Parker a scuola, e mi presento in sede per il corso. Saluto Seeley all'entrata e raggiungo la signora Delia ed altri due-tre suoi colleghi.
L'aula è parzialmente deserta nonostante fossi in orario. Mi sistemo allo stesso banco del giorno prima e mi guardo attorno. Ai banchi alla mia destra ci sono due ragazze, una mora e una bionda, davanti un ragazzo ed un'altra ragazza. E fanno cinque in tutto con me compresa, ne mancano ancora tre all'appello.
Dopo alcuni minuti entra un ragazzo piuttosto alto e si posiziona dietro di me, accompagnato da una ragazza che si avvicina al mio banco e mi guarda.
"È occupato?" mi chiede indicando il banco accanto al mio, quello di Niccolò.
"N-No" rispondo a fatica. La ragazza annuisce e si siede.
"Bene, ci siamo tutti?" Delia chiede posizionandosi dietro alla scrivania.
"Scusate il ritardo" la voce di Niccolò fa eco nell'aula metà vuota. Si guarda intorno e lancia un'occhiata al banco dov'era seduto il giorno prima, vicino a me. Mi saluta con un gesto, muovendo la mano, e si siede in prima fila.
.
La lezione è piuttosto interessante, ma il mio cervello non è più abituato a ricevere così tante informazioni tutte insieme in così poco tempo. Sento che diventerò presto scema. O pazza. O peggio: entrambi.
Niccolò si gira di tanto in tanto e mi lancia delle occhiatine che non riesco a comprendere. Ma che vuole?
"Pausa di 10 minuti. Non accetto ritardatari" la voce squillante della dottoressa Delia mi riporta alla realtà all'istante. Che fame!
Mi alzo di botto e lascio l'aula per raggiungere il distributore automatico prima degli altri.
"Ma che me stai a ignorà?" una voce leggermente diversa da come la conoscevo. Ride.
Mi giro e lo guardo incuriosita e perplessa allo stesso tempo. "Ma questo accento da dove l'hai tirato fuori?"
"Perché? Non ti piace?" sorride.
"Mh, diciamo che non mi fa impazzire"
"Allora la smetto" mi fa il broncio. Ma cos'è? Un bambino?
"Moriconi, siamo a metà Ottobre e lei gira ancora in occhiali da sole? In luoghi chiusi, tra l'altro?" un dottore punzecchia Niccolò. Rido.
"Beh, in effetti" aggiungo.
"Oh, me piacciono, che devo fa" sbuffa con una smorfia da scemo facendo spallucce.
"Vabbé ciao eh" afferro il pacchetto di patatine e la bottiglia d'acqua appena cadute giù dal distributore.
"E no dai aspettami!" si lamenta dal corridoio mentre io già corro in classe e mi siedo a mangiare.
***
Verso le 10 ognuno di noi viene affiancato ad esperti specializzati in scientifica forense. I miei esperti sono Lens (che nome strano!), uno psicologo, e Daisy, antropologa forense.
Che dire, sono bravissimi in tutto quello che fanno e lo fanno con molto impegno. È ispirante e mi motiva a dare di più.
"Come ti trovi per adesso?" chiede Daisy con una voce squillante e tanta euforia.
"Bene, mi piace davvero qui" rispondo sinceramente.
"Hai già qualche idea per un partner?" chiede Lens mentre traccia il profilo psicologico di un eventuale serial killer.
"Eh?"
"Vi assegneranno un partner ciascuno. Probabilmente la persona con cui eravate seduti oggi" mi spiega Daisy.
"Oh, non lo sapevo"
"Metti la mascherina e vieni qui a vedere al microscopio. Se riesci a trovare l'oggetto estraneo ti do 10 punti"
"Proviamo" mi metto a lavoro fino alle 12, l'ora in cui ci saremmo trovati tutti nell'aula principale per le conclusioni ed i saluti.
.
"Oh, Seeley, ma che c'hai la macchina?" sento Niccolò chiedere in corridoio.
Faccio di fretta a raccogliere la mia roba e a passo svelto mi avvio alla porta d'uscita.
"Mati!" sento Seeley che mi urla dietro.
Eh no. Anche il passaggio no. Lo conosco appena. Proprio no.
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Somewhere in Neverland // Ultimo ☆
Fanfiction"Ma tu sei troppe cose insieme, non riesco a scrivere bene, non riesco e scrivo quello che viene" . #1 in Ultimo ♡ - 13/11/2018 ~ #3 in Ultimo ♡ - 18/10/2018 ~