La ninfa dei Reali

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Re Peter guardò la porta della sorella con aria assente, da quando Susan l'aveva destato dal suo sonno informandolo del marchio che le megere avevano impresso nella pelle della sorella minore, non riusciva più a stare tranquillo. Andò personalmente a svegliare con urgenza il guaritore che si precipitò frettolosamente nella sua stanza. Edmund e Susan, invece, non facevano altro che guardarsi preoccupati. Le megere non si erano mai permesse di commettere un atto del genere, avevano troppa paura del loro potere e dall'alleanza che avevano con Aslan. Mezz'ora dopo il guaritore uscì dalla stanza con uno sguardo corrucciato. Peter si avvicinò a lui con aria preoccupata.
«Allora, qual è il verdetto? Si può togliere? È pericoloso? Danneggerà Lucy?» chiese in fretta, sperando con tutto il cuore di ricevere solo notizie positive.

«Purtroppo il marchio lo può togliere solo la megera che glielo ha impresso nella pelle» annunciò tristemente «Il marchio è pericoloso. Credo che la megera abbia fatto in modo che esso compaia di tanto in tanto, visto che di solito è invisibile».

«Qual è lo scopo di questo marchio? Dubito che non faccia nulla» chiese Susan, preoccupata.

«Mia Regina, quel tipo di marchio ha il potere di rubare l'energia della Regina Lucy donandola alla megera che lo ha scagliato» spiegò il guaritore «La megera è responsabile di tutti i malanni che in tutto questo tempo si è presa».

«Cosa facciamo adesso?» domandò Edmund «Insomma, se noi non possiamo togliere il marchio dobbiamo per forza andare dalla megera e ordinargli di toglierlo».

«Dobbiamo stare attenti però» obiettò Peter «Potrebbe essere una trappola» aggiunse dubbioso.

«O forse è una richiesta d'aiuto» disse Susan.
Peter ed Edmund la guardarono leggermente confusi.

«Pensateci un momento. Il territorio delle megere è da tempo sotto attacco e da quello che ho capito io vogliono uno scambio. Loro toglieranno il marchio in cambio di aiuto o un nuovo posto in cui mettere radici» spiegò la ragazza.

«Sembra troppo semplice» disse Peter.

«Ma è l'unica ipotesi plausibile» rispose Susan «Pensateci un attimo, se fosse così potremo stringere un accordo con loro evitando futuri scontri»
Peter rimase in silenzio per un lungo tratto di tempo.
"È troppo, troppo semplice. Ci deve essere per forza qualcos'altro dietro" pensò il Giusto.

«Mi dispiace, ma non vedo le megere stringere un accordo con noi. Tanto meno firmare un trattato di pace» ammise Edmund.

«Forse si sono rese conto che farci guerra non le aiuteranno. Specialmente ora che abbiamo nuovi alleati molto più forti. Tutte le creature dopo un po' si stancano di combattere» rispose Susan, appoggiandosi con la schiena al muro.

«Non lo so Susan, parliamo sempre delle megere» mormorò Edmund.

«Dobbiamo mettere in atto un piano» disse Peter, serio. «Vado a chiamare Legolas, voglio un suo parere. Tra tutti è quello più saggio e più maturo»
Edmund sgranò gli occhi a quella dichiarazione.
«Cosa c'è?» chiese il maggiore con aria interrogativa.

«Nulla, solo che sentirti dire che vuoi un consiglio da lui mi ha incuriosito. Insomma, Legolas non appartiene al nostro mondo» rispose Edmund.

«Ed è proprio per questo che voglio un suo consiglio» disse Peter.
«Guaritore, vi chiedo di rimanere con Lucy fino al mio ritorno» ordinò poi.
L'uomo chinò il capo e sussurrò "Si, mio Re" e obbedì al suo volere.
«Edmund, Susan, vi aspetto nei miei appartamenti. Arriverò presto».
Peter si allontanò da loro ed Edmund guardò Susan.

«Questa cosa non porterà nulla di buono. Anzi, il contrario».

Mezz'ora dopo, Peter li raggiunse con Legolas e Haldir al suo fianco. Legolas si avvicinò a Susan e chinò il capo.
«Re Peter mi ha informato della situazione in cui si trova la Regina Lucy. Mi dispiace tantissimo» disse sincero l'elfo. «Sappi che se posso essere d'aiuto non dovete fare altro che chiedere e lo farò, se è in mio potere» annunciò guardandola negli occhi.

The Prince and the QueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora