Capitolo 1.

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È così che devo essere io?

Perché io, Zayn Malik, devo essere così?

Nessuno che mi accetta per quello che sono realmente.

Era un nuovo giorno.

Uno dei soliti giorni di merda.

Sono qui sul mio letto alle sei del mattino ad immaginare un giorno come ogni altro alunno di tredici anni, un giorno di scuola normale, da passare con gli amici e poter parlare con lei, la ragazza che amo, so che sembrerebbe tanto la parola amare, ma per me è quello che provo per lei, ma so benissimo che lei non prova neanche lontanamente la stessa cosa.

Mi alzai senza voglia dal mio letto e andai a fare una doccia calda.

Presi una felpa grigia e dei jeans scuri, dopo averli indossati misi i miei occhiali da vista e andai a guardarmi allo specchio.

L'immagine riflessa era quella di un adolescente che viene chiamato nerd dai compagni di scuola. Presi il mio zaino blu e uscii di casa.

Faceva molto freddo, ma presi un bel respiro e mi feci strada verso la scuola. Dopo dieci minuti arrivai davanti quel cancello nero che racchiude l'enorme edificio bianco.

Il cortile si popolò di gente, sempre la solita gente.

Entrai e mi feci coraggio per affrontare un nuovo merdoso anno scolastico.

Andai nella mia classe, la 3A, e presi posto nel mio solito banco, in prima fila.

Entrò il professore di storia e, a poco a poco, tutti presero posto, mancava solo lei.

Il professor Parker cominciò a spiegare, e dopo circa cinque minuti bussarono alla porta dell'aula e in seguito si spalancò.

Destiny.

"Signorina Tomson! Sempre la solita ritardataria! Cominciamo bene!"- disse il professore con un tono infastidito.

Lei non prestò molta attenzione e prese posto vicino Cally, la sua migliore amica.

La lezione terminò in fretta.

Uscii dall'aula di storia e andai verso l'armadietto, lo aprii e trovai il solito bigliettino di "benvenuto".

*Pronto per il nuovo anno Malik?*

Destiny era lì a fissarmi con sguardo curioso, ma sapevo benissimo che sapeva di cosa si trattava, si vedeva dal suo sguardo divertito.

Per due anni di fila sono stato vittima di bullismo, non ce la facevo più.

Sono pronto a tutto pur di cambiare.

Suonò la campanella e, a quel suono, l'immagine si sfocò ed aprii gli occhi per staccare la sveglia accanto a me.

Per fortuna era solo un sogno, o meglio definirlo un "brutto ricordo".

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Ehi ragazze, questa è la nostra prima storia, ovviamente siamo solo all'inizio, ma diventerà molto più bella come FanFiction :)

un bacio XX

Chiara e Mirea <3

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