Il caldo. Non sopporto il caldo. Non ho voglia di alzarmi, non ancora e poi per andare dove. Eppure le lenzuola sono roventi, il mio corpo è sudato e appiccicoso, ma non mi alzo. Oggi non li apro gli occhi. Non la vedo questa stanza. Non sono qui. A questo pensiero non mi escono nemmeno più le lacrime. Mi sto arrendendo. Mi sto arrendendo a lui. Quanti anni sono passati. Quanti anni ho. Ventuno, ventidue. Non li conto più. Qui non esiste il tempo.
Quando lui mi ha preso avevo 17 anni. Sono morta in quel momento. Qui ha portato un'altra persona. Sono nata qui dentro. In cattività, come gli animali nello zoo. Mi viene quasi da ridere. Ma non lo faccio.
Mi giro di lato e continuo a tenere gli occhi chiusi.Deve essere il primo pomeriggio perché il caldo ora è più intenso, quasi soffocante. Mi alzo e raggiungo il frigo. Pochi passi. Ho tutto qui: un letto, un tavolo, un frigo. Niente fornelli. Se non c'è lui non si puo cucinare, solo cibo pronto. Non importa. Ho un bagno per lavarmi e dei libri. Tanti libri. Abbiamo raggiunto questo accordo quasi subito,ancor prima di chiedere un po' di aria fresca ogni tanto. Io smettevo di provare ad uccidermi e lui mi lasciava libri da leggere. Nel tempo ho provato tutto.
Ingoiare lo shampoo, sbattere la testa contro il marmo della vasca, ingozzarmi fino a soffocare ma nulla, non ci sono mai riuscita. E dopo ogni tentativo mi legava in un angolo della stanza proprio come un cane rabbioso per un paio di mesi. Mordevo la corda fino a farmi uscire il sangue dai denti. Come mi ridava libertà di movimento nella stanza ci riprovavo.Ho smesso quando mi ha dato il primo libro.
Un'immensa sconfitta lo so. Ma mi sono calmata, potevo almeno leggere. La lettura mi ha permesso di non impazzire. Tutte quelle righe, tutte quelle parole mi hanno portato avanti. Non mi importa più di nulla, solo di avere un nuovo libro. Questa è tutta la mia vita. I libri e lui.Il mio aspetto non conta più nulla. Sono un chiodo che cammina, i miei capelli sono lunghi e crespi. Non li pettino mai, non me ne curo. Li lego solo quando arriva lui perché so che ama i miei capelli lunghi e faccio di tutto per indispettirlo.
Lui. Il mostro. L'uomo. L'amante. Il carceriere. Lui che non mi ha mai torto nemmeno un capello, mai. Non posso dire che mi abbia mai stuprato. No. Mi ha cotto a fuoco lento fino a farmi diventare consenziente. Mi legava per tenermi in vita ma non mi ha mai picchiato, non mi ha mai fatto del male.Lui è solo quello che un giorno mi ha strappato dal mio mondo e mi ha portato qui. In questa stanza, dove ora io l'aspetto.
STAI LEGGENDO
QUESTA STANZA
Mystery / ThrillerUna ragazza di 17 anni scompare, da un giorno all'altro non se ne hanno più tracce. I genitori hanno perso ogni speranza, ma lei è viva... È rimasta segregata per anni e quando riesce a liberarsi