8.

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Nei seguenti tre giorni, Harry è rimasto con Louis. L'ha nutrito, guarito e lavato. I genitori di Louis sarebbero arrivati in quel giorno, e quest'ultimo era nervoso per la reazione che avrebbe avuto suo padre nell'avere tutti i giorni l'ibrido qui.

Louis e Harry erano entrambi seduti sul divano.

Quest'ultimo con la testa sulle gambe di Louis.

Che gli accarezza le orecchie. Li trova dolci e piacevoli da toccare.

Però sa che non deve toccare la sua coda perché ha paura. Alexander gliela tirava per punirlo, perché trovava Harry troppo stupido.

L'apprendimento è stato trascurato molto. Al punto che si possa pensare che Harry abbia tre anni, al posto di averne sedici.

"Harry, hai fame?" Gli domanda dolcemente Louis, guardando l'ora che segna mezzo giorno passato.

"Harry non ha fame Lou. Harry vuole dormire ancora." Piagnucola l'ibrido.

"Harry prima devi mangiare, d'accordo?" L'ibrido annuisce con la testa e Louis sorride.

"Lou..." Urlò Harry quando furono a tavola, "Perché Harry è così? Perché Harry mostro? Perché Lou?..." Domanda dolcemente Harry, ricordando tutti gli insulti che aveva ricevuto.

"Harry..." Louis si alza dalla sedia e va verso Harry. E lo prende tra le sue braccia. "Tu non sei un mostro gattino. Sei speciale. Tutto il mondo combatterebbe per averti, sei adorabile baby. D'accordo? Ora asciugati le lacrime piccolo. Dice Louis sorridendo. Ad un tratto sentono la porta sbattere.

"Louis, sono tornato!"

Lou? ➡ Larry Stylinson.  [Traduzione Italiana] (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora