5 Capitolo

42 4 0
                                    

Mi sveglio d'improvviso spaventata, per l'incubo che ho appena fatto.

Litigavo con un ragazzo pesantemente, e, saliti in macchina, facevamo un incidente grave. Mi sono svegliata dopo lo schianto.

Ma perché questi sogni?
Mi alzo, guardo l'ora e noto che sono le 7:00 di mattina.
Spalanco gli occhi. Ho dormito davvero per tutto questo tempo? Devo essere stata davvero stanca, ma ieri non ho fatto niente di che, anzi, sono solo andata in piscina.
Mi guardo intorno, e nella stanza non c'è nessuno, in più, i letti sono tutti perfetti, sembra che nessuno abbia dormito qui. Vado verso l'armadio e lo apro, per poi prendere la valigia e scegliere qualcosa di veloce da mettermi.
Scelgo dei pantaloncini di tuta neri e una maglietta a maniche corte rossa molto semplice. Metto le Superga bianche e scendo giù.
Sono molto sorpresa nel vedere che giù, non c'è proprio nessuno.

Ma dove sono finiti tutti? Senza nemmeno avvisare?

Controllo il telefono per controllare le notifiche.
35 chiamate e qualche messaggio.
Controllo, e le chiamate sono da numeri che non conosco, 10 chiamate di Gaia, e 5 di Marzia.

Sto cominciando a preoccuparmi, che cosa sarà successo di così grave, in tutto questo tempo in cui ho dormito?

Richiamo subito prima Marzia, ma c'è la segreteria telefonica. Riprovo, ma sempre lo stesso risultato.
Provo a chiamare Gaia, ma risulta irraggiungibile. Oh no.

Mi arriva una chiamata, è uno sconosciuto. Decido di rispondere, potrebbe essere qualcuno del gruppo.

"Pronto" dico.

L'unica cosa che sento, è un miscuglio di suoni non chiari e che infastidiscono il mio udito. Decido di chiudere.

Provo a chiamare Alessandro, e per fortuna qualcuno risponde.

È Gaia.

"Marta." Dice.
Sta piangendo.

Perché sta piangendo?

"Che succede?" Chiedo molto nervosamente.

"Vieni subito... È successo..." Continua a piangere e singhiozzare.

Mi sto davvero preoccupando.

"Dove sei?" Chiedo preoccupata.

"Siamo all'ospedale. Alessandro..." Dice, sempre disperata.

Alessandro? Oh no. Che cosa gli è successo?

"PARLA. MI STAI FACENDO PREOCCUPARE." Le dico, ma non risponde più nessuno. Controllo, ha riattaccato.

Mi sbrigo subito per raggiungere Gaia all'ospedale. Comincio a piangere, sono preoccupata, chissà cosa sarà successo. Perché non mi ha svegliato nessuno? Sono confusa, mi sta scoppiando la testa. Ho paura.

Vado alla fermata e per fortuna l'autobus passa subito. Mentre sono in viaggio chiamo Marzia e Gaia, ma nessuno delle due risponde. Dopo 15 minuti, sono davanti l'ospedale, entro, e vedo subito Gaia che parla al telefono piangendo. Accanto a lei c'è Marzia, seduta, con le mani sugli occhi, e sembra parecchio disperata. Le raggiungo, e le abbraccio. Gaia riattacca e ricambia l'abbraccio disperata.

"Finalmente sei arrivata." Dice Marzia, che appena mi vede si alza e mi stringe forte.

"Cosa è successo?" Chiedo con le lacrime agli occhi.

"Ale... Alessandro. Ieri sera, siamo andati ad un locale per passare la serata, abbiamo provato a chiamarti ma tu stavi dormendo profondamente. Improvvisamente Alessandro si è sentito male ed è caduto a terra. Se non ci fosse stato Lorenzo a reggerlo, probabilmente avrebbe sbattuto la testa. È da quel momento che non si sveglia. Non sappiamo che cosa gli sia successo improvvisamente." Dice Gaia singhiozzando, aggrappandosi a me piangendo.

Una Rosa In Un Mare Di Spine🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora