6. Escape

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"Le parole possono avere più interpretazioni. Le parole che dici ad alta voce non sono tutto. E' una debolezza degli esseri umani: molte volte mettono gli altri a dura prova per confermare le propria esistenza. E' una contraddizione"

P.O.V. Hajime

Avevo dodici anni quando scoprii la masturbazione: ero semplicemente andato a cercare degli avanzi di cibo in un vecchio fienile... stavo per socchiudere il portone, quando strani rumori bloccarono i miei movimenti. Mi appollaiai silenzioso sotto una finestra con i vetri rotti, permettendomi una perfetta visuale dell'interno dello stabile. Sbircia cauto oltre la coltre di polvere che era sul davanzale, ma all'inizio non capii molto... un groviglio di corpi era quello che a prima vista mi era parso, poi distinsi bene i due giovani: una bellissima ragazza dai lunghi capelli color paglia e un viso dolce come il miele era seduta sopra il suo compagno. Erano entrambi sprovvisti di vestiti e se stessero consumando un intenso rapporto passionale questo non potevo dirlo... Quello che sapevo era che uno strano formicolio mi aveva colpito nel basso ventre. Non conoscevo esattamente cosa mi stava accadendo e cosa avrei dovuto fare, così in modo confuso ed imbarazzante quella notte mi toccai per la prima volta nella mia vita e da lì la situazione degenerò... sfuggendomi di mano, letteralmente... passavo intere giornate a cercare persone "indaffarate", non avendo abbastanza fantasia per farmi storielle mentali. Mi andava bene chiunque: uomo e uomo, donna e donna, anche relazioni con più di due individui... che tempi infausti! Ma fortunatamente il periodo da masturbatore cronico finì dopo qualche mese. Ovviamente non smisi, ma lo facevo con più... pudore?

Tuttavia, dal giorno che avevo conosciuto Tooru e mi ero irrimediabilmente infatuato dei suoi occhi da cucciolo, smisi. Avevo timore di sentirmi sporco dentro a fare un atto tanto blasfemo alle sue spalle. Per contro, mi ero immaginato ogni notte di poter aver per me quell'umano, abbracciarlo e coccolarlo fino alle luci dell'alba. Volevo una storia d'amore come qualsiasi giovane della mia età! Ero stanco di stare solo...

Purtroppo gli eventi di quella sera mi misero in netto svantaggio nella battaglia contro il mio autocontrollo... ed infine con una sconfitta schiacciante, persi la guerra. Scivolai lungo la parete della grotta, mettendomi a sedere sul comodo "letto" improvvisato: Tooru mi aveva rifornito di cuscini, coperte, morbida paglia su cui dormire e un completo guardaroba che in poco era finito tutto sparpagliato a terra. Quanto poteva essere dolce quel vichingo? Maledissi me e le mie fantasie almeno un migliaio di volte mentre facevo scendere la mia mano nei pantaloni.

Mi arresi totalmente quando afferrai il mio membro, massaggiandolo e sospirando pesantemente: i polmoni cominciarono a chiedere sempre più aria, il cuore batteva all'impazzata mentre aumentavo la velocità dei movimenti. Immagini proibite si fecero largo nella mia mente. Non ero più solo.

Oikawa era a cavalcioni su di me, senza maglietta e pantaloni, il tessuto dei boxer si strusciava sulla mia nudità in modo a dir poco eccitante. Le sue dita stringevano le mie spalle aggrappandocisi contro, la testa reclinata all'indietro, la bocca aperta da cui fuoriuscivano ansiti strozzati.

-Iwa-chan...- gemette -Iwa-chan- cantilenò ancora, con tono caldo e sopraffatto dal piacere.

La mia erezione intrufolata nelle sue mutande era in contatto con quella di Oikawa, la mia mano a dare sollievo ad entrambe...

Il ritmo accelerò ancora, ancora quelle fantasie a tormentarmi fin quando, all'estremo, venni sul mio addome boccheggiando -O-Oikaw...wa...- il respiro affannato si stava placando ed anche il rossore dal troppo afflusso di sangue stava diminuendo.

Unicamente Perfetto //  IwaoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora