20.

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"Coccole Lou !" Piagnucola l'ibrido.

"No Harry..." Sospira Louis.

"Baci ?" Riprova Harry.

"No..."

"Bah, allora baci e abbracci ?" 

"No Harry. Stai male e non voglio ammalarmi pure io, perché ho degli esami da fare, piccolo..." Dice gentilmente Louis.

"Ma io volere coccole..." Piagnucola Harry, stringendo il suo orsacchiotto tra le sue braccia.

"Gattino... Non piangere, avrai le tue coccole quando starai meglio. Guardati sei stanco. Ritorna a dormire, ok ?" Harry annuisce con la testa, asciugandosi le lacrime.

"Ma, quando me non più malato tu dare bacini magici ?" Domanda ingenuamente Harry.

"Si gattino, promesso." Sorrise, prima di accarezzare le orecchie del suo ibrido. "Almeno ora sai che se vuoi giocare con la neve, prima di uscire devi vestirti adeguatamente e non stare solo in mutande." Sghignazzò Louis.

"Ma io volevo giocare con Lou di me. Perché me ama Lou molto, molto. Però Lou non ama molto, molto me." Termina la frase il piccolo gatto, con uno starnuto.

"Lou ama molto, molto Harry. Molto più delle mie scarpe." Sorride Louis.

"Quello che Harry ha rotto ?" Domando il gatto, guardandolo.

"Grrr." Grugnì Louis. "Si, più di quelle che hai rotto." Disse infine, ripensando alle sue bellissima Van's ed alzando gli occhi al cielo.

"Ti amo Lou." Sorride Harry, facendo venire a Louis le farfalle nello stomaco.

Però non ci pensò nemmeno un secondo, a posare le sue labbra su quelle del suo ibrido.



Lou? ➡ Larry Stylinson.  [Traduzione Italiana] (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora