Capitolo 5

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Dopo aver preparato da mangiare ad Hailey, e averla messa a letto, le ragazze erano in salotto in attesa di ascoltare la storia di Amber.

Lara l'aveva convinta a non andare via, perché né lei né Hailey sarebbero sopravvissute al freddo di quella notte.

«Il mio nome completo è Amber Ramirez Cortes» cominciò. «Sono nata a Cuba, ma ci siamo trasferiti con la mia famiglia quando avevo tre anni. Daniel Ramirez è mio fratello -»

«Certo che il mondo è proprio piccolo!» la interruppe Dalia. «Chi l'avrebbe mai detto che i due fratelli si sarebbero ritrovati entrambi a New York, con la possibilità d'incontrarsi grazie a un'amica in comune! Ally fai miracoli!» esclamò, cercando di sdrammatizzare la situazione, ma dopo l'occhiataccia delle sue tre coinquiline decise di fare silenzio.

«Continua Amber» la incoraggiò Maggie.

«Ho diciassette anni... a marzo ne compirò diciotto. Sono rimasta incinta a tredici anni, a una festa, e ho partorito a quattordici. Hailey è nata il 6 febbraio del 2015, e tra meno di due mesi compirà quattro anni. Non vedo, né sento la mia famiglia, da prima che nascesse la bambina. Avevo lasciato loro una lettera in cui chiedevo di non cercarmi, ma evidentemente non mi hanno ascoltata.»

«Amber avevi tredici anni! Sul serio pensavi che i tuoi genitori non ti avrebbero cercata?»

«Non lo so Maggie, ok? Non sapevo cosa pensare! Ero spaventata, e quando ho scoperto di essere incinta volevo dirlo alla mia famiglia, ma Nathan non voleva sapere niente del bambino! Mi ha dato quattrocento dollari per sbarazzarmene, ma io non potevo farlo! Non potevo uccidere mio figlio, la mia bellissima bambina» strillò Amber in preda alle lacrime.

Ally si alzò e strinse la sua amica in un abbraccio rassicurante.

«Io... alla fine mi sono ritrovata sola, senza il padre di mia figlia, e avevo così tanta paura della reazione dei miei genitori, che me ne sono andata. Voglio dire... avevo tredici anni, era ovvio che non l'avrebbero presa bene. Con i quattrocento dollari che mi ha dato Nathan ho acquistato un biglietto aereo per New York. Dovevo fare in fretta perché non sapevo quando i miei si sarebbero accorti della mia assenza, o se avrebbero denunciato la scomparsa. Così sono finita qui... ho cercato dei lavori in nero, alla gente non importava assumermi senza contratto se potevano risparmiare sulle spese, così sono riuscita a guadagnare abbastanza per acquistare l'auto in cui vivevamo, per assicurare almeno un tetto sulla testa alla mia bambina. Ho consumato la maggior parte dei miei pasti alla mensa dei poveri, mi sono lavata nei bagni pubblici, e la stessa sorte è toccata ad Hailey quando è venuta al mondo.»

«Perché non sei tornata dai tuoi genitori? Sono delle persone violente?»

«Cosa? No! Non lo sono per niente! Però non ho avuto il coraggio di tornare da loro...»

«Quanti anni aveva questo Nathan quando ha fatto sesso con te?» chiese Lara.

«Sedici anni. Frequentava il terzo anno al Miami High, e faceva parte della squadra di football in cui giocava anche mio fratello... io... non ricordo molto di quella sera... ero ubriaca...» confessò Amber abbassando lo sguardo imbarazzata.

«Mi stai prendendo per il culo? Quel tizio ha praticamente abusato di te!» urlò Lara scattando in piedi.

«Lara non urlare! Sveglierai la bambina!» la rimproverò Ally.

«Non è andata così. Certo, non ero convinta di volerlo fare... ero piccola e avevo paura, ma non mi sono tirata indietro. E inoltre era ubriaco anche lui... ha dimenticato il preservativo...»

«Scusa, ma se avevi tredici anni quando sei rimasta incinta, non andavi ancora al liceo. Come hai fatto a finire in una festa per liceali?» domandò Maggie confusa.

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