"Vedo che non ti sei mossa," dice Harry con risentimento, mentre entra nella cucina. Dopo l'argomento è corso al piano superiore e ha gettato a terra diverse delle loro cose. E' furioso per come lei gli abbia parlato, e non ha affatto apprezzato il modo in cui ha parlato di Celia. E' anche arrabbiato perché lei si scorda costantemente quanto siano stati insieme. Diciotto anni non sono qualcosa che si dimentica facilmente.
"Ho scelto le mie condizioni per il divorzio," dice Aurelia tenendo in mano un pezzo di carta. Harry si trattiene dall'alzare gli occhi al cielo, mentre lo prende dalle sue mani. I suoi occhi analizzano il foglio e rimane piacevolmente sorpreso quando vede ciò che vuole. Nota che nulla tra il dividere la società, la macchina o l'attico sono sulla lista. In verità è alquanto corta, ci sono solo quattro voci.
La prima è quella in cui chiede di non dire a Fynn del divorzio. Questa è abbastanza ragionevole. Il motivo dietro questa scelta di Aurelia è che non vuole che suo figlio si distragga dagli esami. Vuole che la sua mente sia concentrata solamente sullo studio e sul passare, così che possa essere ammesso alla classe successiva. Non vuole essere la responsabile del suo fallimento, e nemmeno Harry vuole esserlo.
La seconda condizione è un'aggiunta alla prima, e chiede a Harry di restare nell'attico fino alla fine degli esami di Fynn. Aurelia non vuole che sia distratto dagli esami perché il padre non è mai a casa. Lui concorda anche su questa, perché ne capisce il senso. Non vuole che suo figlio provi il dolore che deve sopportare sua moglie. Aurelia lo assicura che non debba dormire nel letto con lei, uno dei due potrebbe dormito nella stanza degli ospiti. Tutto ciò che devono fare è cercare di non fare capire a Fynn che dormono in letti separati.
La terza condizione è un po' strana per Harry. Richiede a lui di ricordare ad Aurelia, ogni notte, prima che vadano a letto, che lui sta divorziando da lei e il perché. Non capisce perché abbia bisogno di quel promemoria giornaliero riguardo ciò che le stava facendo, ma chi è lui per negarle quella richiesta? Almeno questo lo renderà libero, potrebbe rendere le cose più facili. E' sicuro che questa condizione renderà le cose più difficili per lei, ma è lei che se l'è cercata. Lo vuole.
L'ultima condizione è qualcosa che fa vacillare di poco il suo cuore. Gli chiede di portarla in braccio dalla camera fino all'esterno dell'attico ogni mattino per trenta giorni fino agli esami di Fynn. Dopo il loro matrimonio, Harry aveva insistito nel portare in braccio Aurelia oltre la soglia della loro nuova casa. Vivevano ancora a Santa Cruz al tempo. Harry non può non chiedersi se quello sia uno stratagemma per cercare di farlo ri-innamorare di lei, ma si sa che non possa accadere. Questa è la condizione con cui si trova più in difficoltà, ma concorda comunque, rassegnato dal fatto che deve alla moglie almeno questo conforto.
"Firmerai le carte finiti gli esami di Fynn, giusto?" chiede Harry mentre si passa le dita fra le ciocche di capelli.
"Si, Harry," dice Aurelia. "So che vuoi andare, puoi farlo. Ho detto quello che dovevo dire, e non c'è nulla che ti fermi ora. Grazie per gli anni di felicità che mi hai dato, e spero che Celia possa renderti più felice di quello che ho fatto io. Forse riuscirà a darti un altro figlio," continua. Lui avverte una leggera fitta di colpevolezza e non può fare a meno di sporgersi per confortarla. Lei si allontana e scuote la testa.
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Disconnected [Italian Translation]
Fanfic[completata] Nell'ultimo anno si era allontanato. La ignorava, la apprezzava di meno, ed era andato contro le promesse che si erano fatti. Nonostante il figlio che avevano avuto insieme, si era staccato dalla famiglia che una volta amava. All right...