Capitolo 1

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E: Alla buon'ora! Buongiorno mora

S: Buongiorno anche a te rossa - Mi metto in macchina e Emily parte subito - Come mai così silenziosa? Di solito mi riempi di domande

E: Questo è il massimo che posso fare dato che sono le 07:50 e io sto già guidando invece di stare a letto a dormire

S: Sei la solita pigra. Non eri tu che non vedevi l'ora di andare al college?

E: Si ma non avevo calcolato l'orario bensì le feste e i bei ragazzi e a quanto vedo su qualcosa avevo ragione - Inizia a guardarsi intorno per individuare la sua prossima preda. Scendiamo dall'auto ed entriamo in quell'enorme edificio pieno di gente

S: Sei la solita! Sospettavo avessi scelto questo college per avere intorno tanti ragazzi invece che la tua migliore amica

E: Ma che dici?! Però sarai d'accordo con me che qui c'è parecchia scelta - Fa l'occhiolino a due ragazzi che ci passano accanto - Oh andiamo, so che tu ormai sei fuori dal giro però se guardi non ti succede niente

S: Non ne sarei tanto sicura - Bisbiglio sperando che non mi abbia sentito

E: Come dici scusa?

S: Niente parlavo con me stessa. Sediamoci dai - Ci sediamo nella fila del centro e aspettiamo che arrivino gli altri ragazzi e anche il professore. L'estate finalmente è finita e adesso mi tocca di nuovo mettermi a studiare e a fingere che tutto vada bene. Questo periodo è passato così lentamente che non riesco a credere di essere arrivata qui con Emily, la mia migliore amica, colei che è sempre stata al mio fianco e che sa tutto di me o quasi. Diciamo che dalla fine del liceo ci sono state delle complicazioni per me ma ho deciso di tenere il segreto per paura e per vergogna. La mia vita si è fermata al ballo di fine anno a causa di qualcuno che avrei dovuto tenere lontano da me fin da subito. Purtroppo ero troppo cieca per rendermi conto della persona che avevo davanti e adesso mi ritrovo ad avere paura di tutto e a nascondere segreti a l'unica persona di cui mi sia mai fidata.

Emily mi scuote facendomi risvegliare dai miei pensieri ...

P: Mitchell, Sky Mitchell - Alzo la mano per dire che sono io - Signorina si sente bene? E' la terza volta che la chiamo

S: Sto bene mi scusi, mi sono distratta

P: Cominciamo bene. D'accordo, continuiamo ...

E: Ehi sei sicura di stare bene? - Annuisco e abbasso lo sguardo sulle mie mani ma Emily mi fa voltare verso lei - Sei pallida e hai gli occhi lucidi. Stavi pensando ai tuoi incubi? Li hai ancora?

S: Si ma non è quello, sto bene tranquilla

E: Perché non ti togli questa felpa? Fa ancora troppo caldo per coprirsi così

S: Non posso - Mi guarda stranita - Non ... non ho niente sotto

E: Certo che non lo capisco proprio questo tuo cambio di look così all'improvviso. Quando sono partita per le vacanze amavi tutti i tuoi vestiti colorati e adesso esistono solo il nero e i felponi

S: Devo parlare del colpo che mi hai fatto prendere quando sei tornata con i tuoi capelli rosso fuoco? Sei l'ultima persona che può farmi la predica. Ricordo ancora il tuo periodo emo, hippy, gangster - Ridiamo entrambe e poi ci voltiamo verso il professore. Purtroppo, mia cara Emily, non è solo il mio look ad essere cambiato ...

... E: Ti avevo detto di correre. Adesso dove ci sediamo a mangiare?

S: Ed io ti avevo detto che non ho fame e che quindi non avrei corso per arrivare qui - Alza gli occhi al cielo e poi inizia a guardarsi intorno per trovare un piccolo spazio dove sistemarci

E: Trovato! - Il suo sguardo si posa sul tavolo dei giocatori di football (ovviamente)

S: Non ci pensare nemmeno - Come al solito non mi da ascolto e si siede tra Matt (il migliore amico del mio ragazzo) e Sebastian (suo fratello) senza nemmeno chiedere il permesso. Io rimango immobile dietro di lei e non oso guardare nessuno dei ragazzi

M: Ma guarda chi c'è! La mia rossa finta preferita!

E: Piantala Matt - Tra i due per fortuna non scorre buon sangue. E' meglio che Emily stia lontana da queste persone

S: Non vorrete litigare come fate ogni volta che vi incontrate?!

E: Certo che no fratellone! Sky che fai ancora in piedi? Vieni qui tra me e Matt così gli sto lontana e non lo uccido ... per ora

S: Ciao Sky. Non ti avevo riconosciuta vestita così - Mi guarda dalla testa ai piedi facendomi sentire a disagio

M: Ehi! Come mai non sei al telefono con la tua dolce metà? A quanto dice lui non riesci a stargli lontano nemmeno per un secondo - Lui sa, ovvio che sa tutto ...

S: Si infatti. Scusate adesso devo andare - Mi allontano velocemente e vado in bagno per buttarmi un po' d'acqua in faccia - Calma Sky, non hai fatto niente di male. Non hai guardato né parlato con nessuno, respira - Mi guardo allo specchio senza nemmeno riconoscermi ... Tutto questo trucco sulla mia faccia che copre le occhiaie, i lividi, i miei occhi azzurri e le mie debolezze. I capelli sempre perfettamente lisci davanti agli occhi quasi per creare una barriera tra me e il mondo. La felpa enorme per nascondere il resto delle cicatrici e le calze a rete che mi fanno sembrare una prostituta. Nero, nero e ancora nero. Non c'è altro ... Solo una sagoma senza anima di quello che era un arcobaleno con 50 sfumature di colori che si è trasformato in un buco immenso di dolore.

OCCHI PROFONDIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora