6 - S E I

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    "C'è la partita stasera, vado da tuo papà a guardarla" mi informa Emi. Perfetto. Un'altra serata passata da sola. Non che quando lui fosse a casa facessimo qualcosa insieme comunque.

    Esce dopo circa cinque minuti, così mi metto ai fornelli. Non ho voglia nè di cucinare nè di mangiare. Opto per un panino e Nutella per ora, poi si vedrà. Do uno sguardo a tutti i miei DVD e CD. Musica o film? Mentre ci penso mi arriva una chiamata da Seeley.

    "Ciao Mati, Lens mi ha appena ricordato che stasera c'è una partita importante.. Sei di nuovo a casa da sola?"

    "Sì ma non importa, ora mi guardo un film. Tutto apposto agente" lo prendo in giro.

    "Perché non vieni qui? Parker sarebbe contentissimo. Ci sono anche Lens, Daisy, e Niccolò"

    "Tranquillo, sopravviverò"

    "Dice Niccolò che se vuoi può venire a prenderti lui"

    "No grazie" metto giù.


    Mi butto sul divano ed afferro il DVD di Love Actually, film natalizio preferito. Ma no, il natale mi metterebbe troppa tristezza addosso. Jurassic Park? So le battute a memoria di tutti i film. Guardiani della Galassia? Nah. La Familia Addams. Va bene, ci sta.

    A metà film, avendolo guardato almeno una ventina di volte (o di più) in passato, inevitabilmente mi addormento. Vengo svegliata dal campanello, suonato in una maniera snervante.


    "Ma che sei già tornat-" apro la porta e mi blocco di scatto. Ma che diavolo..?

    "Spero non ti dispiaccia, Seeley mi ha detto dove trovarti, ti ho.. ti ho portato un pezzo di torta"

    Rimango in silenzio e lo guardo. Io lo ammazzo quel Seeley! Ma come gli è venuto in mente di mandarmi Niccolò a casa?? Ma che diavolo pensava??


    "Hai.. ragione. Mi dispiace. Ho solo pensato che ti avrebbe fatto sentire un pò meno sola" dice con un tono da cane bastonato Niccolò. "È solo che.. so come ci si sente ad essere soli, non è bello. Per niente"

    "Dai entra" tiro fuori sospiro e mi sposto, facendo spazio per farlo entrare in casa.

    "Mettiti dove vuoi, arrivo subito" lo lascio in soggiorno e lo vedo posare un piatto sul tavolo. Mi chiudo in bagno e cerco di pensare lucidamente. Non è nulla di ché. Mi ha portato la torta. A casa. Dovrei essere già abituata ad averlo intorno. Ora non è Ultimo, in questo momento lui è solo Niccolò. E se fosse questo a spaventarmi?

.

    Lo raggiungo in soggiorno e lo vedo inginocchiato di fronte allo scaffale dei DVD, il suo sguardo perso nel vuoto.

    "Che stai facendo?" rido, mi guarda.

    "Hai Peter Pan!" afferra il DVD e me lo mostra. Il suo sorriso mi ricorda quello di un bimbo la notte di Natale.

    "Lo so" sorrido ed incrocio le braccia sotto al mio petto, "Quello in particolare è il mio preferito. 2003. Avevo una grandissima cotta per lui, quel Peter lì"

    "Lo guardiamo?" mi fa labbruccio. Ed ecco tornato il Niccolò bimbo d'asilo, due anni circa.

    "Sei serio?" rido.

    "Non ti sembro serio?" fa il broncio.

    "Serissimo. Un serissimo bimbo di due anni" rido ancora.

    "E mezzo" aggiunge con una smorfia. Ma come devo fare con te?

    Guardo l'orologio appeso al muro. "Sono già le dieci e mezza. Emiliano torna a casa tra un'ora. Sarebbe un pò strano trovare un ragazzo a casa con me. Credo.."

    "Sì, sarebbe un pò strano. Scusami tanto" posa il DVD e mi raggiunge.

    "Potrei portarlo da Parker domani e farglielo vedere" gli dico. Penso a come dirgli il resto, perché mi batte il cuore a mille? Perché mi manca il respiro?


    Niccolò si avvicina e mi guarda. La luce soffusa del soggiorno evidenzia se sue lentiggini. Ha le lentiggini! Stiamo lì a guardarci senza dire nulla per due minuti. Ok, lo faccio.

    "Se vuoi.. uhm, puoi venire anche tu a guardarlo con noi"

    "Domani non posso, scusa"

    "Ah, non importa" accenno un sorriso. Ride. Cosa si ride? Che c'è da ridere?

    "Stavo scherzando" mi fa un sorriso da idiota, "Ci sarò". Detto questo, mi saluta con un gesto di mano ed esce di casa.

***

    Raggiungo il tavolo della cucina, che in realtà è una stanza unica con il soggiorno, ed apro il sacchetto in cui c'è il pezzo di torta. Cioccolato! Bene, benissimo.

    Scrivo un messaggio a Seeley. "Domattina ti ammazzo. Meglio se non ti presenti".

    Assaggio il primo pezzo, ricordi di uno dei dolci di mia nonna riaffiorano. Buona buonissima. Domenica la chiederò anche a lei, a mia nonna.

    Prendo ancora una volta il telefono, apro la chat di Seeley e scrivo un altro messaggio. "E comunque buonissima la torta, dillo a Niccolò". Visualizzato.


    Il campanello suona all'improvviso, trascinandomi via da pensieri inutili e stupidi. Mi avvio verso la porta e la apro.

    "Hey, la partita è finita prima" Emiliano.

    "Sì, ok. Vado a farmi una doccia"

    "Uh, torta!" lo vedo raccogliere un cucchiaino e finire il mio pezzo di torta.


    Mi infilo in doccia e prima di aprire l'acqua ricevo un messaggio da Seeley.

    "Diglielo tu"

Somewhere in Neverland // Ultimo ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora