Capitolo 5

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É stata colpa mia.

Lui era cambiato.

Non era più felice, come prima.

É stata colpa mia.

Volevo che lo fosse. E l'avevo gettato nelle braccia sbagliate.

Vederlo con la maliconia negli occhi é la tortura peggiore che mi potessero infliggere.

Vederlo cadere.

Vederlo soffrire.

É stata colpa mia.

Tutta colpa mia...

Non era recuperabile.

Non riuscivo a prenderlo.

Troppo lontano da raggiungere.

Non ce l'avevo fatta.

E così l'avevo lasciato andare.

L'avevo visto perdere l'equilibrio e crollare.

Quella volta, non c'ero dietro di lui per sorregerlo.

Credevo fosse in grado di correre ormai.

Senza il mio aiuto.

L'avevo lasciato andare.

Ma lui non era mai ritornato.

E dire che io ero la sua ancora.

L'avevo deluso.

Non ero stata in grado di reggerlo.

É stata colpa mia.

Tutta colpa mia.

Non mi ero mai data per vinta.

L'avevo rincorso disperatamente.

Volevo ritrovarlo.

Era a terra.

Sanguinante.

Colpa mia.

Tutta mia, la colpa.

Sangue. Dappertutto.

Nessuna speranza di ritornare indietro.

L'avevo perso.

Forse per sempre.

La colpa é mia.

Mia e basta.

Abbracci rubatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora