Sto camminando comodamente sui miei tacchi da 15 mentre mi dirigo con calma verso la casa della mia cliente.
Spingo il portone dell'antico palazzo, salgo i cinque gradini in marmo, sorrido dolcemente al portinaio ed entro in ascensore.
Canticchio una canzoncina inquietante mentre sistemo i miei pantaloni neri e la camicia bianca con ricamato "too close" sul colletto, così quando la gente lo legge capisce di essersi avvicinata troppo.
Ehw.
Lontani, grazie.
Ripasso il rossetto scuro servendomi del riflesso sulle porte di metallo e, quando queste si aprono al quarto piano, ne esco con passo deciso.
Fuori dalla porta d'ingresso vedo Laura, la mia segretaria, tiene in mano una tazza di tè e me la porge.
«Credo si sia raffreddato» mi informa e l'ammonisco con lo sguardo.
Mi piace bollente.
Afferro la bevanda, tolgo il tappo e soffio appena sulla superficie del liquido, che inizia subito a fumare.
«Oh, guarda, è ancora bello caldo» affermo sorridendo e lei sbatte le palpebre un paio di volte.
«L'ho comprato più d-»
«Forza, finiamo questo lavoro» aggiungo mentre suono il campanello.
In pochi secondi una donna di cinquant'anni, alta e bruna ci apre la porta «Benvenute» ci riceve con due file di denti bianchissimi.
«Buongiorno» entro quando si sposta per farci passare.
«Dovrebbero essere arrivati i mobili» dico spostandomi senza permesso nel grande salone.
«In realtà...» inizia titubante la donna e mi volto verso di lei con un sopracciglio alzato.
«Sono arrivati ma i colori erano completamente diversi da quelli che aveva scelto» continua Laura «Così la signora li ha rimandati indietro»
«Che cosa?!» guardo allibita la cliente «Le avevo detto che tutte le decisioni sono unicamente mie una volta che lei avrebbe approvato il progetto. Tutte!»
«Ma infatti quei colori non erano quelli del progett-»
«Sssh!» la interrompo portandomi un dito davanti alla bocca «Faccia tornare indietro i mobili, i colori non sono un problema»
«Ma come farà a-»
«Ho una sarta apposta, non si preoccupi, verranno rivestiti con i colori scelti. Ma se le dico una cosa deve fare quella, altrimenti si cerchi un'altra designer» sputo acida.
Odio quando non seguono le mie istruzioni.
La signora rimane sconcertata.
«M-mi scusi» balbetta.
Accorgendomi di essere stata troppo dura e che, forse, per questo motivo la mia fama da prepotente e stronza mi precede, ammorbidisco il tono «Sono Gretas Macagi, la migliore in Italia, non faccio errori, quindi non si deve preoccupare, anche quando le cose non le sembrano tornare, mi occupo di tutto io» sorrido e poggio una mano sulla sua spalla, lei ricambia e annuisce.
«Inoltre sono mille euro in più perché mi ha fatto sprecare una giornata» aggiungo e la donna farfuglia confusamente qualcosa.
Quindi, visto che non posso fare nulla a causa di questa cretina, esco dal palazzo seguita da Laura.
«Tu non gliel'hai detto che io risolvo sempre tutto?» ringhio alla mia assistente.
Volevo togliermi questo lavoro oggi.
«Sì, ma non mi ha ascoltata! Le ho spiegato che i colori e materiali non sono un problema per noi m-»
«Si vede che non sei stata abbastanza convincente» sbuffo «Non credi?»
Laura è brava, svolge il suo lavoro alla perfezione ma non ha spina dorsale, è troppo timida e si limita a fissarmi appuntamenti e svolgere chiamate al posto mio.
«Scusa» alza gli occhi al cielo.
Timida con tutti, tranne che con me.
«Comunque ti ho fissato un appuntamento per oggi pomeriggio alle 16:00 con un giovane ricco e viziato che si è appena trasferito dalla Germania»
«Devo parlare in Tedesco?» chiedo annoiata.
«Sai anche il tedesco?» domanda sorpresa «Comunque no, è di famiglia italiana e parla la nostra lingua perfettamente»Allo scoccare delle quattro esco dal bagno dell'elegante caffè in cui ho appuntamento con il nuovo cliente.
Prendo posto ad un tavolo più isolato e vicino alla grossa finestra che si affaccia su un parco.
Mi perdo ad ammirare le foglie che si muovo per il leggero soffio del vento, quando vengo interrotta da qualcuno che si schiarisce la gola: il cameriere, mi indica un uomo di mezza età con i capelli brizzolati poco lontano da noi.
«Signorina Macagi, il signore D'Ambrosio è qui per lei»
Faccio un cenno con la testa e lo lascia avvicinarsi.
Laura non aveva detto che fosse giovane?
Questo avrà sessant'anni.
«Buon pomeriggio» sorrido al mio cliente mentre gli stringo la mano.
«Buon pomeriggio» ricambia lui «Vengo in vece di mio figlio che purtroppo ha avuto un imprevisto e non riesce a presentarsi oggi»
Manda suo padre?
Non poteva chiamarmi e dirmelo?
Quanti anni ha? Cinque?
«Per oggi, non c'è problema» mento «Prego si sieda»
L'uomo brizzolato mi mette davanti una cartellina, che apro e in cui trovo la planimetria dell'appartamento.
Mi spiega che il figlio si è trasferito qui per l'azienda di famiglia e racconta altre cose noiose che non sto davvero ascoltando, ma che mi limito ad accantonare con finti sorrisi.
«Ho bisogno di conoscere suo figlio per capire i suoi gusti» gli comunico mentre sorseggio il tè ai frutti di bosco che mi è appena stato portato.
«Mio figlio ha visto tutti i suoi lavori e mi ha detto di dirle che qualsiasi cosa scelga sarà perfetto, non ha mai deluso le sue aspettative»
«Lavoro bene perché conosco i miei clienti» sentenzio con un tono che non ammette repliche e lui deglutisce.
«Certo, conoscerà Emanuele il prima possibile» quindi inizia a parlare del compenso e mi offre una cifra molto più alta di quello che avrei chiesto.
Sono abituata ad essere pagata fior fior di quattrini ma una somma del genere non mi è mai stata offerta, anzi di solito cercano di abbassare il prezzo.È sera e ho portato Laura a festeggiare il nostro futuro lavoro in un locale super esclusivo, frequentato per lo più da modelli.
Ne ho già adocchiati due o tre che voglio.
«C'è un moro mozzafiato laggiù che continua a fissarti» mi informa la mia segretaria e mi volto verso il soggetto della sua frase.
«È uno di quelli che volevo assolutamente avere nel mio letto» le confesso con un ghigno e lei scuote la testa divertita.
«Ma come fai? Hai sempre tutto quello che vuoi, svelami il trucco!»
«Magia» le faccio l'occhiolino e noto che il modello si avvia verso di noi.
È tutto perfetto quando sei una strega.Angolo Me 🔮
Buon salve, eccomi con una storia, un po' diversa dalle prime che ho scritto.
Spero che queste parole vi invoglino la lettura, ditemi tranquillamente ciò che pensate, tutte le critiche sono ben accette 💫

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The Prince and The Witch
RomanceGretas Macagi é una giovane donna, bellissima, ha il lavoro dei suoi sogni, la casa dei suoi sogni, nella citta dei suoi sogni, tutti gli uomini dei suoi sogni. Insomma, ha una vita da sogno, ma è facile quando sei una strega. Quindi cosa succede q...