Capitolo 6

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14 giorni.

Saranno 14 giorni senza di lui.

Senza le sue battute.

Senza i suoi abbracci.

Senza il suo splendido sorriso.

Senza i suoi sfottó.

Cose essenziali che mi rendevano la ragazza più felice dell'intero pianeta.

Tu. Che stai leggendo.

Sai. É vero.

Proprio in questi momenti ti rendi conto quanto sia importante e come tu ti senta vuota quando lui non é accanto a te.

Chissá se riesce a sentirmi, quando penso a lui.

Chissá se riesce a percipire la mia presenza.

E chissá se gli manco come lui manca a me.

Ho gli occhi dello stesso colore dell'ametista, che pian piano diventano rossi marijuana, arrivando ad annebbiarsi.

Non vedo piú niente.

Di lui, mi appare un'immagine sfocata.

Sempre piú sfocata.

Diventa sempre più lontano.

Fino a scomparire del tutto.

E ora?

Ora. Come un'emerita idiota sa fare, sorride.

Sorrido per compiacere il mondo.

Per ingannare la mia disperazione.

Piuttosto per ingannare me stessa, facendo finta che vada tutto bene.

Tra poco scoppieró.

Me lo sento.

Ma sento anche che non avró il coraggio.

Ho gli occhi che bruciano, per le troppe lacrime seccate sulle mie guance.

Quelle piccole scie non ancora cancellate, sono cicatrici.

Che non si toglieranno mai.

Lui se ne va.

Ma le cicatrici rimangono.

Per sempre.

Abbracci rubatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora