Capitolo 9

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É inutile che io cerchi di far fuori l'amore. Sarebbe tremendamente stupido da parte mia.

Inganno semplicemente me stessa.

Cerco inconsciamente di porre fine a tutto: all'angoscia, alla gioia, al dolore e alla nostalgia.

Mi aggrappo alla morte cercando di sfuggire a tutto questo perché so che c'è qualcosa di sbagliato, ma allo stesso tempo di così meraviglioso, nel desiderare qualcuno cosí ardentemente.

Eppure non riesco.

Ogni giorno che passa é come se mi ritornasse un debole eco dello stesso e identico amore, che provai per la prima volta.

La verità è che ho paura.

Paura che lui un giorno trovi una persona migliore di me e che mi sostituisca.

Ci eravamo promessi di camminare insieme. Fianco e a fianco.

E se all'imbrunire della sera, la mia mano smarrisse la sua, io lo aspetteró. E se succedesse a me, so già che lui mi aspetterebbe. Anche per sempre.

Forse il problema sono semplicemente io, che mi faccio troppi film mentali.

La verità è che sono acida, cattiva, testarda.

Una stupida asociale con le cuffiette sempre nelle orecchie.

Ma il punto é che lui mi vuole bene così come sono.

E dopo ogni stramaledetto litigio, non é mai finita.

Dopo ogni sclero, le finte arrabbiature, gli insulti falsi, gli schiaffi, i pianti e l'orgoglio non é mai finita.

Dopo un abbraccio, ricominciavamo a sorridere tra le lacrime. Ricominciavamo a dirci quanto tenavamo a quel "noi",che non sarebbe mai stato cancellato da niente e nessuno.

Lui aveva promesso.

"Dove ci sarai tu, ci saró io e dove ci sarò io, ci sarai tu."

Lo prometto anche io.

Prometto e giuro che non lo lasceró andare.

Giuro su di lui, che é tutto quello che c'é di bello in questo mondo, che di bello non ha proprio niente.

Abbracci rubatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora