4. Imbalance

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Bacio che sopporti il peso
della mia anima breve
in te il mondo del mio discorso
diventa suono e paura


-Iwa-channnnn, ho una sorpresa per te- esclamai tutto contento entrando nella radura, mentre un drago color pece sbucava fuori da una piccola grotta poco lontana da me e si sedeva sull'erba, osservandomi scettico. Mi avvicinai a lui ed eccitato poggiai a terra la mia creazione.

-Iwa-chan, non so se funzionerà quello che ho fatto, ma tanto vale tentare, no?- accarezzai la sua testa squamosa, andando in seguito a grattare dietro le lunghe orecchie affusolate e subito sentii la sua pelle cambiare: da ruvida e dura a fili setosi e morbidi come le nuvole. Fu una strana sensazione carezzare quella chioma indomita che si ritrovava il moro. Sembrò quasi che le mie falangi finalmente avessero trovato il loro posto mentre impercettibili sospiri di apprezzamento fuoriuscivano traditori dalle labbra del ragazzo. Era stra-maledettamente carino, con quel volto soave e apprezzante che lo faceva assomigliare al più dolce dei cuccioli...

Per questa ragione non fermai le mie dita, ne tanto meno lui scansò le mie "coccole". Restammo a quella maniera finché con uno sbuffo borbottai -Ecco cosa volevi dire con "le debolezze di entrambe le specie". Ai draghi piacciono i grattini? Non lo sapevo-

Ero ben conscio di aver rovinato il momento, ma quel senso di angoscia e quel sentimento non proprio del tutto estraneo non appena la mia mano lo aveva toccato era così piacevole da essere insopportabile.

Hajime, come previsto, scansò il mio braccio stizzito -Fottiti- l'offesa non mi colpì più di tanto, me l'ero cercata... ridacchiai, allontanando il più velocemente possibile pensieri poco convenienti per la mia persona e riagguantai la mia sacca estraendo un lungo contenitore cilindrico.

-Questa sarà la tua salvezza- "Ah, cazzo se avesse funzionato!"

-Esattamente con quel coso cosa dovrei farci?- chiese divertito, un mezzo ghigno maledettamente sexy gli increspava le labbra. Di nuovo una fitta, ma un po' più in basso della precedente, troppo in basso per i miei gusti... sarei stato quasi tentato di dirgli di rifare quella cosa con la bocca...

Scacciai per la seconda volta le mie riflessioni pericolose, concentrandomi sulla spiegazione di ciò che avevo costruito.

-Durante la caduta un ala della tua coda si è lacerata, giusto?-

Non disse niente, continuando ad ascoltarmi impassibile.

- Siccome è colpa mia... te ne ho costruita un'altra, per poter tornare a volare di nuovo...-

Non potrei descrivere la sua reazione neanche se ci provassi una vita. Avrei potuto guardarla per sempre, a ripetizione, senza mai stancarmi. 

Gli occhi gli si spalancarono sorpresi e un leggero tremolio tradì il suo corpo estasiato. Fu come vedere un bambino, che finalmente per il suo compleanno, gli regalano il gioco che tanto aveva agognato, ma non seppi mai cosa lo spinse a precipitarsi, con la ragione offuscata da chissà quale forza divina, e premere bruscamente le labbra sulle mie.

Non fu altro che un fugace, innocente bacio a stampo, ma bastò per sentire le farfalle nello stomaco, il suo sapore invadermi completamente e... ma non scherziamo! Non provai assolutamente niente di tutto ciò! Forse perché un enorme blackout mi annebbiò la mente, trasportandomi in una calda e confortevole bolla che scoppiò in un attimo: l'imbarazzo a dipingere le nostre guance di vermiglio quando ci staccammo. Abbassammo entrambi lo sguardo, le gole secche e l'aria pesante.

-I-io.. em... non volevo farlo- si grattò la nuca con le dita affusolate, rosse anch'esse -E' sta-stato il momento, davvero non volevo-

P.O.V. Hajime

Unicamente Perfetto //  IwaoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora