Ti guardi e non ti vedi

Settembre 2013

Ciao diario,
Oggi è il primo Settembre e sono in macchina per tornare a Roma dal Circeo.
Mi tremano le mani e continuo a guardare fuori dal finestrino con il desiderio che Leo possa spuntare di colpo e dirmi 'Ciao Meg, mi mancherai'; sono passata all'Ancora a salutare Ludo e poi al Mirror per vedere Leo per l'ultima volta, quasi scontato dirti che non mi ha degnata di uno sguardo ma che io mi sono seduta al baretto in mezzo alla spiaggia con 'la mia amica dell'estate' e l'ho guardato cercando di allontanare il più possibile da me il pensiero che non l'avrei più visto per molto -troppo!- tempo.
'Girati verso di me, ti prego!' era la frase che mi è rimasta incastrata in gola mentre lo osservavo giocare a Beach Tennis,
pochi minuti dopo ha cambiato campo ed il mio sguardo, dalla sua schiena, si è posato sul suo viso e sulla sua pancia,
'Leo, mi mancherai così tanto..' pensavo.
L'unica cosa che sono riuscita a fare è stata salutare Ludo, salutare da lontano il Ricciolino con la mano destra ed andare subito via, ho cercato di nuotare il più possibile dentro il lago d'acqua dolce che mi porto dentro ma credo che le mie dighe si siano spezzate a tal punto da far straripare l'acqua e far in modo che essa mi uscisse sempre più insistentemente dagli occhi.
'Non volevo piangere, cazzo! Io non volevo piangere!' ripetevo fra me e me mentre correvo verso l'uscita del Mirror e mi dirigevo verso casa; ad un certo punto mi tremavano le gambe e respiravo così affannosamente da avere come la sensazione che mi stesse per uscire un litro di sangue dal naso, quindi mi sono fermata e seduta su un marciapiede lungo la via che mi avrebbe portata a casa.
Mi sembrava di svenire ed è stato in quell'attimo che, per la prima volta, ho desiderato di morire distesa sull'asfalto di una strada come tante altre.

La tua migliore amica Meg✍🏻