-E alla fine l'ha ritrovata?- chiese Sylvia, completamente assorta dalla storia, tanto che le pareva di non udire nemmeno più i rumori della festa.
-Fino a questa notte no- e il ragazzo le sorrise in modo familiare –eppure ha sfiorato mille volte le vita in cui lei si era incarnata e solo per poco non è riuscito a raggiungerla- aggiunse e a Sylvia parve di avere già sentito quella voce.
-Ci siamo già conosciuti noi due?- chiese lei, sorpresa dal calore che le stava scaldando il cuore.
-Non in questa vita-
Sylvia vide che la luce della zucca era diventata blu. Non era solo una leggenda, quindi? Ma no, doveva aver bevuto troppo, o meglio, doveva essersi involontariamente ubriacata con quella bevanda arancione che credeva analcolica.
-Non mi riconosci, Grace?- domandò il misterioso interlocutore, facendosi più vicino.
La ragazza si chiese cos'avrebbero detto i suoi genitori se avessero visto, ma no, erano troppo intenti a ballare e quel giovanotto era così affascinante, poco importava che fosse uno sconosciuto, un bugiardo, forse anche un folle. Osservò la sua pelle bianca, la maschera nera faceva uno strano effetto su di essa. Notò una piccola cicatrice sulla sua guancia e le parve di sapere come se l'era fatta, le sembrò quasi di vedere il modo in cui lui era caduto e si era tagliato proprio in quel punto. Oh, che scherzi poteva fare la mente! Lasciò che lui le cingesse la vita con le braccia e si piegasse in avanti. Le loro facce erano così vicine.
-Non temere, Grace, ricorderai- e le labbra di lui si posarono su quelle di lei.
Sylvia fu come attraversata da una scossa e assaporò quel momento come se fosse l'ultimo.
La sera del primo novembre Mary Janet accese la televisione. Aveva approfittato della giornata per studiare. Strano che la sua amica Sylvia non si fosse ancora fatta sentire e non avesse postato nulla sui social, probabilmente era ancora troppo distrutta dai festeggiamenti per farlo. Un po' Mary si pentiva di non averla accompagnata. Magari l'avrebbe chiamata il giorno seguente per proporle un'uscita per farsi perdonare di averla lasciata andare da sola. Soprappensiero prese un libro che era posato sul tavolino e proprio in quel momento una giornalista bionda, su tacchi a spillo vertiginosi e con un rossetto rosso acceso, prese la parola.-Abbiamo l'identità della ragazza trovata morta ieri notte al Lupo Azzurro si tratta della ventenne Sylvia Gary. La giovane è stata ritrovata senza vita sul retro del locale dalla madre preoccupata perché non l'aveva più vista. La causa della morte non è chiara, nessuna ferita visibile è stata ritrovata sul corpo della vittima. Unico indizio è una zucca di Halloween distrutta accanto a lei. La polizia indaga e noi vi terremo informati su ogni novità-
Mary Janet restò a bocca aperta un attimo prima di tirare un sospiro di sollievo. Menomale che aveva deciso di non andare con l'amica. Rapida posò il libro e andò alla finestra per prendere una boccata d'aria fresca. Scostò le tende e fu attratta da una tenue luce blu nel parco confinante con casa sua. Aguzzò la vista e vide due figure, un uomo alto con un lungo mantello che teneva in mano una lanterna e al suo fianco una figura esile vestita di bianco dai lunghi capelli corvini. Innamorati al parco! A quell'ora poi! Odioso! Doveva proprio assistervi lei che non riusciva a trovare un ragazzo nonostante tutto l'impegno che ci metteva? E poi la donna si voltò verso di lei e Mary gettò un grido riconoscendo il volto di Sylvia. Un attimo dopo i due si presero per mano e scomparvero nel buio.
Mary si allontanò rapida dalla finestra. Non avrebbe più bevuto birra a metà pomeriggio, questo era certo e soprattutto non sarebbe mai andata ad una festa di Halloween.
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La vera storia di Jack O'Lantern
رعب(COMPLETA) Sylvia accompagna i genitori ad una festa di Halloween. Annoiata sta mangiando quando un giovane le si avvicina e le propone di raccontarle la vera storia di Jack O'Lantern. La ragazza si trova così ad ascoltare una storia stranamente fam...